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fatti & commenti<br />
“C<br />
Per stare bene fino a cent'anni<br />
hi mangia pesce campa<br />
cent'anni” è un detto antico<br />
ma quanto mai attuale, anche<br />
se l'aumento del costo del pesce<br />
ne ha abbassato il consumo di circa<br />
il 10% sulle tavole italiane. Ecco<br />
quindi che la Lega Pesca ha varato<br />
un prontuario di consigli: è bene<br />
acquistare spigole, orate e gli altri<br />
frutti di mare nei mercati, ittiturismi<br />
o anche nei ristoranti dei cuochi<br />
pescatori, perché così si arriva a<br />
risparmiare fino al 30% rispetto ai<br />
grandi centri commerciali. Ricordiamoci<br />
sempre che mangiare<br />
pesce mantiene il cervello giovane,<br />
rallentando l'arrivo della demenza<br />
senile, aiuta a prevenire l'insorgere<br />
di complicanze e disturbi renali<br />
nei pazienti diabetici ed inoltre il<br />
pesce contiene grassi e proteine di<br />
qualità superiore rispetto a quelli<br />
della carne, oltre ad un basso contenuto<br />
di colesterolo.<br />
Su www.legapesca.it è possibile<br />
visionare la mappa dei mercatini<br />
suddivisi per regione a prezzi concorrenziali,<br />
ed ecco che in Liguria<br />
troveremo acciughe, pesce spada e<br />
orate, in Toscana cefali, spatole e<br />
pesci bandiera. Nel Lazio via libera<br />
a merluzzi, pesce di frittura e gallinelle,<br />
in Sardegna tonno e bottarga.<br />
La Sicilia è nota per orate e spigole,<br />
mentre in Calabria i pesci per<br />
eccellenza sono la spatola, il pesce<br />
pettine e le sarde arringate. Per chi<br />
ama le vongole è d'obbligo una<br />
sosta in Romagna, mentre la casa<br />
delle cozze è in Veneto. Ce n'è per<br />
tutti.<br />
Il pesce è l'ideale anche per le<br />
diete ipocaloriche, e le varietà<br />
maggiormente consigliate sono:<br />
razza, nasello, orata, gambero,<br />
polpo. Magri anche sogliola, spigola,<br />
palombo, rombo, calamaro,<br />
seppia, cozze, vongole, ostriche ed<br />
aragoste. Semi grassi invece sono<br />
l'alice, la sarda, il dentice, la triglia,<br />
il tonno, il pesce spada e il sarago.<br />
La longevità record<br />
dei nostri anziani dipende<br />
dalla dieta mediterranea<br />
G<br />
li anziani più in forma d'Europa si trovano in Italia<br />
dove gli over 65 rappresentano ben il 20,1<br />
per cento della popolazione per effetto di una speranza<br />
di vita che è pari a 78,8 anni per gli uomini e a<br />
84,1 anni per le donne. E' quanto afferma la Coldiretti<br />
nel commentare lo studio InCHIANTI, raccolti su 900<br />
anziani per i quali ogni cento calorie di troppo nella<br />
dieta quotidiana cresce del 10 per cento il rischio di<br />
ritrovarsi con una disabilità fisica entro tre anni.<br />
Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale<br />
bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari<br />
secondo i principi della dieta mediterranea hanno<br />
consentito agli italiani di conquistare un record della<br />
longevità che tende ad incrementarsi. Negli ultimi cinque<br />
anni gli anziani in Italia hanno<br />
“guadagnato” 1,3 anni tra le<br />
donne e 1,6 anni tra gli uomini e<br />
per il 2050 si prevede che ben 35<br />
cittadini italiani su<br />
cento saranno<br />
“anziani” (30<br />
per cento nella<br />
media europea),<br />
secondo<br />
le proiezioni<br />
comunitarie.<br />
L'effetto positivo<br />
sulla longevità è confermato<br />
dai recenti studi pubblicati sul British<br />
Medical Journal secondo i quali la dieta mediterranea<br />
riduce del 13 per cento l'incidenza del Parkinson e<br />
dell'Alzheimer, del 9 per cento quella per problemi<br />
cardiovascolari e del 6 per cento quella del cancro.<br />
Non è un caso il fatto che l'Unesco dovrà presto pronunciarsi<br />
a breve sulla richiesta di riconoscimento<br />
della dieta mediterranea come patrimonio dell'umanità<br />
da tutelare.<br />
Il succo di uva rossa<br />
mantiene in salute<br />
fegato e cervello<br />
B<br />
ere spesso succo di uva rossa ha un effetto<br />
benefico sul fegato e sul cervello,<br />
proteggendoli dai danni causati dall'invecchiamento.<br />
Lo rivela uno studio condotto dagli<br />
esperti brasiliani dell'Universidade de Caxias do<br />
Sul e pubblicato sulla rivista di ricerca medica<br />
“Journal of Medicinal Food”, nel quale sono stati<br />
esaminati 3 gruppi di topolini per 7 mesi in laboratorio:<br />
al primo somministravano ogni giorno<br />
succo di uva rossa biologico, al secondo succo di<br />
uva rossa convenzionale e al terzo acqua. Quindi<br />
i ricercatori hanno aggiunto al cibo dei topolini<br />
un composto chimico, il CCI4, che porta al veloce<br />
invecchiamento del corpo ed hanno poi analizzato<br />
i danni procurati da questo composto, scoprendo<br />
così che nei topolini che bevevano succo<br />
di uva rossa, biologico o convenzionale, la quantità<br />
di sostanze nocive prodotte con l'invecchiamento<br />
era molto ridotta rispetto agli altri, grazie<br />
alle sostanze antiossidanti, resveratrolo e catechine,<br />
dei quali la bevanda è ricca.<br />
X GiG