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Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...

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66 G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl<br />

www.gimle.fsm.it<br />

P-09<br />

PROGRAMMAZIONE DELL’AUDIT SULLE ATTIVITA DEL MEDICO<br />

COMPETENTE<br />

M. Marano1 , M. D’Ambrosio1 , G. Bilancio1 , A. Sacco2 , L. Bevilacqua3 ,<br />

N. Magnavita4 1 Servizio <strong>di</strong> Igiene e Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, ASL NA3, Frattamaggiore (NA)<br />

2 Spresal ASL FR, Frosinone<br />

3 Spresal ASL RMF, Civitavecchia<br />

4 Istituto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, UCSC Roma<br />

Corrispondenza: Nicola Magnavita - Istituto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>,<br />

Università Cattolica <strong>del</strong> Sacro Cuore, Largo Gemelli, 8 - 00168 Roma,<br />

Italy - Tel. 3473300367, Fax 0661909399, E-mail: nicolamagnavita@tiscali.it<br />

PRE-AUDIT ON OCCUPATIONAL HEALTH PHYSICIAN<br />

Key words: au<strong>di</strong>t, vigilance, occupational health and safety.<br />

ABSTRACT. Au<strong>di</strong>t programmes are internal tools to review and<br />

evaluate environmental problems at the operating unit level. Specialist<br />

au<strong>di</strong>ts are focus<strong>ed</strong> on particular aspects of occupational health<br />

management, such as the coherence of surveillance programs, the<br />

maintenance of me<strong>di</strong>cal records and me<strong>di</strong>cal confidentiality, respiratory<br />

and au<strong>di</strong>ometric techniques, and so on. Au<strong>di</strong>ting is a systematic process<br />

<strong>di</strong>ffering from less stringent assessment processes in that it is bas<strong>ed</strong> on<br />

the collection and documentation of competent and sufficient evidence,<br />

rather than on an opinion bas<strong>ed</strong> primarily on professional judgement.<br />

Apre-au<strong>di</strong>t questionnaire has been sent to all physician charg<strong>ed</strong> of<br />

me<strong>di</strong>cal surveillance of workers in the area of the Local Sanitary Unit<br />

NA3. Competent physicians were solicit<strong>ed</strong> to declare their role in risk<br />

assessment, me<strong>di</strong>cal records collection and risk communication. Patent<br />

<strong>di</strong>screpancies were seen between the report<strong>ed</strong> behaviours and data<br />

resulting from inspection of facilities, national gui<strong>del</strong>ines and good<br />

practices in occupational health. Using au<strong>di</strong>t as an <strong>ed</strong>ucational tool<br />

for occupational health specialists might substantially improve the<br />

quality of me<strong>di</strong>cal surveillance of workers.<br />

INTRODUZIONE<br />

L’au<strong>di</strong>t ambientale e/o <strong>di</strong> sicurezza è uno strumento <strong>di</strong> gestione aziendale<br />

che comporta l’applicazione <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> investigazione, <strong>di</strong> analisi,<br />

<strong>di</strong> comparazione <strong>di</strong> variabili che sono da considerarsi critiche, sotto il<br />

profilo <strong>del</strong>l’ambiente e <strong>del</strong>la sicurezza. Per questo l’au<strong>di</strong>t è una parte essenziale<br />

<strong>di</strong> ogni programma <strong>di</strong> gestione ambientale e <strong>del</strong>la sicurezza. In<br />

particolare, può permettere <strong>di</strong> verificare che determinate operazioni siano<br />

aderenti alle <strong>di</strong>sposizioni legislative, o agli standard professionali (1).<br />

Si tratta <strong>di</strong> un processo sistematico che si <strong>di</strong>fferenzia da altre valutazioni<br />

meno stringenti per il fatto che esso è basato sulla raccolta e documentazione<br />

<strong>di</strong> competente e sufficiente evidenza, piuttosto che su opinioni<br />

basate principalmente su giu<strong>di</strong>zi professionali.<br />

L’au<strong>di</strong>t <strong>del</strong>le attività specialistiche <strong>del</strong> me<strong>di</strong>co competente (MC) si è<br />

<strong>di</strong>mostrato uno strumento potente per stimolare l’adesione dei MC alle<br />

buone pratiche professionali. L’applicazione <strong>di</strong> tale strumento da parte<br />

