Untitled - only fantasy

parete. Si versò da bere dandole le spalle e scolò il bicchiere in un
sorso.
La prima cosa che Brenna notò fu l'assenza delle armi. Non c'era
più una sola spada appesa al muro.
Perché erano state tolte?
Poi puntò lo sguardo su Joachim, seduto sul bordo del letto, i
piedi sul pavimento e i gomiti appoggiati alle ginocchia.
«Brenna» la chiamò, divorandola con gli occhi. Pronunciato da lui,
il suo nome sembrava una carezza sensuale.
Il sangue della donna ribollì, i capezzoli le si indurirono ancor di
più e una sensazione ardente e bagnata si diffuse tra le sue gambe. A
Joachim bastava una parola perché lei fosse pronta. Poi capì che i
due uomini l'avrebbero costretta a scegliere: l'ultima volta era fuggita
dai sentimenti intensi che le provocavano, ma ora no. Le altre donne
del palazzo erano felici e soddisfatte e non avevano paura. Voleva
essere come loro. Presto lo sarebbe stata.
Non sarebbe più scappata, ma poteva mettere a rischio la
sicurezza che di certo avrebbe trovato con Shivawn per la passione
che Joachim poteva darle? Una volta compiuta la propria scelta non
sarebbe più potuta tornare indietro. Quei due guerrieri erano troppo
possessivi e decisi a essere il suo unico amante.
Shivawn non perse altro tempo. «Mi hai fatto aspettare fin
troppo; ti sei imposta un'attesa troppo lunga. Ora metti fine a questa
agonia e dammi una possibilità, Brenna» disse, mettendosi al suo
fianco. Le posò le mani sulle spalle e la fece voltare in modo da
guardarla in faccia. «Non permetterò a un altro uomo di farti del
male. Mi prenderò cura di te, ti darò piacere e ti renderò così felice
che dimenticherai di essere mai stata triste.»
Brenna si morse il labbro inferiore.
«Lui non sarà mai gentile né ti darà mai quello di cui hai
veramente bisogno» aggiunse Shivawn, indicando Joachim e
facendola voltare verso l'altro guerriero.
Brenna incontrò gli occhi dell'uomo seduto sul letto e sentì
contrarsi lo stomaco.