Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...
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170 G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl<br />
www.gimle.fsm.it<br />
degli organi genitali maschili e femminili; per tre dei quali risultava positiva<br />
l’esposizione ad asbesto (2). Una meta-analisi <strong>del</strong> ’99 sulla mortalità<br />
<strong>di</strong> donne impiegate in un’industria tipografica Russa ha evidenziato<br />
13 decessi per carcinoma ovarico; 12 donne erano addette alla rilegatura<br />
dei testi <strong>ed</strong> esposte a talco contaminato da asbesto (3).<br />
Nel 1985 Falkson, nella descrizione <strong>di</strong> un caso <strong>di</strong> mesotelioma<br />
ovarico, ha evidenziato la correlazione tra carcinoma e mesotelioma<br />
ovarico <strong>ed</strong> esposizione ad asbesto, in virtù <strong>del</strong>la comune origine dall’epitelio<br />
celomatico (5). Una con<strong>di</strong>zione simile si verifica a carico<br />
<strong>del</strong>l’apparato respiratorio tra mesotelioma pleurico e carcinoma polmonare<br />
(8). Non va trascurato, tuttavia, che un’eventuale esposizione<br />
può rimanere misconosciuta (4,10); significativo a questo proposito lo<br />
stu<strong>di</strong>o caso-controllo <strong>di</strong> Heller <strong>del</strong> 1996 in cui con l’ausilio <strong>del</strong>la microscopia<br />
elettronica, sono state ricercate fibre <strong>di</strong> asbesto in 13 campioni<br />
anatomici <strong>di</strong> donne affette da carcinoma ovarico sicuramente<br />
esposte ad asbesto (esposizione domestica) <strong>ed</strong> in 17 frammenti <strong>di</strong> lesioni<br />
ovariche benigne <strong>di</strong> donne non esposte. In 9 dei 13 casi <strong>ed</strong> in 6<br />
dei 17 controlli, erano presenti fibre <strong>di</strong> asbesto. Gli autori suggeriscono<br />
due possibili meccanismi per spiegare la presenza <strong>di</strong> fibre negli organi<br />
genitali: la via transvaginale percorsa dalle fibre in occasione <strong>di</strong> rapporti<br />
sessuali con coniugi occupati nella lavorazione <strong>del</strong>l’amianto e<br />
l’utilizzo <strong>di</strong> talco cosmetico contaminato da asbesto largamente applicato<br />
a livello perineale a scopo igienico(10). Ciò confermerebbe l’ipotesi<br />
circa l’importante ruolo <strong>del</strong>l’asbesto nella patogenesi sia <strong>del</strong> mesotelioma<br />
che <strong>del</strong> carcinoma ovarico.<br />
Il mesotelioma ovarico si manifesta in <strong>di</strong>verse forme istologiche:<br />
cistico, papillare, <strong>di</strong>ffuso maligno, tumore adenomatoide (16). In letteratura,<br />
il tipo istologico maggiormente riscontrato è il papillare ben<br />
<strong>di</strong>fferenziato, sulla cui natura benigna o comunque la bassa malignità<br />
molti autori concordano. La <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> questa forma è spesso accidentale<br />
con decorso paucisintomatico e prognosi favorevole dopo<br />
escissione chirurgica <strong>del</strong>la neoplasia (7, 9). Anche per il carcinoma<br />
ovarico la sintomatologia è molto lieve, e quando compare, il tumore è<br />
in fase molto avanzata, tale da richi<strong>ed</strong>ere a seconda <strong>del</strong>lo sta<strong>di</strong>o, un<br />
trattamento chemioterapico preoperatorio neoa<strong>di</strong>uvante e cicli <strong>di</strong> chemioterapia<br />
successivi a escissione chirurgica (19). La percentuale <strong>di</strong><br />
sopravvivenza a 5 anni per gli sta<strong>di</strong> III e IV è compresa tra il 10% e il<br />
20% (13).<br />
L’esigenza <strong>di</strong> effettuare una corretta <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale tra carcinoma<br />
e mesotelioma ovarico è basata sulla necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziare le<br />
scelte terapeutiche.<br />
CASO CLINICO<br />
Nell’ambito <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> Registro Mesoteliomi Basilicata, è stato<br />
identificato un caso <strong>di</strong> mesotelioma ovarico occorso nel 1995 in una<br />
donna <strong>di</strong> 38 anni, casalinga, coniugata, non fumatrice. Secondo le proc<strong>ed</strong>ure<br />
standar<strong>di</strong>zzate <strong>del</strong> Registro (15) si è prec<strong>ed</strong>uto alla conferma <strong>del</strong>la<br />
<strong>di</strong>agnosi <strong>ed</strong> alla ricostruzione <strong>del</strong>l’esposizione ad amianto.<br />
La storia clinica ricostruita è la seguente:<br />
– nel settembre <strong>del</strong> 1992 la paziente in seguito a dolori addominali <strong>di</strong>ffusi<br />
esegue Ect pelvica che risulta negativa;<br />
– nell’ottobre <strong>del</strong> 1994 viene nuovamente eseguita una Ect pelvica che<br />
segnala un utero aumentato <strong>di</strong> volume e la presenza <strong>di</strong> due formazioni<br />
solide ipoecogene <strong>del</strong> <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 76 e 32 mm a livello <strong>del</strong>le<br />
ovaie. Esegue marcatori tumorali: ca125 negativo;<br />
– nel gennaio <strong>del</strong> 1995 viene <strong>di</strong>sposto il ricovero presso l’osp<strong>ed</strong>ale S.<br />
