Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...
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118 G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl<br />
www.gimle.fsm.it<br />
fotocopiatrice, non superano i 2.40 V/m, con l’apparecchiatura funzionante<br />
in “fase <strong>di</strong> copia multipla”.<br />
Le misure effettuate in corrispondenza <strong>del</strong>la macchina fotocopiatrice,<br />
hanno evidenziato valori sensibilmente maggiori a quanto rilevato per le<br />
altre apparecchiature, sia durante il funzionamento (24.60 ÷(±?)10.20 V/m<br />
per la fase <strong>di</strong> copiatura multipla) che durante <strong>di</strong> stand-by (6÷(±?)10 V/m)<br />
(presumo che la prima fotocopiatrice, quella che non supera i 2.40 V/m,<br />
sia la XEROX e la seconda, quella che arriva a 24.60 V/m, la Canon, ma<br />
bisognerebbe specificarlo, se no non si capisce niente). I valori ottenuti nel<br />
corso <strong>del</strong>la nostra indagine, per le apparecchiature presenti all’interno <strong>del</strong><br />
locale destinato alla riproduzione dei documenti, sono risultati inferiori ai<br />
limiti fissati dalla normativa vigente, con l’eccezione <strong>di</strong> una determinata<br />
apparecchiatura per fotocopie (n.2), i cui valori in fase <strong>di</strong> copia sono risultati<br />
maggiori, determinando una possibile esposizione dei lavoratori superiore<br />
agli obiettivi <strong>di</strong> qualità previsti dal DM 381/98, qualora “la fotocopiatura<br />
multipla”, si protraesse oltre sei minuti consecutivi con l’operatore<br />
a ridosso <strong>del</strong>la macchina.<br />
CONCLUSIONI<br />
I rilievi effettuati all’interno dei locali per le apparecchiature fotocopiatrici<br />
oggetto <strong>del</strong>l’indagine hanno evidenziato valori che sono, per<br />
quanto attiene alla emissione <strong>di</strong> c.e.m., rispondenti ai requisiti previsti<br />
dalle normative attualmente vigenti.<br />
Per quanto riguarda la macchina fotocopiatrice n. 2 i valori misurati<br />
non contengono elementi <strong>di</strong> pericolosità alla luce <strong>del</strong>le normative vigenti;<br />
si ritiene comunque opportuno segnalare che i valori stessi evidenziano<br />
una emissione, nella zona centrale <strong>del</strong>l’apparecchiatura in parola, vicina<br />
ai valori in<strong>di</strong>cati come “obiettivi <strong>di</strong> qualità” dalla normativa vigente.<br />
P-05<br />
ESPOSIZIONE CRONICA A CAMPI ELETTROMAGNETICI AD ALTA<br />
FREQUENZA ED ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE CARDIACA<br />
S. Schillaci, G. Lacca, A. Provenzani, M.G. Verso, P. De Marchis,<br />
D. Picciotto<br />
Sezione <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Clinica<br />
e <strong>del</strong>le Patologie Emergenti, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Palermo,<br />
Via <strong>del</strong> Vespro, 143 - Palermo<br />
Corrispondenza: Dr. Salvatore Schillaci - Sezione <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />
<strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Policlinico “P. Giaccone”, Università <strong>di</strong> Palermo,<br />
Via <strong>del</strong> Vespro, 143 - Palermo, Italy - Tel. 091-6552907/349/7546358<br />
CHRONIC EXPOSUR TO HIGH FREQUENZY ELETTROMAGNETIC<br />
FIELDS AND HEART FUNCTIONALITY ALTERATIONS<br />
Key words: RF, heart functionality, work.<br />
ABSTRACT. In the last decades we assist<strong>ed</strong> to a development<br />
unprec<strong>ed</strong>ent<strong>ed</strong> of technologies and of applications that use<br />
electromagnetic fields to high frequency.<br />
The first signalings of the effects on the car<strong>di</strong>ac function and the<br />
chronic exposure to low levels of RF go up again a first years 80.<br />
Among the parameters of the car<strong>di</strong>ac function, those more influenc<strong>ed</strong><br />