<strong>del</strong>l’organo <strong>di</strong> vigilanza richi<strong>ed</strong>e un approfon<strong>di</strong>to lavoro preparatorio, la<br />

cui prima tappa è l’acquisizione <strong>di</strong> informazioni sulle con<strong>di</strong>zioni in cui i<br />

MC <strong>del</strong> territorio si trovano ad operare.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Il Servizio <strong>di</strong> Igiene e Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> <strong>del</strong>la ASL NA3, dopo<br />

aver censito attraverso le fonti informative comunemente utilizzate i me<strong>di</strong>ci<br />

competenti che operano sul territorio, ha messo a punto una sch<strong>ed</strong>a<br />

informativa riguardante le attività previste dall’art. 17 <strong>del</strong> D. Lgs. 626/94<br />

e la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad amianto. La sch<strong>ed</strong>a è<br />

stata trasmessa a tutti i MC <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>la ASL NA3.<br />

RISULTATI<br />

Hanno partecipato all’indagine 18 MC per la parte generale, 15 per<br />

il rischio amianto.<br />

Le in<strong>di</strong>cazioni spontaneamente fornite dai MC in<strong>di</strong>cano che la maggior<br />

parte <strong>di</strong> essi non ha partecipato alla valutazione dei rischi, <strong>ed</strong> una minoranza<br />

non ha avuto visione <strong>del</strong> documento né <strong>del</strong>le sch<strong>ed</strong>e tecniche e<br />

<strong>di</strong> sicurezza dei prodotti utilizzati nel ciclo produttivo. Cinque MC (29%)<br />

hanno riferito <strong>di</strong> aver partecipato alla valutazione dei rischi, mentre 13<br />

non vi hanno partecipato, essendo la loro nomina intervenuta dopo l’elaborazione<br />

<strong>del</strong> documento <strong>di</strong> valutazione (DVR). Questi me<strong>di</strong>ci hanno in<strong>di</strong>cato<br />

che il loro contributo al DVR è stato fornito solo in un secondo<br />

momento, nel corso dei sopralluoghi condotti con il responsabile <strong>del</strong> servizio<br />

<strong>di</strong> prevenzione (SPP). Più alta è la percentuale <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci che ha<br />

preso visione <strong>del</strong> DVR (89%); 13 MC su 18 (72%) sono soliti eseguire il<br />

sopralluogo prima <strong>di</strong> prendere visione <strong>del</strong> DVR. Nel caso <strong>di</strong> autocertificazione<br />

il 67% dei MC si è confrontata con le altre figure previste dal<br />

D.Lgs 626/94 prima <strong>di</strong> proporre il protocollo <strong>di</strong> sorveglianza sanitaria. La<br />

gran parte dei MC (17/18, il 94%) prende visione <strong>del</strong>le sch<strong>ed</strong>e tecniche e<br />

<strong>di</strong> sicurezza dei prodotti utilizzati nel ciclo lavorativo.<br />

La maggior parte dei MC <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> svolgere il sopralluogo negli<br />

ambienti <strong>di</strong> lavoro congiuntamente al responsabile <strong>del</strong> SPP (15/18, 83%)<br />

e <strong>di</strong> compilare ogni volta un verbale (16/18, 89%), per quanto tale adempimento<br />

non sia espressamente prescritto dalla legge. Solo raramente al<br />

sopralluogo prende parte un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,<br />

mentre spesso è presente il datore <strong>di</strong> lavoro o un suo <strong>del</strong>egato.<br />

Tutti i MC re<strong>di</strong>gono il protocollo <strong>di</strong> sorveglianza sanitaria, per<br />

quanto nessuno inserisca nel protocollo i risultati attesi e i provve<strong>di</strong>menti<br />

che intende assumere nel caso <strong>di</strong> superamento dei limiti. Circa un quarto<br />

degli intervistati (4/18) non raccoglie l’anamnesi lavorativa e nessuno annota<br />

dati quantitativi <strong>di</strong> esposizione relativi al singolo lavoratore. Solo 4<br />

(22%) <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> usare una check list per l’anamnesi dei rischi specifici.<br />

L’ECG è l’accertamento sanitario più frequentemente eseguito, previsto<br />

per ogni settore lavorativo tranne che per l’ufficio. Tutti i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>chiarano<br />

<strong>di</strong> ricorrere al monitoraggio biologico negli esposti a rischio chimico<br />

e <strong>di</strong> informare i lavoratori circa i rischi cui sono esposti. Il 50% dei<br />

MC ricorre ad esami ra<strong>di</strong>ografici in soggetti esposti a rischio da movimentazione<br />

manuale <strong>di</strong> carichi e rischio chimico, sulla base dei risultati<br />

