16.06.2013 Views

"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...

"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...

"Noi. Testimonianze e documenti in un libro per S. Lorenzo di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Una volta al mese le nostre “delegate”, le signor<strong>in</strong>e Maria e Teresa Moroni, Reg<strong>in</strong>a<br />

Bollati e Reg<strong>in</strong>a Montoli, ci organizzavano <strong>un</strong>a giornata <strong>di</strong> ritiro: al mezzogiorno<br />

si pranzava <strong>in</strong>sieme sui piccoli banchi gustando la buona m<strong>in</strong>estr<strong>in</strong>a preparata<br />

dalle suore <strong>di</strong> Nerviano, dell'Ord<strong>in</strong>e <strong>di</strong> Maria Bamb<strong>in</strong>a.<br />

Altre volte i genitori ci portavano da casa il risotto preparato, <strong>in</strong> <strong>un</strong> lucido<br />

pentol<strong>in</strong>o d'allum<strong>in</strong>io avvolto da <strong>un</strong> tovagliolo.<br />

Si pregava, si giocava, si ascoltava la dottr<strong>in</strong>a, si scrivevano biglietti sui quali si<br />

esprimevano i nostri desideri <strong>per</strong> il futuro o altri messaggi che consegnavamo alle<br />

nostre delegate.<br />

Dall'asilo non si poteva uscire ma qualche volta approfittando dell'entrata <strong>di</strong><br />

qualc<strong>un</strong>o, scappavamo nel “mondo”. Generalmente si arrivava solo f<strong>in</strong>o a<br />

Parabiago dove, con 50 centesimi, compravamo dei biscotti rotti alla r<strong>in</strong>omata<br />

pasticceria Barbaglia.<br />

La preparazione ai Sacramenti era tenuta da Don Paolo <strong>in</strong> chiesa, davanti alle<br />

cappelle laterali; ogni volta faceva l'appello e se qualc<strong>un</strong>o mancava o arrivava <strong>in</strong><br />

ritardo, mandava <strong>un</strong> biglietto ai nostri genitori <strong>per</strong> <strong>in</strong>formarli!<br />

Quando eravamo ormai donne, durante la guerra e subito dopo, a piccoli gruppi<br />

avevamo l'impegno della pulizia delle cappelle della chiesa; io, Marcella e<br />

Costant<strong>in</strong>a Fontana avevamo quella della Madonna e, mentre pulivamo,<br />

pregavamo molto aff<strong>in</strong>ché Maria...facesse tornare sani e salvi i nostri fidanzati<br />

che erano al fronte e <strong>di</strong> cui sapevamo ben poco.<br />

Alla S. Messa domenicale (alle sei e alle <strong>un</strong><strong>di</strong>ci) celebrata allora <strong>in</strong> lat<strong>in</strong>o,<br />

bisognava partecipare con abiti molto decenti..<br />

Per l'estate avevamo <strong>in</strong>ventato delle “mezze maniche” <strong>per</strong> coprire le braccia dal<br />

polso al gomito, che noi ci sfilavamo subito all'uscita della chiesa.<br />

Gli uom<strong>in</strong>i sedevano sempre a destra e le donne sempre a s<strong>in</strong>istra; durante<br />

l'<strong>in</strong>verno, siccome la chiesa era più che gelida le <strong>per</strong>sone anziane si portavano da<br />

casa <strong>un</strong> mattone scaldato nel forno e avvolto nella tela.<br />

Durante le processioni <strong>per</strong> la festa del paese ed altri importanti celebrazioni noi<br />

ragazze eravamo vestite <strong>di</strong> bianco, con <strong>un</strong>a fascia azzurra stretta <strong>in</strong> vita, <strong>un</strong>a<br />

medaglia della Verg<strong>in</strong>e Maria appesa al collo ed <strong>un</strong> velo bianco <strong>in</strong> testa: eravamo<br />

“figlie <strong>di</strong> Maria”.<br />

Nel mese <strong>di</strong> maggio tutte partecipavano alla sera alla bene<strong>di</strong>zione mariana e,<br />

all'uscita dalla chiesa, la G<strong>in</strong>etta Lavazza ci <strong>in</strong>segnava nuove canzoni <strong>di</strong> chiesa e<br />

non...<br />

I suoi fratelli le <strong>in</strong>segnavano anche canzoni <strong>di</strong> moda allora, che erano quasi<br />

sempre tristi resoconti <strong>di</strong> fatti <strong>di</strong> cronaca o semplici canzoni d'amore...<br />

Cantavamo anche volentieri nel coro della Messa; ci preparavamo <strong>un</strong>a o due volte<br />

alla settimana <strong>di</strong> sera, col pianista Cesar<strong>in</strong>o Bollati.<br />

Ogni c<strong>in</strong>que anni arrivava <strong>in</strong> parrocchia <strong>un</strong>a “missione” composta da due<br />

pre<strong>di</strong>catori: <strong>un</strong>o illustrava l'Inferno e ci spaventava <strong>un</strong> po’, l'altro, il Para<strong>di</strong>so, ci<br />

rassicurava, ci dava s<strong>per</strong>anza, fiducia e ci spronava a pregare sempre <strong>di</strong> più.<br />

La festa del paese, l'arrivo <strong>di</strong> <strong>un</strong> novello parroco, il passaggio della Madonna<br />

pellegr<strong>in</strong>a erano <strong>per</strong> noi ragazze momenti <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> preparativi <strong>di</strong> addobbi <strong>per</strong><br />

abbellire le vie ed i portoni dei cortili.<br />

Costruivamo dei bellissimi fiori con coloratissima carta crespata; ai petali, a cui<br />

davamo forma avvolgendoli sui ferri da calza, mancava solo il profumo.<br />

Ricordo con piacere i dolci della Gigia che ogni domenica su <strong>un</strong>a bancarella <strong>in</strong><br />

piazza vendeva: manna, fichi secchi, arachi<strong>di</strong>, castagnaccio, liquirizia e fresca<br />

anguria d'estate... Queste leccornie portavano <strong>un</strong> po' <strong>di</strong> colore alla nostra vita<br />

fatta <strong>di</strong> povere cose.<br />

Sezione II - Una com<strong>un</strong>ità <strong>di</strong> fede<br />

71

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!