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Jason Aaron<br />
Southern Bastards<br />
Jason Aaron aveva già ampiamente<br />
dimostrato di essere a suo agio nel<br />
disarticolare l’immaginario legato al<br />
“nero” con la sua serie capolavoro Scalped.<br />
È tornato successivamente alla<br />
carica con Southern Bastards, serie<br />
gemella della precedente per la forza<br />
eterodossa di una narrazione che continua<br />
a calare il noir nei contesti più ideal-tipici,<br />
e contemporaneamente squallidi,<br />
dell’America profonda. Se in Scalped<br />
il luogo dove veniva setacciato il<br />
nero era la riserva-nazione indiana, in<br />
SB è l’Alabama (terra natia di Aaron)<br />
a ospitare le gesta di una società chiusa,<br />
ottusa e criminale. Il sud degli Stati Uniti<br />
è sempre stato territorio di grandi<br />
epopee immaginifiche, anche nell’orchestrazione<br />
di malsani noir letterari e cinematografici;<br />
fin qui, nulla di nuovo. La<br />
grandezza di Southern Bastards sta nel<br />
fare implodere (per assorbimento) gli<br />
stilemi del meta-genere nei luoghi comuni<br />
del Grande Sud: i diner senza<br />
grosse pretese, cattivi che prima di<br />
essere tali vantano storie di miserevoli<br />
sconfitte e umiliazioni, il football come<br />
panacea e metafora di vite mediocri. Ne<br />
risulta un noir diluito che, senza smarrire<br />
la sua carica eversiva, si ri-articola in<br />
piccole storie private, in slanci di odioso<br />
riscatto, in finte resistenze verso ciò che<br />
si dovrebbe essere. Una fotografia efferata<br />
di un luogo per eccellenza dell’immaginario<br />
che la scrittura di Aaron e<br />
il tratto spigoloso di Jason Latour trasportano<br />
in un set provinciale, rabbioso<br />
e indifferente, in cui c’è il rischio elevatissimo<br />
di un’identificazione erotica con<br />
il villain. È il noir che ammalia e seduce,<br />
non con lo standardizzato e per certi<br />
versi idilliaco intreccio tra l’Humphrey<br />
Bogart di turno e la femme fatale, ma<br />
con una ferocia pulp che lascia indifesi e<br />
storditi.<br />
FUOR ASSE<br />
121 Tracce di noir