16.06.2013 Views

"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...

"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...

"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

l’<strong>in</strong>domani sarei stata liberata.<br />

Ancora oggi questo fatto mi è <strong>in</strong>spiegabile, <strong>per</strong>ché effettivamente il matt<strong>in</strong>o<br />

successivo, dopo circa due settimane <strong>di</strong> carcere, mi furono riconsegnati i miei<br />

oggetti <strong>per</strong>sonali e fui messa <strong>in</strong> libertà.<br />

Con mio padre che mi attendeva alle porte del carcere, tornai a casa dove Don<br />

Paolo e tutte le donne che avevano pregato <strong>per</strong> me mi stavano aspettando.<br />

Sezione III - San <strong>Lorenzo</strong> e la storia d’Italia 1915-1945<br />

“Mai più fucilazioni!”<br />

<strong>di</strong> Gerolamo Re<br />

Il 24 aprile 1945 <strong>per</strong> il Signor Gerolamo Re reca il carico agghiacciante della<br />

sentenza efferata e crudele <strong>di</strong> sette condanne a morte <strong>per</strong> fucilazione; la<br />

p<strong>un</strong>tualissima testimonianza va oltre la cecità dell’o<strong>di</strong>o.<br />

A <strong>un</strong> anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dalla <strong>in</strong><strong>di</strong>menticabile esecuzione, egli <strong>in</strong>contra la<br />

madre del sottotenente dagli occhi alluc<strong>in</strong>ati, che non essendo morto subito,<br />

<strong>per</strong>ché caduto a terra, forse <strong>per</strong> svenimento, prima della raffica dei mitra,<br />

emise <strong>un</strong> forte grido <strong>di</strong>s<strong>per</strong>ato che attanagliò il cuore e restò <strong>per</strong> anni nella<br />

mente del nostro testimone. I dettagli <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone e <strong>di</strong> luoghi, <strong>di</strong>ventano<br />

poesia, dall’epilogo lapidario: Mai più fucilazioni!<br />

Al <strong>di</strong> là della ricostruzione dei decisivi e storici momenti della Resistenza,<br />

Gerolamo Re consegna <strong>un</strong> ulteriore messaggio: la guerra è sorella degli stenti<br />

e della morte, la cosa più imbecille della terra.<br />

Erano circa le ore 20 del 24 aprile 1945. Ai partigiani nervianesi veniva<br />

segnalata <strong>un</strong>a colonna fascista delle famigerate brigate nere <strong>di</strong> Aldo Resega,<br />

proveniente da Legnano sulla Strada Statale del Sempione. I partigiani si<br />

appostano vic<strong>in</strong>o al muro <strong>di</strong> c<strong>in</strong>ta della Casa Rebasti autotrasporti e dall’altro<br />

lato tra le siepi del Canale Villoresi. Lì la strada fa <strong>un</strong>a larga curva e <strong>per</strong> il<br />

comandante Silvio Avam<strong>in</strong>i, detto Sandro, era il posto ideale <strong>per</strong> <strong>un</strong>’imboscata.<br />

I partigiani <strong>in</strong> attesa erano <strong>un</strong>a qu<strong>in</strong><strong>di</strong>c<strong>in</strong>a, armati <strong>di</strong> mitra e <strong>di</strong> fucili antiquati.<br />

Verso le 22 circa i primi colpi d’arma da fuoco ann<strong>un</strong>ciano l’arrivo della colonna<br />

che a S. <strong>Lorenzo</strong> aveva trovato resistenza. I fascisti si avvic<strong>in</strong>avano sparando<br />

con <strong>un</strong>a mitragliera da 20 millimetri appostata su <strong>un</strong> camion, preceduto da <strong>un</strong>a<br />

macch<strong>in</strong>a dello stato maggiore. I partigiani rispondevano con <strong>in</strong>tenso fuoco<br />

<strong>in</strong>crociato tanto da far pensare agli avversari che erano <strong>in</strong> tanti e bene armati.<br />

Fatto sta che il Colonnello Gimelli, Comandante della colonna grida: «Cessate il<br />

fuoco!» E chiede <strong>di</strong> trattare la resa... si fa promettere l’<strong>in</strong>columità <strong>per</strong> lui, <strong>per</strong> i<br />

suoi cento uom<strong>in</strong>i e <strong>per</strong> il suo stato maggiore, <strong>per</strong> il quale chiede anche l’onore<br />

delle armi. Avam<strong>in</strong>i dopo <strong>un</strong>a rapida <strong>di</strong>scussione glielo concede e gli dà la sua<br />

parola d’onore <strong>di</strong> partigiano, che non gli sarà torto <strong>un</strong> capello e che saranno<br />

giu<strong>di</strong>cati da <strong>un</strong> trib<strong>un</strong>ale militare considerandoli prigionieri <strong>di</strong> guerra.<br />

Incolonnati vengono portati verso il salumificio Ardu<strong>in</strong>i, prigione provvisoria;<br />

durante il tragitto il Gimelli consegna la sua pistola d’ord<strong>in</strong>anza ad Avam<strong>in</strong>i, gli<br />

confessa che <strong>un</strong>o dei tenenti è suo figlio e poi <strong>di</strong>ce: «Se sapevo che eravate così<br />

<strong>in</strong> pochi vi avrei bruciati tutti, paese compreso. ...»<br />

Il 25 aprile <strong>un</strong>a colonna tedesca con autobl<strong>in</strong>do, camion, mitragliere e trecento<br />

soldati ...si arrende ai partigiani. ...<br />

Mandato dal comitato <strong>di</strong> liberazione C.L.N. <strong>di</strong> Milano gi<strong>un</strong>se <strong>un</strong> certo Garibal<strong>di</strong>,<br />

che prese il comando della zona con pieni poteri... E la sua prima<br />

preoccupazione fu quella <strong>di</strong> condannare a morte il comando della brigata nera:<br />

159

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!