would seem: alterations ECG, extension of the line PQ and of the<br />
complex QRS, weakness of the car<strong>di</strong>ac rhythm and the arterial pressure.<br />
Purpose of the present job is the verification and the comparison of the<br />
prevalence of the possible alterations ECGrafiche and of the values<br />
pressure in operators employ<strong>ed</strong> to the ascent of towers and pylons<br />
for the installation and the maintenance of television systems UHF<br />
and operators employ<strong>ed</strong> to the stations basic ra<strong>di</strong>o GSM and UMTS.<br />
INTRODUZIONE<br />
Negli ultimi decenni si è assistito ad uno sviluppo senza prec<strong>ed</strong>enti<br />
<strong>di</strong> tecnologie e <strong>di</strong> applicazioni che utilizzano campi elettromagnetici<br />
(CEM) ad alta frequenza, tra le quali in primo luogo il settore <strong>del</strong>le telecomunicazioni.<br />
I possibili rischi dovuti alla esposizione a lungo termine ai bassi livelli<br />
<strong>di</strong> campi elettromagnetici ad alta frequenza, sono stati oggetto <strong>di</strong> numerosi<br />
stu<strong>di</strong> <strong>ed</strong> indagini epidemiologiche volte alla ricerca <strong>di</strong> possibili effetti<br />
avversi per la salute <strong>del</strong>l’uomo.<br />
Le prime segnalazioni degli effetti sulla funzione car<strong>di</strong>aca <strong>ed</strong> esposizione<br />
a lungo termine ai bassi livelli <strong>di</strong> RF risalgono ai primi anni 80; tali<br />
stu<strong>di</strong> appaiono, però, poco affidabili da un punto <strong>di</strong> vista epidemiologico<br />
e non riconfermati successivamente.<br />
Tra i parametri <strong>del</strong>la funzione car<strong>di</strong>aca, quelli più influenzati sembrerebbero:<br />
alterazioni ECG, allungamento <strong>del</strong> tratto P-Q e <strong>del</strong> complesso<br />
QRS, labilità <strong>del</strong> ritmo car<strong>di</strong>aco, labilità <strong>del</strong>la pressione arteriosa (1-7).<br />
Scopo <strong>del</strong> presente stu<strong>di</strong>o è la verifica <strong>ed</strong> il riscontro <strong>del</strong>la prevalenza<br />
<strong>del</strong>le eventuali alterazioni, <strong>del</strong>la pressione arteriosa, <strong>del</strong>la frequenza car<strong>di</strong>aca<br />
e <strong>di</strong> comparsa <strong>di</strong> <strong>di</strong>sritmie e <strong>di</strong> alterazioni elettrocar<strong>di</strong>ografiche in<br />
due coorti <strong>di</strong> soggetti esposti professionalmente a campi elettromagnetici<br />
ad alta frequenza (operatori addetti all’ascesa su torri e tralicci per l’installazione<br />
e la manutenzione <strong>di</strong> sistemi televisivi UHF e operatori addetti<br />
alle stazioni ra<strong>di</strong>o base GSM e UMTS). In particolare si è proc<strong>ed</strong>uto alla<br />
valutazione dei valori me<strong>di</strong> <strong>di</strong> pressione arteriosa sistolica e <strong>di</strong>astolica,<br />
<strong>del</strong>la frequenza car<strong>di</strong>aca e dei valori me<strong>di</strong> dei principali intervalli <strong>del</strong><br />
tracciato elettrocar<strong>di</strong>ografico (P, P-Q, QRS, R-R, Q-T).<br />
MATERIALI E METODI<br />
La popolazione stu<strong>di</strong>ata è composta da 27 operatori addetti all’ascesa<br />
su torri e tralicci per l’installazione e la manutenzione <strong>di</strong> sistemi televisivi<br />
UHF (Gruppo A), <strong>di</strong> sesso maschile, età me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 42,85 anni (range<br />
29-56 anni) <strong>ed</strong> anzianità lavorativa me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 19,07 anni (range 7- 30 anni)<br />
e da 12 operatori addetti alle stazioni ra<strong>di</strong>o base GSM e UMTS (Gruppo<br />
