On the road Sono i giovani a fare la differenza, specie in territori aspri come quelli dei Nebrodi, che necessitano di menti preparate e braccia volenterose per svilupparsi. “Di ragazzi motivati e studiosi abbiamo bisogno per crescere. Quelli che bevono al bar, lasciamoli alle loro chiacchiere, anche se non godono della mia stima personale” - tuona il vero motore della rinascita del Parco. Le parole sono di Matteo Florena, chirurgo di fama nazionale, che ha dedicato la sua vita prima a salvare gli uomini, ora a salvare il territorio dei suoi genitori. Presidente dell’Associazione Culturale “Nebrodi”, ha saputo fare da centro propulsore di un flusso positivo di Continua a pag. 77 Matteo Florena Due borghi del Parco da non perdere: Ucria e Floresta Ciò che colpisce maggiormente chi giunge ad Ucria, venendo dal mare, distante solo 20 km, è il completo cambiamento del paesaggio, man mano che ci si avvicina a questo delizioso paese. La strada, infatti, lasciando Sinagra, sale con continui e ripidi tornanti, offrendo una vista spettacolare su monti e vallate dal verde intenso. Siamo nel regno incontrastato dei noccioli che ricoprono ogni angolo di montagna. I loro fitti boschi nascondono le colorate abitazioni contadine che compongono il caratteristico borgo. Ucria ha la forma di una “A” abbarbicata al ripido versante orientale del Monte Castello. Tracce di due torri saracene testimoniano l'esistenza del paese già al tempo degli Arabi, da cui deriva anche il nome. Allo stesso tempo indicano Ucria quale luogo strategico per chi dal mare voleva spingersi verso l’interno. Una volta raggiunto il paese, conviene sostare in prossimità della centrale piazza Padre Bernardino e andare a piedi alla Chiesa Madre. Questa presenta un elegante impianto a tre navate e custodisce belle opere d’arte, statue marmoree, dipinti, un crocifisso cinquecentesco e altari lignei riccamente intagliati. Nella parte più bassa del centro è notevole la Chiesa dell’Annunziata, mentre in alto svettano i campanili della chiesa di Santa Maria della Scala, dal bel portale del 1565, e della chiesa del Rosario, dal pregevole soffitto ligneo, dipinto alla metà del Seicento. Salendo verso Floresta, il comune più alto della Sicilia (1275 m.) si incontrano edifici in pietra a secco del tipo “a tholos”, suggestivi panorami sull’Etna e alcune “baracche”, gli antichi posti di ritrovo per pastori e mulattieri, oggi trattorie che propongono prodotti locali. E proprio il profumo di pane appena sfornato, assieme alle bontà dei salumi e dei formaggi (ricotta e provola) rimangono impressi nella mente dopo una visita a Floresta. Piccolo e raccolto, il suo centro montano conquista con le sue caratteristiche case in pietra, i quieti ritmi di vita e le tradizionali attività. Un inno alla genuina semplicità! Ucria, Chiesa di Santa Maria della Scala. Sotto: l’Agriturismo Pardo DOVE DORMIRE A UCRIA: AGRITURISMO PARDO Immerso nei boschi di nocciole, castagne e querce, l’Agriturismo Pardo è una splendida terrazza sul Parco dei Nebrodi. Ambiente familiare, attenzione all’ospite, e una cucina con prodotti rigorosamente del territorio caratterizzano quest’oasi di relax, lontana dai “rumori del mondo”. La sapiente guida del prof. Florena, proprietario dell’agriturismo, vi saprà far scoprire le meraviglie del parco, incantandovi con tante curiosità... e la brava Sabrina vi insegnerà come si prepara il vero “pane cunzato”. Proprio nelle piccole, grandi, cose quotidiane si ritrova, infatti, tutta la cordialità e la magia della Sicilia più autentica. Indirizzo: Agriturismo Pardo, C.da Pardo Ucria (ME) - Tel 0941.664003 Sabrina cell. 320.3464639 - www.agriturismopardo.it 78 TURIT
Parco dei Nebrodi SICILIA On the road Ucria, la perla dei Nebrodi “Un Paese vuol dire non essere soli; sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che, quando non ci sei, resta ad aspettare” Cesare Pavese La luna e i falò TURIT 79