Untitled - only fantasy

Capitolo 8
Il cuore di Shaye batteva così forte da farle temere che le costole
si incrinassero. Si tappò le orecchie per bloccare i gemiti e le grida di
piacere che risuonavano nelle vicinanze e si lasciò cadere sul bordo
di un letto di seta e velluto rosso che pareva fatto per il sesso.
Senza osare respirare, fissò il drappo di pizzo bianco che fungeva
da porta.
Rimase in quella posizione per oltre un'ora, divisa fra il terrore e
la speranza che Valerian entrasse nella stanza. Il suo sguardo quando
era fuggita... Non aveva mai visto niente di così ardente. Era come
se si fosse avvicinata troppo al sole e fosse sul punto di incendiarsi. E
una parte di lei lo desiderava!
Sulla terra... o meglio, sulla superficie, non aveva quel genere di
preoccupazioni: per fortuna il desiderio non faceva parte della sua
vita. La sua socia e le sue dipendenti erano donne: aveva evitato
collaboratori maschi proprio per tenere lontane le tentazioni.
Temeva le relazioni e non perché aveva osservato la madre
divorare un uomo dopo l'altro come caramelle, o il padre fare lo
stesso con le donne. Non era nemmeno colpa del patrigno che
cercava di infilarsi di soppiatto in camera sua, costringendola a
nascondersi in qualche angolo buio per poter dormire, o degli
uomini affascinanti e subdoli con cui era uscita in un breve periodo
della sua vita.
No, a bloccarla era la paura di diventare schiava dei desideri,
proprio come loro. Una donna pronta ad accettare qualsiasi cosa
l'oggetto delle sue brame le facesse. Shaye sospirò.
Nelle ultime ore aveva avuto più avventure che in tutta la sua
vita. Non si era mai sentita sola né costretta a fingere che andasse
tutto bene. Sulla superficie, però, gli uomini che respingeva la
lasciavano in pace. A dire la verità, la maggioranza non voleva avere
niente a che fare con lei: la trovavano troppo pungente e fredda.