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Vita San Francesco - I-tau.com

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Capitolo 6<br />

L’APPROVAZIONE DELLA PRIMA FORMA DI VITA<br />

L’esperienza di tre spedizioni missionari di evangelizzazione nel contesto limitato<br />

italiano, con qualche eccezione di un viaggio fuori Italia, <strong>com</strong>e nel caso di Bernardo che<br />

va a Compostella, forma la base di una ulteriore verifica del primo nucleo di fratelli<br />

intorno a <strong>Francesco</strong>. Una verifica che doveva per forza mettere il gruppo di fronte alle<br />

proprie responsabilità di annunziare il vangelo con una testimonianza di vita itinerante e<br />

povera, ma, nello stesso tempo, con una qualche assicurazione che questa opera iniziale<br />

potesse proseguire senza grandi ostacoli. <strong>Francesco</strong> sapeva benissimo che questo non<br />

poteva succedere se il gruppo rimaneva legato soltanto alla giurisdizione episcopale di<br />

Guido nel contesto molto limitato della diocesi di Assisi. Egli era al corrente degli<br />

sviluppi che succedevano nella Chiesa, particolarmente riguardo all’apertura di<br />

Innocenzo III verso quei gruppi innovatori di indole evangelica che volevano sottostare<br />

alla tutela della gerarchia ecclesiastica e dentro l’ambito dell’ortodossia. Per queste<br />

ragioni decise di andare direttamente da Papa Innocenzo III. Certamente, non fu<br />

un’impresa facile. Non ci è dato neppure sapere se <strong>Francesco</strong> fosse, di fatto, al corrente<br />

della quasi impossibilità di accedere al Papa senza un intermediario forte e influente nella<br />

curia romana. Dato la semplicità e l’immediatezza di carattere di <strong>Francesco</strong>, non ci<br />

sorprende che egli si incamminò verso Roma con i <strong>com</strong>pagni presagendo un senso di<br />

avventura dell’ignoto, o meglio, confidando unicamente nello stesso Cristo che lo aveva<br />

mandato a res<strong>tau</strong>rare la sua Chiesa. Forse già adesso <strong>Francesco</strong> capiva che l’invito del<br />

crocifisso di <strong>San</strong> Damiano riguardava una chiesa diversa da quelle chiesette di campagna<br />

che egli aveva res<strong>tau</strong>rato con le proprie mani.<br />

Nel Testamento, che rimane lo scritto autobiografico per eccellenza del santo,<br />

<strong>Francesco</strong> scrive così: E dopo che il Signore mi dette dei frati, nessuno mi mostrava che<br />

cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma<br />

del santo Vangelo. Ed io la feci scrivere con poche parole e con semplicità, e il signor<br />

Papa me la confermò (Testamento, 14-15).<br />

Quale era questa “forma del santo Vangelo” che <strong>Francesco</strong> scelse di vivere con i<br />

suoi frati? O meglio, quale era il documento scritto che lui ha presentato a Innocenzo III?<br />

<strong>Francesco</strong> sapeva che non poteva andare davanti al Papa a mani vuote, raccontando<br />

un’esperienza di vita senza nessun fondamento scritto. Eppure egli non si sentiva capace<br />

di scrivere una regola. Non sognava neanche di essere capace di mettersi accanto ai<br />

grandi fondatori delle famiglie religiose presenti allora, <strong>com</strong>e potevano essere <strong>San</strong><br />

Basilio, <strong>San</strong>t’Agostino, <strong>San</strong> Benedetto, <strong>San</strong> Bernardo. Eppure, stando a quel che dice nel<br />

Testamento, <strong>Francesco</strong> fece scrivere in poche parole semplici la sua forma di vita<br />

evangelica.<br />

Vedendo che di giorno in giorno aumentava il numero dei suoi seguaci,<br />

<strong>Francesco</strong> scrisse per sé e per i frati presenti e futuri, con semplicità e brevità, una<br />

norma di vita o Regola, <strong>com</strong>posta soprattutto di espressioni del Vangelo, alla cui<br />

osservanza perfetta unicamente aspirava. Ma vi aggiunse poche altre direttive<br />

indispensabili e urgenti per una santa vita in <strong>com</strong>une (1C 32).<br />

Da Tommaso da Celano sappiamo che questa forma di vita era <strong>com</strong>posta<br />

soprattutto di brani presi ad litteram dal Vangelo, con qualche altra direttiva pratica.<br />

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