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preghiera semplice sua e dei primi frati, che poi accoglieva intorno a sé. La pregarono<br />
ogni volta che scorgevano una povera chiesa o una croce, anche da lontano. Questa<br />
preghiera era il primo breviario dei frati, il loro libro della croce.<br />
Con le chiese <strong>Francesco</strong> collega i sacerdoti. Ecco il terzo quadro. Poi il Signore<br />
mi dette e mi dà una così grande fede nei sacerdoti che vivono secondo la forma della<br />
santa Chiesa Romana, a motivo del loro ordine, che anche si mi facessero persecuzione,<br />
viglio ricorrere proprio a loro. E se io avessi tanta sapienza, quanta ne ebbe Salomone,<br />
e mi incontrassi in sacerdoti poverelli di questo mondo, nelle parrocchie in cui<br />
dimorano, non voglio predicare contro la loro volontà. E questi e tutti gli altri voglio<br />
temere, amare e onorare <strong>com</strong>e miei signori. E non voglio considerare in loro il peccato,<br />
poiché in essi io riconosco il Figlio di Dio e sono miei signori (FF 112-113). Sono i<br />
poveri sacerdoti delle chiese della campagna che <strong>Francesco</strong> ha conosciuto e amato, <strong>com</strong>e<br />
era don Pietro, il povero prete di <strong>San</strong> Damiano. A loro predicava con amore e rispetto,<br />
incitandoli a dimostrarsi degni del loro ministero <strong>com</strong>e amministratori dei sacramenti, e<br />
particolarmente dell’eucaristia.<br />
L’eucaristia: ecco il quarto quadro, legato inscindibilmente al terzo: E faccio<br />
questo perché, dallo stesso altissimo Figlio di Dio nient’altro vedo corporalmente, in<br />
questo mondo, se non il santissimo corpo e il santissimo sangue suo che essi ricevono ed<br />
essi solo amministrano agli altri. E voglio che questi santissimi misteri sopra tutte le<br />
altre cose siano onorati, venerati e collocati in luoghi preziosi (FF 113-114). In tanti dei<br />
suoi scritti <strong>Francesco</strong> parla dell’eucaristia, nella prima Ammonizione, nella Lettera ai<br />
Custodi, nella Lettera ai Chierci, nella Lettera a tutti i Fedeli, nella Lettera a tutto<br />
l’Ordine. La sua pietà eucaristica era concreta, visibile. Non solo dimostrava rispetto<br />
personale, ma puliva le chiese, raccoglieva di nascosto il clero per parlare del decoro dei<br />
vasi sacri e della pulizia delle chiese. Nel mistero dell’eucaristia, <strong>com</strong>e dice nella Lettera<br />
a tutti i Fedeli, si <strong>com</strong>pie ogni giorno, nelle mani del sacerdote, il mistero<br />
dell’incarnazione.<br />
Il sacramento della eucaristia non è legato soltanto al ministero dei sacerdoti, ma<br />
anche ai santissimi nomi e parole della Sacra Scrittura. Ecco il quinto quadro: E<br />
dovunque troverò manoscritti con i nomi santissimi e le parole di lui in luoghi indecenti,<br />
voglio raccoglierli, e prego che siano raccolti e collocati in luogo decoroso (FF 114).<br />
<strong>Francesco</strong> vede nella Parola un sacramento vivo della presenza di Cristo. L’indole<br />
apostolica della sua vita era basata su questo ministero della Parola a tutti.<br />
Nello stesso tempo <strong>Francesco</strong> era conscio del bisogno di avere, tra i suoi frati,<br />
coloro che si davano allo studio e alla predicazione ufficiale della Parola. Sono i teologi,<br />
che costituiscono il sesto quadro del Testamento, teologi <strong>com</strong>e Antonio di Padova, ai<br />
quali <strong>Francesco</strong> dimostra rispetto per la sapienza divina infusa in loro dallo Spirito, unita<br />
inscindibilmente allo spirito di preghiera e devozione: E dobbiamo onorare e venerare<br />
tutti i teologi e coloro che amministrano le santissime parole divine, così <strong>com</strong>e coloro<br />
che ci amministrano lo spirito e la vita.<br />
<strong>Francesco</strong>, in questo punto, ritorna ad un fatto fondamentale nella sua vita<br />
evangelica, e cioè l’arrivo dei primi frati, e la scoperta della forma di vita del Vangelo,<br />
che costituiscono il settimo quadro. E dopo che il Signore mi dette dei frati, nessuno mi<br />
mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere<br />
secondo la forma del santo Vangelo. Ed io la feci scrivere con poche parole e con<br />
semplicità, e il signor Papa me la confermò (FF 116). È il quadro di <strong>Francesco</strong> e dei<br />
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