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Pobreza e Patrimônio - Avsi

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IL PLANALTO II E IL PROGETTO RAFFORZAMENTO DELLA COMUNITÀ • 127lavoratori autonomi. Tra quelli che avevano una propria attività, si è osservatoche le condizioni erano molto deboli dal punto di vista economico, gestionale edella struttura fisica.SanitàUna questione di rilievo riguardante la salute concerneva la propriaconcezione di salute e gli atteggiamenti di cura. I dati presentati mostravano chenella comunità del Planalto II la salute era pensata sotto il prisma della malattia,curata come un qualcosa di fastidioso. Fu constatato all’epoca che ci si rivolgevaal sistema sanitario nell’81% dei casi, nelle situazioni di emergenza. Soltanto il17% degli intervistati affermava di ricorrere ai servizi pubblici sanitari per laprevenzione. Altre modalità di cura identificate dagli abitanti erano forme diautomedicazione e di medicina alternativa.Quanto al quadro epidemiologico, le malattie piú frequenti tra gli adultierano malattie respiratorie per il 17,5%, seguite da ipertensione per il 12,5% edepressione per il 10%. Tra la popolazione infantile, nel 32% delle famiglie,c’erano casi di malattie respiratorie (influenze, laringiti e faringiti), seguite daparassitosi citate nel 25% e bronchiti nel 21% delle famiglie. Altre malattie comediarrea per bambini, diabete, alcolismo, polmonite per gli adulti sono state citatema con indici minori. Le discussioni sulle principali malattie nella comunità, leloro cause e le forme per controllare o eliminare il problema, sono entrate a farparte del progetto con il lavoro di un gruppo di abitanti e di agenti volontarisanitari.L’accesso ai servizi sanitari era difficoltoso a causa dell’assenza di un’unitàsanitaria nella comunità o nelle vicinanze, obbligando la maggior parte degliabitanti, (72%), a spostarsi fino all’Unità Sanitaria del Centro. L’11% andava alPronto Soccorso Municipale e l’8% all’Unità Sanitaria Canaã.Nello scenario della situazione sanitaria nel 1999, si verificò che l’accessoai servizi sanitari fu facilitato dalla costruzione dell’unità sanitaria nel quartiereVeneza, vicino al Planalto II. Nonostante ci fossero agenti volontari sanitari nelquartiere, questi non avevano formazione, orientamento e strumenti adeguati cheli aiutassero ad affrontare i problemi sanitari della comunità, anche semostravano grande interesse e disponibilità. Altra risorsa identificata nell’annodell’implementazione del progetto, fu il gruppo di agenti sanitari Mirim, creatocon il proposito di aiutare la comuntà a riflettere sulle questioni relative alla lorosalute e su come prevenire le malattie.Condizioni ambientaliLe case costruite nel quartiere Planalto II possedevano un’infrastrutturabasica completa (acqua, luce, fognature) e costituivano il patrimonio piú forte

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