Untitled - only fantasy

Il viso di Shivawn si addolcì. «Mi dispiace, Brenna. Ho dovuto
cercare delle arance, ma ora sono tornato. Non sono arrabbiato, te
lo assicuro.»
Brenna era sconcertata: Joachim e Shivawn si detestavano tanto
che avrebbero potuto aggredirsi e uccidersi in un batter d'occhio e
invece cercavano di rassicurarla! In effetti, la sua paura stava
svanendo.
Com'era possibile?
Poi la paura lasciò spazio a qualcosa di ancora più sconvolgente:
un desiderio ardente, un'immagine di corpi nudi e avvinti. Neanche
ora riusciva a vedere il viso dell'uomo, ma la scena era così vivida
che i capezzoli le si indurirono e un calore bagnato si raccolse tra le
sue gambe.
Joachim snudò i denti. «Sei eccitata» sibilò. «Sento l'odore su di
te.»
Brenna divenne paonazza.
«Anch'io» gli fece eco Shivawn con voce rotta.
Brenna lo sentì avvicinarsi e non provò alcuna paura. Che cosa le
stava succedendo? Quella reazione non era da lei. Joachim si mise
seduto e Shivawn si fece ancora più vicino.
«Hai bisogno di un uomo» decretò Joachim senza mostrare pietà
per il suo imbarazzo. «Ma hai paura del tuo desiderio e cerchi di
resistere.»
«Sì» rispose Shivawn al posto suo.
«Sei mai stata con un uomo?» indagò Joachim.
Lei annuì.
«Ti è piaciuto?» le chiese Shivawn.
Un altro cenno d'assenso. Avrebbe dovuto porre fine a
quell'interrogatorio, ma una parte di lei provava un grande sollievo
ad aprirsi.
«L'uomo che ti ha aggredita e ha danneggiato la tua voce»
insistette Joachim. «È per colpa sua che ora hai paura del sesso?»
Brenna esitò a lungo, poi optò per la verità. «Sì.»