B), <strong>di</strong> sesso maschile, età me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 35,83 (range 27-48 anni) <strong>ed</strong> anzianità<br />
lavorativa me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 11,33 anni (range 7-15 anni). Tutti gli operatori sono<br />
stati sottoposti a visita me<strong>di</strong>ca generale, visita car<strong>di</strong>ologica <strong>ed</strong> ECG per<br />
escludere malattie e fattori <strong>di</strong> rischio car<strong>di</strong>ovascolari.<br />
Sono stati valutati <strong>ed</strong> elaborati statisticamente i valori <strong>di</strong> pressione<br />
arteriosa e gli esami elettrocar<strong>di</strong>ografici eseguiti me<strong>di</strong>ante elettrocar<strong>di</strong>ografo<br />
Schiller Italia AT-10 sulle coorti in esame, confrontandoli successivamente,<br />
utilizzando appropriate funzioni statistiche inferenziali, con<br />
quelli <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> controllo (Gruppo C), costituiti da soggetti non<br />
esposti professionalmente, con analoghe caratteristiche campionarie.<br />
Nella selezione campionaria sono stati ritenuti criteri <strong>di</strong> esclusione patologie<br />
a carico <strong>del</strong>l’apparato car<strong>di</strong>ovascolare. Il monitoraggio ambientale<br />
dei campi elettromagnetici ad alta frequenza, riportato nella documentazione<br />
ufficiale <strong>del</strong>l’azienda presa in esame, era al <strong>di</strong> sotto dei limiti previsti<br />
dalle normative vigenti.<br />
RISULTATI<br />
I valori me<strong>di</strong> <strong>di</strong> pressione arteriosa sistolica e <strong>di</strong>astolica, <strong>del</strong>la frequenza<br />
car<strong>di</strong>aca e dei valori me<strong>di</strong> dei principali intervalli <strong>del</strong> tracciato<br />
elettrocar<strong>di</strong>ografico (P, P-Q, QRS, R-R, Q-T) dei tre gruppi sono esposti<br />
nella Tabella I. Come si evince non esistono <strong>di</strong>fferenze statisticamente significative<br />
fra i tre gruppi stu<strong>di</strong>ati.<br />
Tabella 1. Valori <strong>di</strong> pressione arteriosa sisto-<strong>di</strong>astolica e parametri<br />
ECGrafici rilevati negli esposti e nei controlli<br />
MEDIA GRUPPO A GRUPPO B GRUPPO C<br />
Freq. Car<strong>di</strong>aca 69,07 (DS ± 10,11) 70,75 (DS ± 9,44) 68,70 (DS ± 12,19)<br />
PAS (mmHg) 124,25 (DS ± 8,84) 121,25 (DS ± 12,81) 125,62 (DS ± 8,38)<br />
PAD (mmHg) 80,74 (DS ± 8,16) 77,50 (DS ± 8,91) 82,70 (DS ± 6,42)<br />
P-Q (ms) 151,88 (DS ± 17,42) 154,00 (DS ± 19,98) 159,87 (DS ± 17,65)<br />
QRS (ms) 91,81 (DS ± 7,42) 94,83 (DS ± 11,23) 96,87 (DS ± 9,28)<br />
RR (ms) 888,37 (DS ± 137,19) 865,41 (DS ± 130,61) 893,62 (DS ± 147,37)<br />
P (ms) 104,70 (DS ± 14,17) 105,16 (DS ± 15,09) 107,16 (DS ± 11,05)<br />
Q-T (ms) 369,00 (DS ± 20,69) 362,16 (DS ± 19,69) 372,37 (DS ± 24,77)<br />
DISCUSSIONE E CONCLUSIONI<br />
Dall’analisi statistica dei risultati ottenuti, nella popolazione da noi<br />
esaminata, applicando il metodo <strong>di</strong> confronto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e campionarie T <strong>di</strong><br />
Student, si è arrivati alla conclusione, da più parti suffragata, che l’esposizione<br />
a lungo termine ai bassi livelli <strong>di</strong> campi elettromagnetici ad alta<br />
frequenza, ovvero quelli usualmente rilevabili in con<strong>di</strong>zioni normali nella<br />
maggior parte <strong>del</strong>le postazioni lavorative, non sembra influenzare in alcun<br />
modo la funzione car<strong>di</strong>aca, in nessuna <strong>del</strong>le sue componenti.<br />
Questi dati preliminari necessitano, comunque, <strong>di</strong> ulteriori stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
approfon<strong>di</strong>mento da parte <strong>del</strong> mondo scientifico; rimane infatti in<strong>di</strong>spen-