Untitled - only fantasy

«lo... prima ti ho mentito» dichiarò Shaye studiandosi le unghie.
«Sono stata con un sacco di uomini. Decine.»
Valerian si fermò, tenendo le mani ai lati delle sue ginocchia. Il
fatto che non cercasse di spingerlo via era più rivelatore di quanto
Shaye si rendesse conto: in parte lo desiderava, era chiaro.
Nonostante le sue dichiarazioni, la sua compagna era vergine.
Nessun uomo l'aveva mai toccata. Lui sarebbe stato il suo primo e
unico amante. «Mi piace l'idea che tu sia vergine, raggio di luna»
dichiarò.
«E a me non piace l'idea che tu sia una puttana di sesso maschile,
Valerian» replicò Shaye.
«Mi dispiace di non essere arrivato puro fino a te.» I ninfi non si
mantenevano tali in attesa di incontrare le loro compagne: il
bisogno di sesso era troppo grande per una simile rinuncia. Ora però
Valerian era pentito di non averla aspettata. «Forse ogni altra donna
mi è servita a fare pratica per il giorno in cui ti avrei conosciuta.»
Shaye deglutì e si morse il labbro inferiore. I capezzoli le si
indurirono sotto la maglietta; ormai le era impossibile fingersi
annoiata e indifferente. «Questa è la banalità più zuccherosa che
abbia mai sentito» affermò tuttavia.
«Eppure è la verità.» Possesso e orgoglio lo investivano con
l'impeto con cui le sue armate prendevano d'assalto i castelli altrui.
Nessun uomo era mai riuscito a insinuarsi oltre la facciata fredda di
quella donna, per scoprire la passione che ribolliva all'interno, ma lui
stava per riuscirci.
Le darò così tanto piacere da farla urlare.
Valerian strisciò sul suo corpo fino a trovarsi naso contro naso. «È
per questo che mi hai respinto? Perché non hai mai conosciuto un
uomo?» mormorò, per poi sfiorarle la bocca con un bacio delicato.
Lei dischiuse le labbra in un sussulto che poi divenne un sospiro.
«Non illuderti: non ti voglio, per questo ti ho respinto.» Eppure
sembrava ansimante e travolta da un bisogno ardente.
«Non è vero.»
«La tua è un'illusione» ripeté Shaye.