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Assaggi di fame - Filippo Radaelli

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Nota era nota, dunque, questa bacca, almeno cento o duecento anni prima del Mille. Ma la<br />

<strong>di</strong>ffidenza dei mercati le <strong>di</strong>edero vita amara più del suo sapore crudo. Destino strano per un ortaggio<br />

originario del continente in<strong>di</strong>ano e che pure, già in età neolitica, sei e più mila anni prima del nostro<br />

tempo, era coltivato in quella che oggi chiamiamo Cina: notizia data per sicura dal professor<br />

Giovanni Ballerini ancora sul sito dell’Accademia già citata. Di sicuro, inoltre – ed è importante -<br />

la melanzana venne raccolta negli irrigui orti primor<strong>di</strong>ali dell’antica Persia, culla della atavica<br />

progenie indoeuropea e della cultura alimentare da cui <strong>di</strong>scende pure quella del vecchio continente.<br />

Eppure, greci e latini la ignoravano: approdò su queste rive del Me<strong>di</strong>terraneo, insisto e sottolineo,<br />

solo assieme ai Mori.<br />

Ma pure loro, <strong>di</strong>ffidavano: frutto amaro e velenoso, crudo. Lungo l’elenco dei malanni che procura,<br />

dalle lentiggini (sic! Ibn Buklaris <strong>di</strong>xit) al cancro e… Soprasse<strong>di</strong>amo! Genera folle melanconia –<br />

<strong>di</strong>xit altro me<strong>di</strong>co Ibn Botlan – e lussuria smodata. Sicché si è creduto vero un impossibile etimo<br />

latino, mala insana o malum insanum, come vi pare: cioè mela avvelenata o malanno <strong>di</strong> mente.<br />

Poteva ciò bastare a fermar la <strong>fame</strong> degli affamati, islamici giudei, cristiani, pagani o miscredenti?<br />

Non poteva, certo! Fu ancora un me<strong>di</strong>co arabo (chissà per quale sperimentale osservazione) che ne<br />

segnalò l’ottima qualità <strong>di</strong> procurare appetito e <strong>di</strong> aprire lo stomaco (ohibò! Dunque ho torto: è<br />

antipasto), nonché i benefici effetti su milza e fegato e sulla tosse.<br />

Costava poco. Questa, forse, fu la caratteristica più preziosa per tenere un posto nei mercati ad un<br />

prodotto negletto nei ricettari. Inoltre, assorbe bene i grassi: il che lo fa adattissimo alle fritture,<br />

gioia accessibile anche per le mense popolari.<br />

Come nella caponata siciliana, che frittura chiede.<br />

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