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eventi e mostre
Rubrica a cura di Wanda Castelnuovo
MONZA
GENOVA
OTTO HOFMANN - 2 COLLEZIONI
La poetica del Bauhaus
Otto
Hofmann,
iscrittosi al Bauhaus
aderisce in modo del
tutto personale ai canoni
della pittura astratta con
esiti di grande equilibrio e
serenità. Le 400 opere -
esposte a Genova in cinque
sezioni tra dipinti,
disegni, ceramiche, xilografie,
fotografie, lettere
delizioso
e quaderni illustrati da
Hofmann durante le
lezioni dei suoi maestri
Kandinskj e Klee - offrono
un percorso affascinante
degli eventi del
‘900 e della sua esistenza.
Pur essendo la sua
intensa (anche dal punto
di vista sentimentale) vita
contrassegnata da dure
prove e sofferenze e da
Informazioni utili
numerosi spostamenti di
cui alcuni forzati, il suo
linguaggio è sempre connotato
da un senso di
pacatezza e da una dolcezza
di fondo oltreché
da pacifismo come evidenziano
gli straordinari
acquarelli - tra gli altri il
paesaggio
Senza titolo del 1942 -
inviati dal fronte russo
alla moglie e agli amici.
Dal 1976 va a vivere nel
piccolo borgo ligure di
Pompeiana alla ricerca
della ricca storia, dei colori
brillanti e della vivida
luce del Mediterraneo. Le
opere di questo periodo
hanno un’intensa spiritualità
e un’armonica sintonia
tra forme e colori.
Otto Hofmann, Senza titolo, 1942
Sede: Genova, Palazzo
Ducale, Appartamento
del Doge, Piazza
Matteotti 9
Orario: 9.00 – 19.00 da
martedì a domenica.
Lunedì chiuso.
Durata: fino al 14 febbraio
2010
Biglietto mostra: intero
euro 8.00, ridotto euro
6.00, ridotto scuole e
mercoledì euro 3.00.
Info: tel. 010
5574064/65
Catalogo: Electa Editore
GLI ANNI 80
Il trionfo della pittura.
Da Schifano a Basquiat
Helmut Middendorf, Con ombrello rosso
Monza, città di grande
tradizione storica,
ora capoluogo di provincia
segna il suo incipit
con iniziative di prestigio
tra cui una mostra a
carattere internazionale
quale può essere la retrospettiva
sugli anni ‘80 del
Novecento. In un secolo
poliedrico e articolato il
decennio in questione è
stato contrassegnato per
il nostro Paese dopo i tormentati
anni ’70, da una
ripresa d’immagine e culturale
capace di proiettarlo
verso una modernità
che ha lasciato segni di
grande livello. A Monza,
nelle sale del Serrone di
Villa Reale e
nell’Arengario, si respira
palpabile nelle opere
esposte l’intento di rottura
con le precedenti avanguardie
come testimoniano
i colori vivaci e lo
sguardo verso la tradizione
più lontana. Ed ecco
scorrere un centinaio di
opere, mirabili lavori di
artisti nazionali e internazionali
come Mimmo
Paladino dallo stile figurativo
con valenze allegoriche
di Silenzioso mi ritiro
a dipingere un quadro,
Keith Haring con un
simpaticissimo e divertente
Subway Drawing disegnato
con gessetti bianchi
su carta nera e ancora
Helmut Middendorf
che Con ombrello rosso
dalle pennellate decise e
dai colori forti trasmette
dirompente allegria. Un
viaggio in due lustri per
riflettere e ricordare.
Informazioni utili
Sede: Monza, Serrone
della Villa Reale (Viale
Brianza 2) e Arengario
(Piazza Roma)
Orario: 10.00 – 18.00 da
martedì a domenica
Durata: fino al 14 febbraio
2010
Biglietto mostra: intero
euro 9.00, ridotto euro
7.00.
Info: tel. 02 43353522
Catalogo: Silvana
Editoriale
128 TURIT