"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...
"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...
"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
“Il caldo grembo <strong>di</strong> Gea”, la Madre terra, protegge nelle sue rassicuranti viscere<br />
“fragili <strong>di</strong>amanti” ovvero il materiale archeologico che costituisce il corredo<br />
f<strong>un</strong>erario: oggetti <strong>di</strong> cultura materiale <strong>di</strong> civiltà remote; “fragili”, <strong>per</strong>ché <strong>in</strong> gran<br />
parte costituiti da fittili, manufatti già usati e poi riutilizzati nella deposizione delle<br />
tombe, sottoposti a fenomeni naturali, quali <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>, alluvioni o compromessi<br />
dalle attività umane; “<strong>di</strong>amanti” <strong>per</strong>ché <strong>di</strong> <strong>in</strong>calcolabile valore <strong>per</strong> gli “animi<br />
nobili” <strong>di</strong> coloro che attribuiscono ai r<strong>in</strong>venimenti archeologici “la dolce fragranza<br />
del profumo del tempo”.<br />
Memoria ed oblio si contrappongono e si scontrano nel combattimento <strong>di</strong> luce ed<br />
ombra. Se la luce della conoscenza <strong>di</strong>ssolve le tenebre ed impe<strong>di</strong>sce l’oblio, allora<br />
“la vita manifesta il suo flusso <strong>per</strong>petuo ed <strong>in</strong>est<strong>in</strong>guibile”.<br />
Francesca ha scritto i versi dopo aver collaborato con <strong>un</strong> gruppo <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone<br />
guidate dalla passione e dalla competenza della Professoressa Raffaella Volontè<br />
Clerici, all’allestimento <strong>di</strong> <strong>un</strong>a “tomba”: si <strong>in</strong>tendeva riprodurre <strong>un</strong>a sepoltura<br />
abbastanza simile ad <strong>un</strong>a <strong>di</strong> quelle ritrovate nel 1991-93 a San <strong>Lorenzo</strong>, ad<br />
esempio la n. 9 giu<strong>di</strong>cata dagli archeologi sufficientemente ben conservata. Le ossa<br />
combuste e i resti del rogo con le offerte primarie erano collocate <strong>in</strong> <strong>un</strong>’area ben<br />
precisa della sepoltura a N.W, mentre le offerte secondarie <strong>in</strong>tegre si trovavano<br />
nell’angolo opposto, a N.E. L’analisi antropologica attestava la presenza <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>viduo adulto.<br />
Il corredo della “tomba tipo”, plasmato dalle mani <strong>in</strong>certe e curiose del<br />
laboratorio attivo, riproduceva: lucerne, coppette, bicchieri, ollette, pàtere.<br />
Raffaella, con sorriso a<strong>per</strong>to e voce allegra, trasmetteva notizie <strong>di</strong> culture lontane,<br />
portava alla luce rem<strong>in</strong>iscenze scolastiche, completandole con calorosa<br />
competenza e mostrava, <strong>in</strong> <strong>un</strong>a magica atmosfera, come ricavare da fogli <strong>di</strong><br />
rame, piccoli rasoi o cesoie.<br />
La necropoli romana <strong>di</strong> San <strong>Lorenzo</strong> <strong>di</strong> Parabiago<br />
Fu casuale il r<strong>in</strong>venimento <strong>di</strong> 39 sepolture, venute alla luce durante lavori <strong>di</strong> scavo<br />
presso lo stabilimento ICAP: 37 furono scavate nel novembre 1991, due nel 1993.<br />
Solo 13 sono state ritrovate <strong>in</strong> stato <strong>di</strong> conservazione valutato “sufficientemente<br />
buono”; la n. 19 è <strong>un</strong>a delle “migliori” dell’<strong>in</strong>tera necropoli; tuttavia, <strong>per</strong> la scarsità<br />
<strong>di</strong> resti <strong>di</strong> ossa calc<strong>in</strong>ate, non fu possibile l’identificazione attraverso l’analisi<br />
antropologica.<br />
La presenza <strong>di</strong> manufatti a pareti sottili <strong>in</strong> ben 15 deposizioni, con più <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />
esemplare <strong>in</strong> alc<strong>un</strong>e sepolture, ad esempio nella tomba 19, associati con altra<br />
ceramica f<strong>in</strong>e da mensa, suggerisce alc<strong>un</strong>e considerazioni sulla struttura socioeconomica<br />
della com<strong>un</strong>ità; il corredo tombale ben si <strong>di</strong>st<strong>in</strong>gue da quello delle<br />
coeve necropoli <strong>di</strong> San Vittore Olona, Canegrate, San Giorgio su Legnano,<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>viduando nella nostra area sepolcrale <strong>un</strong>a con<strong>di</strong>zione sociale dei def<strong>un</strong>ti<br />
piuttosto elevata.<br />
Il vasellame f<strong>in</strong>e da mensa, la classe ceramica dei vasi a pareti sottili è<br />
documentata da 22 esemplari molti dei quali frammentari, data l’estrema<br />
sottigliezza delle pareti, elemento caratterizzante <strong>di</strong> tali manufatti. Si tratta <strong>di</strong><br />
bicchieri, coppette e ollette con f<strong>un</strong>zione potoria; sostituivano sulla mensa<br />
4 Sezione I - Albori