"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...
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ciclisti noti, ma a causa <strong>di</strong> <strong>un</strong>a brutta caduta dovete <strong>in</strong>terrom<strong>per</strong>e l’attività<br />
sportiva.<br />
La sua grande passione l’ha trasmessa ai figli.<br />
Il primo giocattolo che regalai a mio figlio Antonio, il più grande, fu <strong>un</strong> triciclo e<br />
la prima bicicletta la ricevette all’età <strong>di</strong> sette anni. Antonio la custo<strong>di</strong>va<br />
gelosamente ma Giuseppe, più piccolo, volle provarla e la ruppe subito. Allora<br />
vista la loro passione, feci <strong>un</strong> sacrificio (poiché non eravamo ricchi.. ma si<br />
lavorava <strong>per</strong> accontentare i figli) e comprai <strong>un</strong>a bicicletta <strong>per</strong> ciasc<strong>un</strong>o.<br />
La domenica si andava a gareggiare e ci si fermava nei luoghi delle gare a fare il<br />
pic-nic. Ci si <strong>di</strong>vertiva!<br />
Anche Alberto, il più piccolo,<br />
com<strong>in</strong>ciò poi a gareggiare all’età <strong>di</strong><br />
sette anni nella categoria<br />
Primavera. Era piccolissimo ma<br />
arrivava sempre primo! V<strong>in</strong>se il<br />
premio Mal<strong>in</strong>verni su tutte le<br />
categorie dei piccoli. Fu anch’egli<br />
<strong>un</strong> bravo <strong>di</strong>lettante e v<strong>in</strong>se molte<br />
gare, poi passò con Antonio e<br />
Giuseppe tra i professionisti nella<br />
società Del Tongo. Così corsero<br />
tutti e tre <strong>in</strong>sieme con la stessa<br />
maglia, ero tanto felice <strong>di</strong> vederli<br />
tutti <strong>un</strong>iti, credetemi!<br />
È la passione <strong>per</strong> lo sport che ci ha<br />
portato a tanti traguar<strong>di</strong>,<br />
certamente non avremmo mai<br />
pensato <strong>di</strong> arrivare a tanto.<br />
I nostri ragazzi sono sempre stati<br />
molto attaccati alla famiglia che è<br />
sempre stata <strong>un</strong>ita nei momenti <strong>di</strong><br />
gioia delle vittorie ma anche nei<br />
momenti più duri delle sconfitte.<br />
Antonio e Alberto aiutavano<br />
Giuseppe nelle gare e davano tutto<br />
quello che potevano. La prima gara<br />
v<strong>in</strong>ta da Giuseppe fu il Trofeo<br />
Sanremo, 1983: Giuseppe Saronni <strong>in</strong> fuga<br />
Pantalica <strong>in</strong> Sicilia, poi arrivarono<br />
due vittorie al Giro d’Italia, la Tirrenico Adriatica, la Milano Sanremo e il<br />
Campionato del Mondo! Era <strong>di</strong>ventato <strong>un</strong> bel campione. Non sto ad elencarvi tutte<br />
le vittorie altrimenti dovrei scrivere <strong>un</strong> <strong>libro</strong> solo <strong>per</strong> queste.<br />
Antonio e Alberto conseguirono molti successi nel ciclocross, Antonio fu<br />
campione italiano dopo Bitossi <strong>per</strong> c<strong>in</strong>que anni <strong>di</strong> seguito. Era la sua specialità<br />
correre nei prati d’<strong>in</strong>verno con il fango, che fatica e quanto freddo!<br />
Ricordo durante i Campionati del Mondo <strong>in</strong> Svizzera, si correva nei prati e sulle<br />
coll<strong>in</strong>e, c’era <strong>un</strong> fango tremendo, non gli si vedeva nemmeno più il viso! Dentro <strong>di</strong><br />
me <strong>di</strong>cevo: «Fermati Antonio!», ma la passione lo faceva cont<strong>in</strong>uare. Tutte le cose<br />
si devono fare con passione!<br />
Ora che sono nonna guardo con gioia i miei nipot<strong>in</strong>i che com<strong>in</strong>ciano a correre e<br />
sono tanto felice <strong>per</strong>ché anche loro si de<strong>di</strong>cano con passione a questo sport,<br />
s<strong>per</strong>iamo che cont<strong>in</strong>u<strong>in</strong>o così!<br />
274 Sezione V - Fermento creativo