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Indice - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia ...

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134 G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 2006; 28:3, Suppl<br />

www.gimle.fsm.it<br />

ABSTRACT. The graphic representation of sound levels has<br />

to be revis<strong>ed</strong> following D.Lgs. 195/06 that mo<strong>di</strong>fi<strong>ed</strong> the parameters<br />

for occupational exposure evaluation set out in D.Lgs. 277/91.<br />

We describ<strong>ed</strong> a method us<strong>ed</strong> to obtain a map representing noise level<br />

in industrial plants. This can be adapt<strong>ed</strong> for various purposes, not least<br />

to inform both Company and contract workers.<br />

INTRODUZIONE<br />

Il Decreto Legislativo n.195 <strong>del</strong> 10 aprile 2006, che va ad inserirsi<br />

nel D.Lgs. 626/94 al Titolo V-bis, costituisce, con l’abrogazione <strong>del</strong> Capo<br />

IV D.Lgs. 277/91, il solo riferimento normativo nazionale per la valutazione<br />

<strong>del</strong> rischio <strong>di</strong> esposizione professionale al rumore.<br />

La nuova normativa, che mantiene inalterati numerosi elementi già<br />

presenti nel vecchio D.Lgs., mo<strong>di</strong>fica tuttavia alcuni importanti parametri<br />

<strong>di</strong> riferimento per la valutazione <strong>del</strong>l’esposizione, rendendo quin<strong>di</strong> necessario<br />

l’aggiornamento dei Documenti <strong>di</strong> Valutazione <strong>del</strong> Rischio r<strong>ed</strong>atti<br />

dalle Aziende in cui è presente questo fattore <strong>di</strong> rischio.<br />

Tra le mo<strong>di</strong>fiche più importanti possiamo ricordare:<br />

♦ la riduzione <strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le fasce <strong>di</strong> esposizione, 4 nella vecchia<br />

normativa [< 80, 80/85, 85/90 e > 90 dB(A)] e 3 nel D.Lgs. 195/06<br />

[< 80, 80/85, > 85 dB(A)].<br />

♦ L’introduzione <strong>del</strong> valore limite <strong>di</strong> esposizione [87 dB(A)], nuovo<br />

parametro <strong>di</strong> valutazione che tiene conto <strong>del</strong>l’effetto protettivo dei<br />

DPI, che non può mai essere superato, e la conseguente abolizione<br />

<strong>del</strong> registro degli esposti.<br />

♦ La definizione <strong>di</strong> livelli <strong>di</strong> rischio crescenti anche per quanto riguarda<br />

i livelli <strong>di</strong> picco, misurati con curva <strong>di</strong> ponderazione “C”.<br />

♦ La possibilità <strong>di</strong> impiego <strong>di</strong> strumentazione <strong>di</strong> misura non più obbligatoriamente<br />

in classe <strong>di</strong> precisione I, considerando adeguati meto<strong>di</strong><br />

e strumenti che rispondano alle norme <strong>di</strong> buona tecnica.<br />

♦ Definizione <strong>del</strong>la perio<strong>di</strong>cità <strong>del</strong>la valutazione e/o misurazione<br />

<strong>del</strong> rumore, in<strong>di</strong>cata in almeno 4 anni.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Le varie mo<strong>di</strong>fiche apportate dal D.Lgs. 195/06 comportano<br />

per il Datore <strong>di</strong> lavoro l’obbligo <strong>di</strong> attuare una verifica per l’adeguamento<br />

<strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni ambientali ai nuovi criteri.<br />

Tra questi vi è un particolare aspetto, che riteniamo <strong>di</strong> importanza<br />

non secondaria, costituito dalla rappresentazione grafica dei<br />

livelli sonori nell’ambiente <strong>di</strong> lavoro, che implicitamente era già<br />

previsto dal D.Lgs. 277/91 con la perimetrazione e la segnalazione<br />

<strong>del</strong>le aree con livello sonoro maggiore <strong>di</strong> 90 dB(A).<br />

Questo tipo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o viene oggi ripreso dal D.Lgs. 195/06,<br />

che prev<strong>ed</strong>e un analogo provve<strong>di</strong>mento per le aree in cui il livello<br />

sonoro ecc<strong>ed</strong>e la soglia superiore che fa scattare l’azione [85<br />

dB(A)].<br />

Questo tipo <strong>di</strong> analisi costituisce evidentemente un elemento<br />

in<strong>di</strong>spensabile soprattutto per l’informazione <strong>del</strong> personale potenzialmente<br />

esposto, sia <strong>di</strong>pendente <strong>del</strong>l’Azienda in questione, sia<br />

<strong>di</strong>pendente da <strong>di</strong>tte terze che debbano svolgere <strong>del</strong>le attività all’interno<br />

