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"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...

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Angelo Cozzi<br />

17 gennaio 1944, San <strong>Lorenzo</strong>,<br />

Caro Pier<strong>in</strong>o, siamo stati molto tempo senza tue notizie ...non puoi<br />

immag<strong>in</strong>arti il pensiero <strong>di</strong> tutti noi <strong>in</strong> famiglia: Antonio gode ottima salute<br />

come sempre e si trova ancora al suo posto. Felice sta bene ...Tuo fratello<br />

Carletto va nella <strong>di</strong>tta Castelli <strong>in</strong> paese ad imparare a fare il tagliatore...<br />

Pier<strong>in</strong>o, vieni a casa a portarmi al c<strong>in</strong>ema...<br />

Tua cug<strong>in</strong>a Maria Antognazzi<br />

Anche Pier<strong>in</strong>o mantiene la corrispondenza con i suoi familiari: ecco <strong>un</strong>a sua<br />

lettera spe<strong>di</strong>ta <strong>in</strong> data 22 ottobre 1944 da Frondenberg:<br />

Carissimi genitori, questa sera avendo la possibilità <strong>di</strong> trovarmi solo nel piccolo<br />

ufficio del nostro capo baracca, ho voluto rom<strong>per</strong>mi <strong>un</strong> po' la testa dandovi mie<br />

notizie. La mia salute è ottima, così s<strong>per</strong>o <strong>in</strong> voi...<br />

S<strong>per</strong>o che Angelo e Giovanni si trov<strong>in</strong>o sempre con voi e che vi possano aiutare<br />

nei momenti più <strong>per</strong>icolosi ...Antonio come sta?...<br />

Qui la mia vita prosegue come sempre col solito lavoro ...Alla sera quando si<br />

ritorna, uscire non ci conviene dato che ormai è buio, date anche le con<strong>di</strong>zioni<br />

vestiarie, allora si resta <strong>in</strong> baracca a raccontare le avventure dei giorni passati<br />

e rammentando quei bei giorni che abbiamo trascorso nella nostra bella Italia...<br />

Bacioni a tutti Pier<strong>in</strong>o<br />

“L'ultimo saluto ad Angelo”<br />

<strong>di</strong> Emilio Caccia<br />

Angelo Cozzi, <strong>un</strong> giovane ventenne che giace morente <strong>in</strong> <strong>un</strong> letto d’ospedale<br />

a Dresden (Germania) viene confortato dalla visita <strong>di</strong> Emilio Caccia, <strong>un</strong><br />

giovane quasi compaesano, <strong>di</strong> Cerro Maggiore, gi<strong>un</strong>to all’ospedale con la<br />

mansione <strong>di</strong> barbiere... la sua ultima barba ha quasi il sapore <strong>di</strong> <strong>un</strong>a dolce<br />

carezza, il viatico <strong>per</strong> l’Al<strong>di</strong>là:<br />

Mi trovavo <strong>in</strong> Germania come <strong>in</strong>ternato militare (prigioniero) a Dresden al campo<br />

IV A. Per <strong>un</strong> malore allo stomaco, venni ricoverato <strong>in</strong> <strong>un</strong> ospedale italiano.<br />

Al mio arrivo <strong>in</strong> ospedale, <strong>in</strong>contrai <strong>un</strong> <strong>in</strong>fermiere col quale<br />

scambiai qualche parola.<br />

Venni a conoscenza che l'<strong>in</strong>fermiere proveniva da Legnano,<br />

anch'io lo <strong>in</strong>formai del mio paese d'orig<strong>in</strong>e: Cerro<br />

Maggiore.<br />

Cont<strong>in</strong>uando la conversazione col giovane, venni a sa<strong>per</strong>e<br />

che nello stesso ospedale era ricoverato <strong>un</strong> militare<br />

<strong>in</strong>ternato <strong>di</strong> San <strong>Lorenzo</strong> <strong>di</strong> Parabiago <strong>in</strong> gravi con<strong>di</strong>zioni.<br />

Io chiesi subito se potevo fargli visita (forse l'avevo<br />

conosciuto e lo potevo considerare come <strong>un</strong> vic<strong>in</strong>o <strong>di</strong> casa)<br />

e aiutarlo a radersi, avendo io la mansione <strong>di</strong> barbiere.<br />

Prima che si facesse sera, l'<strong>in</strong>fermiere mi accompagnò al<br />

capezzale del povero ragazzo. Mi resi conto subito della<br />

gravità del suo stato: cercai <strong>di</strong> com<strong>un</strong>icare con lui, ma il<br />

poveretto non fu <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> parlare.<br />

La malattia che l'aveva colpito alla gola e ai polmoni, lo<br />

condusse alla morte il giorno seguente.<br />

154 Sezione III - San <strong>Lorenzo</strong> e la storia d’Italia 1915-1945

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