<strong>del</strong>la visita me<strong>di</strong>ca. Circa l’esame spirometrico, 15 me<strong>di</strong>ci (83%) <strong>di</strong>chiarano<br />

<strong>di</strong> eseguire l’accertamento personalmente, una parte (13/18, 72%) <strong>di</strong><br />

tarare l’attrezzatura regolarmente, soltanto 3 (17%) <strong>di</strong> usare tecniche <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sinfezione adeguate.<br />

Nessuno dei me<strong>di</strong>ci viene consultato per la scelta dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong><br />

protezione in<strong>di</strong>viduale; il 50% è stato consultato dopo la scelta <strong>del</strong> <strong>di</strong>spositivo,<br />

per valutarne la compatibilità sanitaria.<br />

Tutti i me<strong>di</strong>ci hanno riferito <strong>di</strong> partecipare alla riunione perio<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Solo 5 MC (29%) sono stati chiamati a collaborare con il datore <strong>di</strong><br />

lavoro alla valutazione dei rischi per le lavoratrici in gravidanza, ai sensi <strong>del</strong><br />

D.Lgs 151/01, mentre 7 (39%) hanno chiesto <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare temporaneamente<br />

le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> lavoratrici in gravidanza, 12 (67%) hanno<br />

operato spostamenti <strong>di</strong> lavoratrici in reparti non a rischio e quasi tutti (15/18,<br />

83%) hanno gestito richieste <strong>di</strong> flessibilità <strong>del</strong> cong<strong>ed</strong>o per maternità.<br />

Per quanto riguarda il rischio amianto, solo 5 MC su 15 (33%) hanno<br />

partecipato all’addestramento dei lavoratori all’uso dei DPI <strong>di</strong> classe III,<br />

12 (60%) hanno preso visione <strong>del</strong>le sch<strong>ed</strong>e tecniche e <strong>di</strong> sicurezza. Soltanto<br />

2 MC (13%) usano checklist anamnestiche per l’esposizione a rischio<br />

specifico, 5 (33%) effettuano esami ra<strong>di</strong>ografici secondo la meto<strong>di</strong>ca<br />

ILO-BIT, 5 (33%) hanno espresso giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> idoneità parziale o inidoneità<br />

temporanea o definitiva in lavoratori esposti ad asbesto.<br />

CONCLUSIONI E DISCUSSIONE<br />

L’indagine conoscitiva ha permesso <strong>di</strong> evidenziare significative incongruenze<br />

nelle risposte fornite dai MC, sia per quanto riguarda la mancanza<br />

<strong>di</strong> coerenza interna (si v<strong>ed</strong>a il caso <strong>del</strong>le lavoratrici gravide, <strong>del</strong>le<br />

quali non è noto il rischio, ma se ne certifica l’assenza; o quello degli in<strong>di</strong>catori<br />

biologici <strong>di</strong> esposizione, che tutti <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> usare, ma nessuno<br />

registra) che per confronto con le verifiche <strong>del</strong>l’organo <strong>di</strong> vigilanza (indagini<br />

condotte sugli stessi MC <strong>di</strong>mostrano che il monitoraggio biologico<br />

nell’industria <strong>del</strong>le calzature è quasi inesistente) (2). Dai risultati raccolti<br />

sono state ricavate utili in<strong>di</strong>cazioni per la scelta degli standard rispetto ai<br />

quali sarà possibile condurre un au<strong>di</strong>t specialistico dei me<strong>di</strong>ci competenti.<br />

Sarà inoltre necessario prev<strong>ed</strong>ere uno sforzo <strong>di</strong> formazione permanente<br />

dei MC, soprattutto con riferimento alle linee-guida sulla sorveglianza<br />

sanitaria emanate da organismi nazionali (SIMLII) <strong>ed</strong> internazionali.<br />

La ricerca è stata condotta in collaborazione con alcuni servizi <strong>di</strong> vigilanza<br />

<strong>del</strong> Lazio in quanto si ritiene che la collaborazione tra gli organi<br />

<strong>di</strong> vigilanza <strong>di</strong> regioni <strong>di</strong>verse possa consentire <strong>di</strong> sviluppare metodologie<br />

<strong>di</strong> intervento che determinano un miglioramento dei livelli <strong>di</strong> salute e<br />

sicurezza dei lavoratori, senza fare ricorso al potere sanzionatorio.

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