Untitled - only fantasy

Lei non pensò neanche di mettersi a discutere.
«Immaginati che sia dietro di te. Immagina le mie mani che ti
carezzano le spalle e il seno, che prendono i tuoi capezzoli tra le
dita.»
Sì. sì. Lo vide nella mente, come era già successo in precedenza,
ma questa volta l'immagine era più nitida. Gli avrebbe appoggiato la
testa sulla spalla, facendogli il solletico con i capelli, e le sue dita
l'avrebbero toccata dappertutto.
Quelle fantasie erano meravigliose come la realtà, o quasi. Brenna
era già bagnata.
«Voglio leccarti» dichiarò Joachim.
«Sì» lo incoraggiò lei senza fiato.
Salì sul letto senza esitare e si mise a cavalcioni su di lui; la sua
erezione la sfiorava tra le gambe, con un tocco intimo, ma senza
ancora penetrarla, e lei gemette di piacere e desiderio.
«Chinati in avanti» la incalzò Joachim.
Anche legato, restava un guerriero. Per la prima volta un fremito
di paura la scosse, ma poi lei si ripeté che era protetta, al sicuro, e
strisciò su di lui fino a che il seno gli sfiorò la bocca. Mentre Joachim
la succhiava con foga, dissolvendo ogni paura e colmandola di
piacere, i suoi riccioli neri ricaddero su di loro come una cortina
lucente. Il contatto con la sua bocca ardente non assomigliava a
nulla che Brenna avesse sperimentato in precedenza. Le sue labbra
parevano cariche di elettricità, che poi si diffondeva in tutto il corpo.
Emise un gemito roco e spezzato.
Mentre Joachim le succhiava i capezzoli, lei continuò con le
fantasie: se le sue mani fossero state libere, le avrebbero carezzato la
schiena e poi le natiche. Nella sua immaginazione le mani erano
seguite dalla bocca; bagnata e fremente, si strusciò su e giù contro il
membro di Joachim.
«Hai un sapore divino» dichiarò lui.
Brenna immaginò le sue mani che la facevano rialzare, per poi
insinuarsi dentro di lei, nel centro caldo e bagnato. Un altro gemito
di assoluto piacere le sfuggì dalle labbra.