<strong>del</strong>l’area oggetto <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o. In tal senso l’illustrazione<br />

grafica dei livelli sonori può risultare un metodo particolarmente<br />

efficace in quanto consente una imme<strong>di</strong>ata visualizzazione <strong>del</strong>le<br />

aree maggiormente a rischio.<br />

Tale aspetto era stato preso in esame dall’ISPESL nelle Linee<br />

Guida pubblicate nel 2001, in cui si in<strong>di</strong>cava la necessità <strong>di</strong> allegare<br />

alla relazione tecnica <strong>del</strong>l’indagine ambientale una planimetria con<br />

il lay-out <strong>del</strong>le macchine e degli impianti, con l’in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>le<br />

posizioni <strong>di</strong> lavoro, <strong>del</strong>le sorgenti <strong>di</strong> rumore, dei punti <strong>di</strong> misura e,<br />

se presenti, <strong>del</strong>le aree con livello sonoro maggiore <strong>di</strong> 90 dB(A).<br />

Tale criterio, fatte salve le mo<strong>di</strong>fiche riguardanti la soglia che<br />

determina l’area a rischio, attualmente stabilita in 85 dB(A), deve essere<br />

a tutt’oggi ritenuto valido, e la visualizzazione grafica dei livelli<br />

sonori può essere attuata con criteri analoghi a quelli prec<strong>ed</strong>enti.<br />

RISULTATI E DISCUSSIONE<br />

I risultati <strong>di</strong> un’indagine ambientale sull’esposizione professionale<br />

al rumore effettuata nel 2005 in uno stabilimento petrolchimico<br />

sono stati elaborati graficamente secondo i criteri previsti<br />

dall’allora vigente D.Lgs. 277/91, ottenendo per ciascuno degli<br />

impianti <strong>di</strong> raffineria una mappa isofonica.<br />

Figura 1<br />

Nella Figura 1 è riportato un esempio <strong>di</strong> tale elaborazione, ottenuta<br />

sottoponendo i dati sperimentali ad un software geostatistico de<strong>di</strong>cato, in<br />

grado <strong>di</strong> effettuare un calcolo previsionale <strong>del</strong> valore che una variabile (in<br />

questo caso il livello <strong>di</strong> pressione sonora) assume in ogni punto <strong>di</strong> uno<br />

spazio pr<strong>ed</strong>efinito, essendo noti i valori <strong>di</strong> quella variabile in un numero<br />

limitato <strong>di</strong> punti.<br />

Nella successiva elaborazione sono stati uniti tutti i punti <strong>di</strong> pari livello,<br />

ottenendo così le curve isofoniche relative ai livelli sonori prescelti,<br />

corrispondenti alle soglie [80, 85, 90 dB(A)] previste dal D.Lgs. 277/91.<br />

Si noti come l’uso <strong>di</strong> campiture con la colorazione rossa a crescente densità<br />

<strong>di</strong> colore per i livelli maggiori <strong>di</strong> 90 dB(A), in<strong>di</strong>cati con curve isofoniche<br />

supplementari, permetta l’imme<strong>di</strong>ata percezione <strong>del</strong>l’ubicazione<br />

<strong>del</strong>le principali sorgenti sonore, anche quando la soglia sopra in<strong>di</strong>cata<br />

viene superata in un’area relativamente estesa.<br />

Con l’emanazione <strong>del</strong> D.Lgs.195/06 si è posto il problema <strong>di</strong> rappresentare<br />

la situazione ambientale, sostanzialmente invariata rispetto all’anno<br />

prec<strong>ed</strong>ente, secondo i nuovi criteri.<br />

Il data-base è stato quin<strong>di</strong> riprocessato per ottenere <strong>del</strong>le rappresentazioni<br />

grafiche aggiornate; nella Figura 2 è riportato un esempio relativo<br />

allo stesso impianto <strong>di</strong> Figura 1.<br />

Si noti che nella Figura 2 le aree con livello sonoro maggiore <strong>di</strong> 85<br />

dB(A) sono rappresentate tutte con una colorazione rossa, che in<strong>di</strong>ca la<br />

necessità <strong>di</strong> perimetrazione, segnalazione e restrizione <strong>di</strong> accesso, ma con<br />

densità <strong>di</strong> colore crescente che mette in evidenza il posizionamento <strong>del</strong>le<br />

sorgenti sonore <strong>di</strong> maggiore intensità.<br />

Al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la facilità <strong>di</strong> rielaborazione dei dati ottenuti nel corso <strong>di</strong><br />

indagini prec<strong>ed</strong>enti, un aspetto positivo non trascurabile può risi<strong>ed</strong>ere<br />

nella maggiore ampiezza <strong>del</strong>la zona <strong>di</strong> rischio, che con un maggiore impatto<br />

cromatico, induce nell’operatore una maggiore attenzione nel rispetto<br />

<strong>del</strong>le proc<strong>ed</strong>ure <strong>di</strong> prevenzione.<br />

Figura 2

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