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FuoriAsse_n_22

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assistere mamma e nonna che sceglievano<br />

la bacinella o il manico di scopa preferiti,<br />

dall’altra io che mi perdevo in quell’atmosfera<br />

così diversa dalla mia città. O<br />

forse era in realtà la sola presenza di nonna<br />

a farmi star bene? Quel suo prendere<br />

in giro continuamente la mamma? Quel<br />

suo difendermi sempre per ogni cosa?<br />

Essere la mia complice ed amica per<br />

tutto? Quella sua faccia buffa, quell’odore<br />

di montagna formaggio e salsiccia che si<br />

portava addosso, quelle tasche sempre<br />

piene di roba sfiziosa da mangiare?<br />

Oggi il mercato si sviluppa uguale a<br />

trent’anni fa: la vista della collina di Montelupo<br />

con il suo santuario bianco che la<br />

domina da un lato, il cocuzzolo di pietra<br />

bianca dove sono abbarbicati case e ruderi<br />

dall’altro. Tra le case bianche che<br />

sembrano un tutt’uno con la roccia spiccano<br />

le tegole; sembrano formiche rosse<br />

attaccate a un tozzo di pane.<br />

Trovo la fermata della corriera. La aspettavamo<br />

a lungo, era un divertimento per<br />

me. Non avevamo fretta, strappavo pezzi<br />

di focaccia dalla borsa della nonna,<br />

che se la faceva prendere, agevolando<br />

l’operazione, attenta che la mamma non<br />

ci scoprisse.<br />

Quando ce l’aveva la mamma era impossibile,<br />

e mi tenevo la fame fino a casa.<br />

Mi sento solo qui, un’angoscia mi assale.<br />

Mia nonna non c’è più da trent’anni<br />

oramai, stare qui mi fa male.<br />

Zì Filù è ancora viva, so che abita coi suoi<br />

tre figli scapoli, e ancora si occupano di<br />

terre e bestie. Sono trent’anni che le prometto<br />

di venire a trovarla.<br />

Zì Filù vive in una masseria in pietra, nel<br />

mezzo di pascoli di vacche, capre e pecore.<br />

Da bambino trascorrevo da lei un<br />

giorno alla settimana, ed era una vera e<br />

propria festa. La cosa che amavo di più<br />

era partire a pascolare con Zì Giuà, correvo<br />

per i prati, lo riempivo di domande, ma<br />

lui non parlava italiano, e non capivo<br />

nulla di cosa dicesse.<br />

Ma sentivo che era un brav’uomo e<br />

mi voleva bene, tutti mi volevano bene<br />

quando ero bambino.<br />

Quando arrivavamo da Zì Filù e Zì<br />

Giuan la sensazione che mi coinvolgeva<br />

in modo più violento, ancora più delle<br />

altre, era l’odore forte di formaggio, prosciutto<br />

e pascolo, denso, acre, ma buono,<br />

una miscela inconfondibile. Ogni cosa,<br />

ogni angolo della casa, ciascuno di<br />

loro aveva addosso quel caratteristico<br />

olezzo.<br />

Entro in casa, Zì Filù ha novant’anni,<br />

ma è ancora abile. La casa ha il medesimo<br />

odore di sempre, mi riconosce, piange,<br />

ma non riesce a parlare. La abbraccio,<br />

mi sento in colpa.<br />

Dove sei stato in tutti questi anni leggo<br />

nei suoi occhi, dove è il bambino che<br />

ricordo? Ma posso solo immaginarlo.<br />

Dove sono stato in questi trent’anni?<br />

Perché mi sono assentato così a lungo<br />

da un posto tanto magico quanto<br />

importante?<br />

Esco fuori dalla casa, allungo lo sguardo<br />

per cercare Gaetano, Gerardo e Gennarino:<br />

quattro maschi tutti con la G<br />

diceva mia nonna, povera Zì Filù, ci<br />

scherzava su.<br />

Il mio sguardo si perde tra le colline di<br />

grano secco, intervallate da collinette<br />

più verdi e alberate, dove i ragazzi tutt’ora<br />

portano a pascolare le bestie.<br />

Il sole di mezzogiorno è forte, morde,<br />

rientro nella fresca casa. Zi Filù col bastone<br />

è andata a prendermi della salsiccia,<br />

del pane e del vino. Tutto fatto da<br />

loro ci tiene a specificare.<br />

Arriva Gaetano, mi abbraccia forte, è<br />

contento di vedermi. Scaldano del sugo<br />

di ragù, la pasta fatta in casa c’è come<br />

una volta. Gerardo e Gennarino sono a<br />

lavoro, e non abitano con la zia. Abitano<br />

al paese di Alto Muro, a cinque chilometri<br />

da Montelupo. Solo Gaetano è rimasto<br />

con la mamma. Mi parla di come sia<br />

difficile gestire le terre, di come l’attività<br />

-<br />

-<br />

FUOR ASSE<br />

158<br />

Il principio dell’iceberg

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