Carlo <strong>di</strong> Potenza dove viene effettuata una isterectomia totale e annessiectomia<br />
bilaterale. La <strong>di</strong>agnosi istologica <strong>del</strong> pezzo operatorio<br />
depone per mesotelioma ovarico primitivo bilaterale con positività<br />
<strong>del</strong>l’indagine immunoistochimica per Ema, Vimentina e Calretinina;<br />
– nel marzo <strong>del</strong> 1995 il vetrino viene revisionato presso l’Istituto Nazionale<br />
dei Tumori <strong>di</strong> Milano dove viene confermata la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />
mesotelioma papillare ben <strong>di</strong>fferenziato <strong>del</strong>l’ovaio.<br />
La paziente, in seguito a tale <strong>di</strong>agnosi, non è stata sottoposta a trattamento<br />
chemio o ra<strong>di</strong>oterapico pre e post operatorio a conferma <strong>del</strong>la benignità<br />
<strong>del</strong>la neoplasia.<br />
A giugno <strong>del</strong> 2005 la paziente è vivente <strong>ed</strong> in buona salute.<br />
RICOSTRUZIONE DELL’ESPOSIZIONE AD AMIANTO<br />
L’anamnesi non ha evidenziato la presenza <strong>di</strong> esposizione ad amianto<br />
<strong>di</strong> tipo professionale, ambientale o familiare. I genitori (padre muratore e<br />
madre operaia in un biscottificio), non erano conviventi con la paziente<br />
in quanto emigrati in Svizzera. Il marito (tecnico d’azienda telefonica),<br />
non è professionalmente esposto ad amianto. L’analisi residenziale è negativa<br />
per la presenza <strong>di</strong> manufatti in cemento amianto. Espressamente<br />
indagato non risulta utilizzato talco cosmetico per igiene personale da<br />
parte <strong>del</strong>la paziente.<br />
L’esposizione ad amianto <strong>di</strong> tipo domestico è da ricondursi all’uso <strong>di</strong><br />
un asse da stiro coperto da telo <strong>di</strong> amianto, la cui sostituzione per usura<br />
avveniva ogni 3-4 mesi; il rivestimento è stato utilizzato per circa 10<br />
anni, dal 1970 fino al 1980. Il caso è stato classificato nel Registro come<br />
esposizione extra lavorativa, per attività svolte in ambiente domestico<br />
con utilizzo <strong>di</strong> manufatti contenenti amianto.<br />
DISCUSSIONE<br />
L’analisi <strong>del</strong> Registro Mesoteliomi ha messo in evidenza un’esposizione<br />
domestica legata alla presenza <strong>di</strong> amianto nella copertura <strong>del</strong>l’asse<br />
da stiro utilizzato negli anni 1970-1980. Per tale periodo è infatti nota l’elevata<br />
presenza nelle abitazioni <strong>di</strong> manufatti contenenti amianto, usati<br />
specialmente per l’isolamento termico, come le coperture <strong>di</strong> asse da stiro<br />
e pannelli per forni e stufe (20-22). Data la stretta correlazione tra esposizione<br />
ad asbesto e mesotelioma, <strong>ed</strong> alla luce <strong>del</strong>la lunga latenza che può<br />
intercorrere fino allo sviluppo <strong>del</strong>la patologia, riteniamo esserci nesso <strong>di</strong><br />
causalità tra mesotelioma ovarico <strong>ed</strong> esposizione all’asbesto contenuto<br />
nella copertura <strong>del</strong>l’asse da stiro.<br />
La stessa modalità <strong>di</strong> esposizione è segnalata da <strong>di</strong>versi Registri Regionali<br />
(14, 15, 17, 22) che citano altri casi <strong>di</strong> mesotelioma pleurico in<br />
donne con la stessa esposizione domestica. La particolarità <strong>del</strong> caso da<br />
noi presentato è rappresentata dalla localizzazione <strong>del</strong> processo neoplastico<br />
a livello ovarico.<br />
L’analisi <strong>del</strong>la letteratura evidenzia il possibile ruolo <strong>del</strong>l’amianto<br />
nella patogenesi <strong>del</strong> carcinoma e <strong>del</strong> mesotelioma ovarico, anche quando<br />
apparentemente non si riesca a risalire ad una storia <strong>di</strong> esposizione, data<br />
la probabilità che questa passi inosservata (4, 6, 9, 11). Le colorazioni e<br />
le moderne tecniche <strong>di</strong> immunoistochimica consentono <strong>di</strong> effettuare la<br />
<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale fra le due neoplasie necessaria al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
il corretto trattamento terapeutico: l’intervento chirurgico ra<strong>di</strong>cale<br />
<strong>del</strong> mesotelioma ovarico ben <strong>di</strong>fferenziato si rivela infatti risolutivo a<br />
fronte <strong>di</strong> un protocollo terapeutico per carcinoma ovarico che prev<strong>ed</strong>e il<br />
ricorso alla chemioterapia pre e post operatoria con una mortalità che rimane<br />
comunque elevata. L’accurata <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale arreca quin<strong>di</strong><br />
un indubbio vantaggio in termini <strong>di</strong> scelta terapeutica. L’uso infine <strong>del</strong>la<br />
microscopia elettronica per l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>le fibre <strong>di</strong> asbesto può<br />
rappresentare un importante strumento per il riconoscimento <strong>del</strong>l’esposizione<br />
ad amianto.<br />
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