Untitled - only fantasy

Valerian non rispose. Aveva sfiancato se stesso e i suoi uomini
nella speranza di sfogare la frustrazione, ma non aveva funzionato.
C'era soltanto una cosa che poteva aiutarlo: Shaye nel suo letto,
unita a lui.
Non era mai stato così deciso a conquistarla. «Mi dispiace, ma
non potremo trattenerci a lungo.»
«Non importa. Sono felice comunque di visitare la città.»
Felice, proprio come la voleva.
Poco dopo raggiunsero la Città Esterna: come al solito, le donne
si erano nascoste al loro arrivo e alle bancarelle che vendevano ogni
genere di merce, dal cibo ai gioielli ai vestiti, si vedevano soltanto
individui di sesso maschile: centauri, minotauri e formoriani.
Valerian si dimostrò più premuroso che mai, portando Shaye
dovunque volesse andare e calmando la sua sete e la sua fame con
fresche bevande e deliziosi spuntini. Man mano che passava il tempo
dimenticò l'urgenza di tornare e si limitò a godersi la sua vicinanza.
All'inizio Shaye lo trattò con diffidente freddezza, ma cominciò a
scaldarsi quando un gruppo di sirene di sesso maschile li sorpassò,
intonando canzoni d'amore e passione. A quel punto si trasformò in
una creatura sorridente, felice e rilassata.
Guardandola, con la luce che formava una sorta di aureola
intorno alla sua testa, Valerian si sentì il cuore gonfio d'amore.
Quella era la vera Shaye, ne era sicuro; se necessario, l'avrebbe
portata là tutti i giorni, aggiungendo anche un'escursione fino alle
cascate.
«Pensi che qualcuno venda delle arance?» gli chiese lei d'un tratto.
«Vediamo.» Le bancarelle di frutta però avevano esaurito la
merce. Shaye non riuscì a nascondere la delusione e Valerian giurò a
se stesso di cercare delle arance in tutta Atlantide, pur di soddisfare
la sua richiesta. «Pronta a tornare?»
Lei si guardò intorno ancora una volta. «Sì. Questo posto è
bellissimo» aggiunse mentre montavano sul centauro. «Un vero
paradiso.»
Il paradiso era lei.