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Pobreza e Patrimônio - Avsi

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102 •POVERTÀ E PATRIMONIOPercorso conoscenza: l’incontro tra una energia umana euna presenzaÈ noto che un’osservazione globale, appassionata ed insistente della realtàsu cui operare, permette di definire azioni ed interventi il più possibile prossimialla realtà stessa; potremmo dire il più possibile “realistici”.Uno dei più giovani scienziati che ricevettero il Premio Nobel dellaMedicina, Alexis Carrel, afferma nel suo libro Riflessioni sulla condotta della vitache “Poca osservazione e molto ragionamento conducono all’errore. Moltaosservazione e poco ragionamento conducono alla verità” (Carrel apud Giussani,1997, p. 03). Con questa frase Carrel ci offre una sintesi potente del metodoscientifico; anche nel caso di programmi di sviluppo umano, la forma perintervenire sulla realtà dipende dal metodo con cui la si conosce e la si descrive.Carrel sembra dirci che solo la passione per la realtà concreta, nel modo con cuisi presenta ai nostri occhi, permette di vincere una lettura dei fatti influenzata daun giudizio dato a priori e, superare, nell’azione, divisioni ideologiche. Solo cosìil metodo dell’azione è definito in base all’oggetto dell’intervento e nonimmaginato, in modo astratto, dal soggetto che lo realizza. 5Descrivere correttamente, cioe’ in modo il più possibile aderente allarealtà, il problema della povertà, rappresenta pertanto il passo decisivo perdefinire i contenuti dei programmi e gli strumenti adeguati di intervento.In questi ultimi anni l’ “Instituto de Pesquisa Economica Aplicada” del“Ministerio do Planejamento” ha dedicato particolare attenzione allo studio ed aldimensionamento della povertà in Brasile. La povertà è ivi affrontata nella suadimensione di mancanza di reddito: “Esiste povertà solo nella misura in cuiesistono famiglie che vivono con un reddito familiare “per capita” inferiore allivello minimo per poter soddisfare le proprie necessità elementari” (Barros et al,2000, p. 22-23) 6 . Pertanto, secondo questa prima affermazione, il povero ècolui che possiede un valore di reddito tale da non poter acquistare unaquantità di beni sufficienti per soddisfare le proprie necessità primarie.E’ la definizione classica e ben nota della “poverty line” che conduce acalcolare valori differenti di “povertà” in funzione del contesto economico5Un’ attenta descrizione del processo conoscitivo nell’ambito dei programmi di riduzione della povertà si può trovare inGisela M.B. Solymos “Vencendo a desnutrição: abordagem psicologica” Ed. Salus paulista – São Paulo 2002 p. 17-25.Il testo fa parte della collana “Vencendo a desnutrição” di autoria di Gisela M.B. Solymos e di A.L. Sawaya pubblicatacon il contributo del Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social (BNDES) allo scopo di diffondere strumentiutili alle politiche pubbliche di riduzione della denutrizione. I testi della collana sono pubblicati nel sitowww.desnutricao.com.br.6Il testo presenta un percorso completo degli studi di natura economica degli ultimi anni sul fenomeno della povertà inBrasile e di analisi dei principali tentativi di riduzione del fenomeno attraverso politiche e programmi pubblici.

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