20.02.2014 Views

Scarica il manuale per operatori - GenitoriPiù

Scarica il manuale per operatori - GenitoriPiù

Scarica il manuale per operatori - GenitoriPiù

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

• Sottolineare le competenze (quello che fate va bene… si potrebbe anche …).<br />

• Verificare con <strong>il</strong> genitore la comprensione del messaggio e l’applicab<strong>il</strong>ità nella sua<br />

realtà fam<strong>il</strong>iare (“pensa che quanto sino ad ora detto, sia <strong>per</strong> voi fattib<strong>il</strong>e?”).<br />

• Essere disposti a verificare insieme al genitore, nel tempo, l’avvenuta applicazione<br />

del messaggio.<br />

3. Caratteristiche dell’informazione<br />

Il Counselling<br />

Se vogliamo che le informazioni date dal professionista siano ascoltate e non vengano<br />

rifiutate dovremo fare in modo che i messaggi non siano:<br />

• troppo diffic<strong>il</strong>i;<br />

• troppo lunghi;<br />

• troppo lontani dalle convinzioni, abitudini e possib<strong>il</strong>ità della famiglia.<br />

Un messaggio quindi <strong>per</strong> poter essere efficace dovrebbe almeno essere:<br />

• Semplice: diamo un’informazione alla volta. Nel caso di “GenitoriPiù”, scegliamo in<br />

quali occasione è più ut<strong>il</strong>e introdurre un messaggio e trattiamo solo quello (es.: alla<br />

mamma in attesa non potremo parlare nella stessa occasione del fumo in gravidanza<br />

e dell’allattamento, ma dovremo scegliere qual è <strong>il</strong> messaggio che, nelle singole occasioni,<br />

sarà più funzionale trattare e concentrarci solo su quello).<br />

• Breve: la capacità di ascolto, se <strong>il</strong> messaggio è troppo lungo, diminuisce e ne viene<br />

trattenuta solo una parte. Ricordiamo di ridurre sempre i messaggi in uscita (ciò che<br />

diciamo) favorendo i messaggi in entrata (dare spazio alle domande, alle osservazioni,<br />

ai dubbi di chi ci ascolta).<br />

• Concreto: dobbiamo sempre fare in modo che alle indicazioni che diamo corrispondano<br />

delle azioni e dei comportamenti. Se questo non avviene, ciò che diciamo verrà<br />

dimenticato molto presto.<br />

• Compatib<strong>il</strong>e: se avremo ut<strong>il</strong>izzato passaggi comunicativi che favoriscono l’esplorazione<br />

e la narrazione del genitore, avremo raccolto informazioni sull’universo cognitivo-comportamentale<br />

di quel particolare genitore e di quella famiglia e potremo<br />

fac<strong>il</strong>mente verificare insieme a loro se i messaggi dati siano accettab<strong>il</strong>i, compresi e se<br />

sia <strong>per</strong> loro possib<strong>il</strong>e trasformarli in azioni e comportamenti nuovi.<br />

4. In sintesi<br />

a. Scelta del contesto (spazio e tempo) più favorevole all’ascolto (<strong>per</strong>corsi nascita, visite<br />

pediatriche f<strong>il</strong>tro…).<br />

b. Trattare un argomento alla volta.<br />

c. Usare uno st<strong>il</strong>e comunicativo di tipo interrogativo-esplorativo piuttosto che esplicativo-affermativo.<br />

d. Usare una terminologia semplice e messaggi brevi.<br />

47

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!