Assaggi di fame - Filippo Radaelli
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La mafia è tipica?<br />
20 novembre<br />
Nei nomi sta spesso il segreto delle cose. In siciliano, la parola mafia verrebbe dall’arabo ma-hias,<br />
che sta per spacconeria, tracotanza: “quella degli affiliati alla rea istituzione” (www.etimo.it).<br />
Ora, <strong>di</strong>temi: che c’è <strong>di</strong> tipico, nella tracotanza? Tipici potevano essere i formaggi <strong>di</strong> pecora che<br />
Bernardo Provenzano produceva e mangiava nel casolare dove venne catturato. Il sistema <strong>di</strong> potere<br />
<strong>di</strong> cui egli era a capo, basato su prepotenza ed illegalità, non ha proprio nulla <strong>di</strong> tipico.<br />
Rileggo le cronache dell’arresto: “Grida <strong>di</strong> ‘bastardo’ si sono levate più volte dalla folla radunatasi<br />
davanti alla Squadra Mobile quando è arrivato il corteo <strong>di</strong> auto con Provenzano”.<br />
E ancora: “Cori da sta<strong>di</strong>o contro il boss mafioso vengono scan<strong>di</strong>ti da un gruppo <strong>di</strong> giovani del<br />
comitato ‘Ad<strong>di</strong>o pizzo’ riuniti davanti alla squadra mobile <strong>di</strong> Palermo. “La Sicilia vera siamo noi”,<br />
intonano i ragazzi saltando, gli stessi che l'anno scorso avevano tappezzato la città con i volantini<br />
con lo slogan "Chi paga il pizzo è un popolo senza <strong>di</strong>gnità".<br />
Bastardo è ormai solo un pesante insulto, ma ha un significato che qui calza, non vi pare?<br />
Sta per illegittimo e, in senso figurato, per non puro, corrotto, nonché cattivo, spregevole.<br />
“La Sicilia vera siamo noi” è conseguente ed orgogliosa riven<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> una tra<strong>di</strong>zione che<br />
percepisce la mafia come estranea.<br />
Per <strong>di</strong>rla tutta, in termini gastronomici, la mafia è un ogm. È un comportamento che snatura<br />
qualunque autentica tra<strong>di</strong>zione culturale.<br />
Non vedo, non sento, non parlo: solo a queste con<strong>di</strong>zioni la mafia cresce.<br />
Ma le tre scimmiette con le mani sugli occhi, sulle orecchie e sulla bocca sono la negazione <strong>di</strong> ogni<br />
sensorialità, oltre che <strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>gnità (come gridavano i giovani davanti alla Questura).<br />
Libera è l’associazione contro le mafie (plurale in<strong>di</strong>spensabile, come per gli ogm) che impegnata a<br />
riconquistare <strong>di</strong>gnità e gusto: alla vita, ai sapori del proprio lavoro ed alle autentiche tipicità, anche.<br />
La tre giorni che Libera ha organizzato a Roma, “Contromafie”, è stata importante.<br />
Non ho potuto partecipare, ma a quell’impegno sono vicino.<br />
Sentire, vedere, parlare è il mio lavoro. Anche mangiare, qualche volta. E, qualche volta, <strong>di</strong>giunare.<br />
Un <strong>di</strong>giuno tipico può essere occasione per affermare <strong>di</strong>gnità e gusto, no?<br />
Il gusto, per esempio, delle arance rosse <strong>di</strong> Sicilia, e la <strong>di</strong>gnità dell’olio extravergine <strong>di</strong> oliva<br />
prodotto da Libera nelle terre sequestrate a Bernardo Provenzano.<br />
Arance rosse con<strong>di</strong>te con olio, insomma, saranno l’assaggio <strong>di</strong> <strong>fame</strong> del giorno. Per ricordare che<br />
non tutte le tracotanze <strong>di</strong>ventano mafia: perché non si smetta <strong>di</strong> sentire, <strong>di</strong> vedere e <strong>di</strong> parlare.<br />
A costo <strong>di</strong> <strong>di</strong>giunare un po’.<br />
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