Untitled - only fantasy

vampiri. «Ho deciso di andare in città. Se le trovate mandami subito
un messaggero.»
Broderick annuì.
Rimasto solo, Valerian cadde in ginocchio e per la prima volta in
vita sua pregò gli dei, implorandoli di riportargli Shaye sana e salva.
«Sono pronto a scambiare la mia vita con la sua» dichiarò.
Ancora frenetico e angosciato, si rialzò e corse fuori. I vampiri
potevano muoversi a una velocità incredibile, molto superiore alla
sua; per quanto desiderasse trovare Shaye, non intendeva intralciarli.
I vampiri si radunarono davanti ai cancelli esterni, pronti a
cominciare le ricerche. «Non vi rallenterò» disse Valerian a Layel.
«Muovetevi più rapidamente possibile e radunate tutte le umane che
trovate, lo vi seguirò a modo mio.»
Gli occhi azzurri di Layel sfolgorarono. «La troveremo, Valerian»
gli promise.
Il re dei ninfi si girò prima di cadere in ginocchio e scoppiare in
singhiozzi davanti all'amico. Aveva già perduto delle persone care,
ma perdere Shaye l'avrebbe ucciso. «Andate» disse con voce roca.
I vampiri svanirono alla vista. Lui si diresse alle scuderie e montò
lo stesso centauro che solo il giorno prima l'aveva portato in città
insieme a Shaye. Partirono al galoppo tra gli alberi; Valerian la
chiamava di continuo, ma presto dovette concludere che non si
trovava nella foresta.
E non era neanche nella Città Esterna, così come il resto delle
umane.
Passarono tutta la giornata a cercarle, fino a quando non calò il
crepuscolo. Valerian si sentiva attanagliato dalla paura. Dov'era
Shaye? Non poteva essere morta. No, come suo compagno lo
avrebbe saputo, così come aveva capito subito quello che era
successo al suo gemello, tanti anni prima.
Lasciò Layel e la sua armata a continuare le ricerche in città e
tornò al palazzo. Raggiunti i cancelli, smontò dal centauro e corse
dentro senza una parola, usando il medaglione per aprire la porta.