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Pobreza e Patrimônio - Avsi

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108 •POVERTÀ E PATRIMONIOdefiniscono pertanto anche il lavoro di Ipatinga. In primo luogo risulta ovvio chela persona è il centro di ogni azione, la sua dignità e il suo sviluppo umano sonola finalità ultima di ogni tipo di intervento.Lo sviluppo umano di un popolo non deriva primariamente nè daldenaro, nè dagli aiuti materiali, nè dalle strutture tecniche, bensì dallamaturazione della mentalità e dei costumi. E’ l’uomo il protagonistadello sviluppo, non il denaro o la tecnica (Giovanni Paolo II, 1990).E’ la persona infatti il motore dello sviluppo, il fattore indispensabile diogni sviluppo possibile: la persona con i suoi bisogni, che spesso si presentanoin modo parziale ed immediato, ma anche con le sue potenzialità, i suoi desideripiù profondi, i suoi tentativi di risposta ed i drammi già vissuti.Ogni persona, ogni comunità, per quanto carente, rappresenta unaricchezza e presenta un suo patrimonio. Per aiutare a sviluppare i propri talenti,a muovere la responsabilità personale bisogna valorizzare e rafforzare ciò che lepersone hanno costruito, la loro storia, le relazioni esistenti, cioè quel tessutosociale e quell’insieme di esperienze che costituiscono il loro patrimonio di vita.E’ un punto operativo fondamentale, che nasce da un approccio positivo allarealtà che fa capire alla persona il proprio valore, la propria dignità e pertantol’aiuta ad una responsabilità.Un altro momento importante per il Brasile in preparazione allaConferenza Habitat II è stato l’ “Encontro Internacional do Recife sobre a <strong>Pobreza</strong>Urbana” avvenuto nel mese di marzo del 1996. Al punto 4 della dichiarazionefinale si legge:Ogni persona vuol essere considerata per quello che è, per quello cheha e per quello che può fare e non per quello che le manca. Il punto dipartenza, sia per la formulazione delle politiche come per gli interventi,deve essere il rispetto delle opinioni e delle azioni dei poveri, delle loroiniziative e del loro modo di organizzarsi, riconoscendo il valore deglispazi urbani prodotti informalmente e delle attività economicheinformali, che creano reddito e che allo stesso tempo rispondono allenecessità di base come l’abitazione, il rifornimento di acqua ecc(Declaração do Recife, 1996).urbana può incontrarsi in “Plano de Desenvolvimento Social e Ambiental do Programa Ribeira Azul” che costituisce ildocumento programmatico del Piano di Riduzione della Povertà Urbana nell’area di Ribeira Azul in Salvador (BA) la cuirealizzazione è finanziata dalla Banca Mondiale, dal Governo do Estado de Bahia e dal Ministero degli Affari Esteri delGoverno Italiano. È possibile consultare anche GATTI, M. T. The role of non Governamental organizations. In MAFFENINI,W. Parternship experiences against urban poverty. Milano: Franco Angeli, 2003. p. 83.

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