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Assaggi di fame - Filippo Radaelli

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<strong>di</strong>menticavano i loro drammatici problemi e lavoravano <strong>di</strong> più. Agli occhi dei country gentlemen,<br />

dei veri virtuosi.<br />

Vi ricorda niente, tutto questo? La coca, sì. Il tè era la coca dei conta<strong>di</strong>ni inglesi.<br />

Ed a proposito <strong>di</strong> coca, vi <strong>di</strong>rò: mica erano solo i poveri in<strong>di</strong>os delle miniere argentifere peruviane a<br />

masticarne tutto il giorno per sopravvivere. Persone d’alto rango, in Europa, nel secolo<br />

<strong>di</strong>ciannovesimo, se la bevevano. Il primo a commercializzare un infuso alcolico (mici<strong>di</strong>ale<br />

abbinamento) basato su tale prodotto fu un còrso, Angelo Mariani che, nel 1863, lanciò il Vino<br />

Mariani alle foglie <strong>di</strong> Coca, ottenendo subito un enorme successo: pre<strong>di</strong>letto da personalità come<br />

Giulio Verne, Emile Zola, il Principe <strong>di</strong> Galles, lo Zar e perfino Papa Leone XIII, ebbe numerosi<br />

riconoscimenti, fra i quali quello dell’Accademia Me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> Francia (tutte notizie riferite da Richard<br />

Ashley, 1974, e riportate da Giancarlo Arnao in “Cocaina”, Feltrinelli: alla memoria dei sui gran<strong>di</strong><br />

baffi e della gran<strong>di</strong>ssima serietà del suo lavoro de<strong>di</strong>co l’assaggio <strong>di</strong> <strong>fame</strong> o<strong>di</strong>erno. Ne sorriderà...).<br />

Ma fu un farmacista <strong>di</strong> Atlanta, J. S. Pemberton, a brevettare il marchio “French wine of Coca,<br />

Ideal Tonic”, nel 1885. L’anno seguente sostituì l’alcool con un estratto a base <strong>di</strong> noci <strong>di</strong> cola,<br />

(contenenti caffeina) e l’acqua naturale con acqua <strong>di</strong> soda (introducendo così le fati<strong>di</strong>che bollicine).<br />

Finalmente, nel 1892, Asa G. Cndler acquistò il marchio, fondando… Ci siete? Evidente! La Coca<br />

Cola Company.<br />

Con questo nome la bevanda ha conquistato il mercato mon<strong>di</strong>ale.<br />

Questa è l’origine della popolare bibita, il cui contenuto è stato naturalmente assai mo<strong>di</strong>ficato<br />

rispetto a quello iniziale, con eliminazione delle sostanze oggi proibite, fino a proporre ai<br />

consumatori le moderne versioni ‘senza caffeina’ o <strong>di</strong>et, senza zucchero, e perfino nazionalizzate.<br />

Ma sì, dai! Oggi il carburante sarà questo leggendario caramello liquefatto: vorrei acquistarlo nella<br />

classica silouette <strong>di</strong> vetro, molto sexy, ma per l’idea che m’è venuta in testa, occorre la lattina.<br />

Il problema è: abbinarlo a che?<br />

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