Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...
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128 G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl<br />
www.gimle.fsm.it<br />
fluorescenza limitando, così, la visualizzazione con la microscopia convenzionale.<br />
La streptavi<strong>di</strong>na (Str) è una proteina tetramerica <strong>di</strong> peso molecolare<br />
64-kDa, con un <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 5nm e che usa sulla sua superficie amine per<br />
poter adsorbire come un’elica sulle pareti dei CNT pristini (8).<br />
In questa ricerca abbbiamo voluto v<strong>ed</strong>ere se potevamo decorare<br />
SWNT con QD coniugati con la steptavi<strong>di</strong>na (SW-Str-QD) <strong>ed</strong> eventualmente<br />
quali fossero le capacità endocitosiche <strong>di</strong> tale complesso nelle cellule<br />
Jurkat T leucemiche.<br />
MATERIALI E METODI<br />
Sono stati utilizzati SWNT pristini, Str-QD, αCD3 con biotina e non<br />
coniugati, siero <strong>di</strong> topo normale, siero <strong>di</strong> capra normale, anticorpi antitopo,<br />
mezzi <strong>di</strong> cultura cellulare con alta quantità <strong>di</strong> glucosio, siero fetale<br />
<strong>di</strong> bovino, formaldeide poli-L-lisina coniugata a concavalina A, <strong>di</strong>metil<br />
formaldeide, Triton x-100, PBS e cellule Jurkat T leucemiche.<br />
I SWNT sono stati dapprima sonicati per dar loro una uniforme <strong>di</strong>spersione.<br />
Poi 100 µg <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>spersione è stata lavata 5 volte con PBS. Il precipitato è<br />
stato <strong>di</strong>sperso in Str-QT PBS, sonicati, filtrati e <strong>di</strong>spersi <strong>di</strong> nuovo in PBS.<br />
Le immagini Str-QD e SWNT-Str-QD sono state evidenziate usando<br />
microscopio a fluorescenza e microscopio elettronico.<br />
RISULTATI<br />
Nella Figura 1 sono riportate le fotografie dei SWNT pristini (A), <strong>del</strong><br />
complesso <strong>di</strong>sperso SWNT-Str-QD (B) <strong>ed</strong> uno schema che evidenzia l’interazione<br />
tra i recettori <strong>di</strong> membrana CD3 sulle cellule Jurkat T leucemiche<br />
<strong>ed</strong> il complesso SWNT-streptavi<strong>di</strong>na-quantum dot (C).<br />
Nella Figura 2 sono riportate le immagini <strong>di</strong> Str-QD in PBS usando<br />
il microscopio ottico (A) e confocale (B).<br />
Nella Figura 3 sono riportate le immagini al microscopio ottico (A),<br />
confocale (B) e al microscopio elettronico <strong>di</strong> SWNT-Str-QD (C).<br />
Figura 1<br />
Figura 2<br />
Figura 3<br />
DISCUSSIONE<br />
Il campo emergente <strong>del</strong>la nanome<strong>di</strong>cina, usando nanoassemblati ultramolecolari<br />
a paragone <strong>di</strong> molecole piccole attualmente in uso, può permettere<br />
lo sviluppo <strong>di</strong> mezzi più idonei per la <strong>di</strong>agnosi e il trattamento <strong>di</strong><br />
malattie maligne. Perché sia accresciuta la loro efficacia <strong>di</strong>agnostica o terapeutica,<br />
questi nanoassemblati ultramolecolari devono essere realizzati<br />
tali da funzionare in ambienti biologicamente rilevanti <strong>ed</strong> avere una capacità<br />
<strong>di</strong> carico multivalente in modo da poter evidenziare con facilità<br />
una cellula o trasferire in essa un me<strong>di</strong>camento. Nell’ultima decade sono<br />
stati preparati e testati <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> nanoparticelle per vari tessuti target.<br />
Ma pochissimi articoli sono stati pubblicati riguardo la loro citotossicità.<br />
Tali stu<strong>di</strong> hanno preso in considerazione essenzialmente i SWNT pristini<br />
(cioè senza alcuna funzionalizzazione chimica) mettendo alla luce la loro<br />
possibile tossicità. Poco si sa sulla tossicità dei SWNT in seguito a trattamenti<br />
chimici, in particolare in seguito ad ossidazione con aci<strong>di</strong> forti,<br />
che arricchendo le loro punte e le loro pareti <strong>di</strong> gruppi carbossilici li rendono<br />
<strong>di</strong>sper<strong>di</strong>bili in soluzioni acquose <strong>ed</strong> ottime basi per ulteriori manipolazioni<br />
chimiche.<br />
Molti autori hanno mostrato come sia possibile usare SWNT per<br />
veicolare all’interno <strong>del</strong>la cellula sostanze che altresì non riuscirebbero<br />
ad oltrepassare la membrana cellulare. L’uso <strong>di</strong> SWNT in questo<br />
senso implica la loro funzionalizzazione me<strong>di</strong>ante specifici gruppi<br />
chimici funzionali. L’abilità ad essere funzionalizzati e visualizzati in<br />
ambiente biologico con una semplice microscopia fluorescente ha aumentato<br />
la loro potenzialità come nanoprobi biologici. Ma prima <strong>di</strong><br />
tutto essi devono essere purificati. Infatti,il materiale appena prodotto<br />
presenta impurezze carbonacee (grafite, carbon black, etc.) e particelle<br />
metalliche provenienti dai catalizzatori utilizzati (nickel, ittrio,<br />
cobalto, etc.)<br />
In questa ricerca abbiamo voluto v<strong>ed</strong>ere se il complesso SWNT-Str-<br />
QD può essere usato come nanoprobe fluorescente <strong>ed</strong> essere introdotte<br />
nelle cellule Jurkart leucemiche me<strong>di</strong>ante endocitosi. I complessi SWNT-<br />
Str-QD sono completamente <strong>di</strong>spersibili in PBS in contrasto con quanto<br />
accade per i pristini CNT a causa <strong>del</strong>la loro natura idrofobica. Questi nanoassemblati<br />
ultramolecolari, visibili a microscopio fluorescente convenzionale,<br />
appaiono al microscopio elettronico come singoli tubi o piccoli<br />
aggregati.<br />
Per <strong>di</strong>mostrare che questi nanoassemblati luminescenti possono essere<br />
ancora funzionalizzati sia con piccole molecole che con macromolecole<br />
abbiamo sfruttato la forte affinità esistente tra la biotina e la streptavi<strong>di</strong>na.<br />
Il complesso SWNT-Str-QD funziona come un nanoprobe multivalente<br />
intracellulare nelle cellule Jurkat T leucemiche nelle quali gli anticorpi<br />
CD3 (αCD3) assemblati alla biotina si legano ai loro recettori<br />
CD3R. Al microscopio confocale si v<strong>ed</strong>e CDR che me<strong>di</strong>a l’endocitosi <strong>del</strong><br />
complesso biotina -αCD3-SW-Str-QD.<br />
I risultati suggeriscono che senza la stimolazione <strong>di</strong> CD3, o in sua<br />
assenza, l’endocitosi è debole ma è fortemente amplificata se viene me<strong>di</strong>ata<br />
da CD3R assemblato a αCD3 unito alla biotina.Una volta internalizzato<br />
nella cellula, il complesso SWNT-Str-QD viene trasportato nei lisosomi.<br />
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