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"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...

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Fratellanza. La <strong>di</strong>rezione passa al maestro Bracco <strong>di</strong> Parabiago. Poi alle glorie<br />

succede <strong>un</strong> <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> languore, ma i vecchi non mollano, pur ridotti <strong>di</strong><br />

numero, <strong>un</strong>a dozz<strong>in</strong>a <strong>in</strong> tutto, erano do<strong>di</strong>ci anche altri eletti, conservano il<br />

presi<strong>di</strong>o. Le sorti del sodalizio musicale sono nelle mani <strong>di</strong> Luigi Alberti,<br />

Aquil<strong>in</strong>o Antogniazzi, Angelo Bollati, Ettore Bollati, Franco Bollati, Achille<br />

Castelli, Piero Dellavedova, Guido Mantegazza, Agost<strong>in</strong>o Morlacchi, Dante<br />

Olivares, Franco Re e Luigi Re Ferrè.<br />

Il <strong>per</strong>iodo d’oro è legato agli anni ’70. Arrivano nuove leve, nuove <strong>per</strong>sone,<br />

nuove idee, ad esempio si propone il M<strong>in</strong>i Zecch<strong>in</strong>o d’oro, si compiono le<br />

trasferte a Verona, si entra a far parte dell’Associazione Nazionale Bande<br />

Italiane Musicali Autonome (A.N.B.I.M.A.). Dal 1974 la Banda <strong>di</strong> San<br />

<strong>Lorenzo</strong> è <strong>di</strong>retta dal maestro Luigi Bianchi <strong>di</strong> Rho, tra due anni si dovrà<br />

enfatizzare <strong>un</strong> suo trentennio <strong>di</strong> de<strong>di</strong>zione all’<strong>in</strong>segnamento musicale<br />

pro<strong>di</strong>gato nella nostra com<strong>un</strong>ità. Il consiglio organizzativo lavora a pieno<br />

ritmo; ora i componenti della Banda arrivano a 70; i pr<strong>in</strong>cipianti sono seguiti<br />

da <strong>un</strong> ottimo collaboratore, il signor Luigi Alberti. Ma si compirebbe qualche<br />

torto se non si menzionassero anche altri nomi come Pietro Buoso, Mario<br />

Micolucci, Silvio Bianchi, Arnaldo Carugo e la famiglia Bracciani <strong>per</strong> il<br />

sostegno economico profuso.<br />

Il Corpo Musicale <strong>di</strong> San <strong>Lorenzo</strong> nel 1990 ha celebrato il 70° anno <strong>di</strong><br />

<strong>in</strong>tensa attività, grazie al Comitato organizzatore nelle <strong>per</strong>sone <strong>di</strong> Gaetano<br />

Bellante, Angelo Bollati, Antonio Bollati, Pierluigi Bollati, Renzo Bregol<strong>in</strong>,<br />

Pietro Buoso, Mario Canciani, Alberto Carugo, Giovanni Castelli, R<strong>in</strong>o Castelli,<br />

Luigi Dellavedova, Egisto Guarnieri, Giovanni Lago, Mario Micolucci, Piero<br />

Pagani, Francesco Tammaro.<br />

Per chiudere la carrellata degli artefici <strong>di</strong> tanta o<strong>per</strong>a, elenchiamo i nomi dei<br />

presidenti che si sono susseguiti, poiché ogn<strong>un</strong>o <strong>di</strong> essi ha messo <strong>un</strong> po’ <strong>di</strong><br />

genio <strong>in</strong> più e ben si può arguire da quale essere supremo l’abbia mutuato!<br />

A Giovanni Caccia, a Giuseppe Castelli, ad Ambrogio Castelli, a Piero<br />

Dellavedova (capobanda), ad Aquil<strong>in</strong>o Antognazzi (capobanda), ad Angel<strong>in</strong>o<br />

Bollati (capobanda), a Renzo Bregol<strong>in</strong>, a Tiziano Borsani, a Piero Pagani, a<br />

Cesare Mezzanzanica, a Pierluigi Bollati, ad Aldo Ronchi e ad Antonella Re il<br />

più fervido omaggio <strong>di</strong> tutta la gente <strong>di</strong> San <strong>Lorenzo</strong>, con l’accompagnamento<br />

affettuoso prol<strong>un</strong>gato nel tempo.<br />

“La Banda: riflessioni e considerazioni”<br />

<strong>di</strong> Antonella Re<br />

Le contrad<strong>di</strong>zioni che costituiscono le fasi dell’attuale progresso tecnologico<br />

spesso sono estranee ad ogni ricerca <strong>di</strong> conservazione <strong>di</strong> identità culturale. Esse<br />

si avvertono <strong>in</strong> maniera tangibile anche nel nostro paese che si è trasformato <strong>in</strong><br />

questo ultimo secolo da agricolo <strong>in</strong> <strong>in</strong>dustriale e tecnologico.<br />

In questa fase <strong>di</strong> evoluzione, i cui esiti sono allo stesso tempo ignoti e a<strong>per</strong>ti a<br />

<strong>di</strong>verse e contrastanti soluzioni, il compito <strong>di</strong> noi cittad<strong>in</strong>i è la conservazione <strong>di</strong><br />

tutte le espressioni culturali, la parte più nobile della nostra storia, non solo<br />

<strong>per</strong> il rispetto dell’uomo e del suo passato, ma anche <strong>per</strong> chi verrà dopo.<br />

Risalendo alle nostre orig<strong>in</strong>i, com<strong>in</strong>ceremo a capire chi siamo veramente. Così<br />

come va combattuto il degrado del nostro territorio e dell’ambiente, noi portiamo<br />

avanti con orgoglio la nostra tra<strong>di</strong>zione culturale musicale, evolvendola nel<br />

tempo, non solo <strong>per</strong>ché è <strong>un</strong> bene appartenente al nostro passato e presente, ma<br />

260 Sezione V - Fermento creativo

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