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Attualità<br />

Un’area di sosta?<br />

Una scelta scellerata!<br />

Il Comune di Ponte (BN) ha deliberato<br />

la costruzione di un’area di sosta<br />

in località Vado della Lota. Il Sindaco<br />

in carica, Domenico Ventucci, è ovviamente<br />

fiero della decisione destinata a<br />

intensificare i flussi turistici nel territorio,<br />

Non è dello stesso parere l’ex primo<br />

cittadino, Mario Meola, il quale ha<br />

affermato senza mezzi termini che si<br />

tratta di “una scelta scellerata”.<br />

L’affermazione è stata messa nero su<br />

bianco in un’intervista al giornale “Il<br />

Sannio quotidiano”.<br />

Nel dibattito è intervenuto Ivan<br />

Perriera, il quale ha affermato che “Ho<br />

letto con molta attenzione l’intervista<br />

dell’ex sindaco di Ponte e sono rimasto<br />

stupito delle dichiarazioni relativamente<br />

alla destinazione d’uso per l’area di<br />

Vado della Lota. Pur non volendo entrare<br />

nel merito delle discussioni politiche<br />

fra maggioranza e opposizione, devo<br />

evidenziare che i dubbi di Meola sono<br />

in netta controtendenza rispetto a<br />

quello che si sta realizzando su tutto il<br />

territorio nazionale.<br />

Il turismo itinerante, sia esso praticato<br />

con veicoli ricreazionali (autocaravan e<br />

caravan, maggiormente usate dai turisti<br />

stranieri) o bus turistici, rappresenta,<br />

ormai da tempo, l’unica forma di turismo<br />

attiva per tutto l’anno. Siamo consapevoli,<br />

come utenti e come addetti<br />

del settore – continua Perriera – che<br />

un’area di sosta esclusivamente dedicata<br />

al parcheggio dei veicoli in transito<br />

sarebbe paragonabile ad una cattedrale<br />

nel deserto ma, da quanto abbiamo già<br />

appreso dall’amministrazione attuale,<br />

l’area in questione sarà un’area polivalente<br />

con varie destinazioni d’uso, non<br />

ultima quella di riservare gli spazi, completamente<br />

serviti di tutte le utenze<br />

(luce, acqua e pavimentazione adeguata),<br />

alla Protezione Civile che, in caso di<br />

calamità, la utilizzerebbe al meglio di<br />

quanto necessario”.<br />

Ma Mario Meola si è spinto oltre, paragonando<br />

il turismo itinerante ai nomadi:<br />

un’affermazione sicuramente inaccettabile.<br />

Sarebbe come dire – afferma<br />

Perriera – che la precedente amministrazione<br />

Meola, non avrebbe mai realizzato<br />

mai un parco giochi per bambini,<br />

per paura che lo stesso parco potesse<br />

essere frequentato da pedofili.<br />

Ma andiamo! Il turismo è fatto di lungimiranza<br />

e non di paure!<br />

Il grande sviluppo che la nautica da diporto ha conosciuto<br />

negli ultimi anni affonda le sue radici in un motivo ben preciso:<br />

la parallela crescita dei porti turistici. È la conferma che<br />

la diffusione di qualunque specie di turismo ha bisogno di<br />

adeguate infrastrutture finalizzate a garantire standard di<br />

accoglienza di buon livello (come gli alberghi, i campeggi, i<br />

B&B e così via), e ad agevolare l’accessibilità alle varie destinazioni<br />

(come strade, ferrovie, aeroporti, ecc.); occorre, inoltre, un efficace<br />

supporto legislativo.<br />

In Italia, il turismo itinerante è fortemente penalizzato dalla scarsità<br />

delle infrastrutture che dovrebbero sostenerne lo sviluppo, con<br />

particolare riferimento alle strutture di accoglienza e alla caotica<br />

situazione normativa. Un altro handicap non indifferente è costituito<br />

dall’esistenza di molti sindaci che, a causa della loro scarsa<br />

cultura turistica, si oppongono all’ingresso nel loro territorio di<br />

qualsiasi veicolo ricreazionale.<br />

Per questi motivi, Confedercampeggio e Coordinamento<br />

Camperisti hanno recentemente indirizzato al ministro per il<br />

<strong>Turismo</strong> un progetto finalizzato a colmare le lacune esistenti. Nel<br />

loro documento si legge: “Il settore non è ancora supportato da<br />

adeguate normative e da strutture organizzative e di accoglienza<br />

soddisfacenti e spesso i turisti itineranti si trovano di fronte a difficoltà<br />

a volte estremamente irritanti e tali da condizionare pesantemente<br />

la riuscita della vacanza o la fine della stessa”. “I turisti itineranti<br />

si legge più avanti – hanno bisogno di sostare in tutta tranquillità<br />

in strutture ricettive adeguate alle loro necessità e cioè in:<br />

1. aree di sosta con piazzole dove si possa campeggiare occupando<br />

lo spazio esterno all’autoveicolo (autocaravan) e al rimorchio<br />

(caravan e carrelli tenda);<br />

2. campeggi municipali multifunzionali perché non dobbiamo<br />

dimenticare che chi fa turismo in moto, in bicicletta, con dietro il<br />

sacco a pelo e una tenda, sono i giovani europei, il nostro futuro<br />

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