29.05.2013 Views

Vita San Francesco - I-tau.com

Vita San Francesco - I-tau.com

Vita San Francesco - I-tau.com

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

vita del <strong>San</strong>to. Fu sepolto nella chiesa di <strong>San</strong> Giorgio, ma la sua tomba divenne presto un<br />

centro di devozione, e molti miracoli avvenivano per la sua intercessione. Fu così che si<br />

procedette alla sua canonizzazione, appena due anni dopo la sua morte.<br />

Il cardinale Ugolino, secondo le predizioni di <strong>Francesco</strong>, divenne Papa, dopo la<br />

morte di Onorio III. Fu eletto il 19 marzo 1227 con il nome di Gregorio IX. Una della<br />

prime cose che <strong>com</strong>pì durante il suo pontificato fu la canonizzazione del suo amico<br />

<strong>Francesco</strong>. Il 16 luglio 1228 venne ad Assisi da Perugia, con tutta la curia romana, per<br />

presiedere alla cerimonia solenne della canonizzazione. Il racconto dettagliato di Celano<br />

(1C 119-126), frutto dell’esperienza dell’autore che era testimone oculare, merita una<br />

attenta lettura. Il Poverello di Assisi fu dichiarato santo, e il 19 luglio Gregorio IX emanò<br />

la Bolla di canonizzazione Mira circa nos. Nello stesso tempo, il 28 aprile 1228, con la<br />

Bolla Recolentes qualiter, annunziò che voleva costruire una specialis ecclesia (una<br />

chiesa speciale) in onore di <strong>Francesco</strong>, dove il <strong>San</strong>to trovò una sepoltura definitiva il 25<br />

maggio 1230. È la basilica di <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong>, un <strong>com</strong>plesso di due chiese sovrapposte, la<br />

cripta sepolcrale e la chiesa monastica, che fino ad oggi sono il monumento più bello che<br />

l’umanità ha regalato a <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong>. Nella stessa chiesa riposa Jean de Brienne, il re di<br />

Gerusalemme, capo della crociata alla quale partecipò <strong>Francesco</strong>, morto penitente e<br />

sepolto con l’abito francescano della penitenza. Lo stesso Papa Gregorio IX incaricò<br />

frate Tommaso da Celano di stendere la <strong>Vita</strong> <strong>San</strong>cti Francisci, il monumento letterario<br />

alla santità del Poverello.<br />

<strong>Francesco</strong> d’Assisi rimane, forse per sempre, una figura che è più grande della<br />

storia e la cui <strong>com</strong>prensione non sarà mai esaurita. Vogliamo concludere questo nostro<br />

racconto con un episodio che fa vedere molto chiaramente l’enigma insuperabile di<br />

<strong>Francesco</strong> d’Assisi, e cioè il racconto sulla Vera e Perfetta Letizia, nel quale <strong>Francesco</strong><br />

esprime in modo così vero a chiaro il segreto della sua semplice gioia interiore, anche<br />

quando i suoi frati non lo riconobbero più:<br />

Lo stesso [fra Leonardo] riferì che un giorno il beato <strong>Francesco</strong>, presso <strong>San</strong>ta<br />

Maria degli Angeli, chiamò frate Leone e gli disse: “Frate Leone, scrivi”. Questi<br />

rispose: “Ec<strong>com</strong>i, sono pronto”. “Scrivi – disse – quale è la vera letizia”.<br />

“Viene un messo e dice che tutti i maestri di Parigi sono entrati nell’Ordine;<br />

scrivi: non è vera letizia. Così pure che sono entrati nell’Ordine tutti i prelati d’Oltre<br />

Alpe, arcivescovi e vescovi, non solo, ma perfino il Re di Francia e il Re d’Inghilterra;<br />

scrivi, non è vera letizia. E se ti giunge ancora notizia che i miei frati sono andati tra gli<br />

infedeli e li hanno convertiti tutti alla fede, oppure che io ho ricevuto da Dio tanta grazia<br />

da sanar gli infermi e da fare molti miracoli; ebbene io ti dico: in tutte queste cose non è<br />

la vera letizia”.<br />

“Ma quale è la vera letizia? Ecco, io torno da Perugia e, a notte profonda,<br />

giungo qui, ed è un inverno fangoso e così rigido che, all’estremità della tonaca, si<br />

formano dei ghiacciuoli d’acqua congelata, che mi percuotono continuamente le gambe<br />

fino a fare uscire il sangue da siffatte ferite. E io tutto nel fango, nel freddo e nel<br />

ghiaccio, giungo alla porta e, dopo aver a lungo picchiato e chiamato, viene un frate e<br />

chiede: ‘Chi è?’ Io rispondo: ‘Frate <strong>Francesco</strong>’. E quegli dice: ‘Vattene, non è ora<br />

decente, questa, di andare in giro, non entrerai’. E poiché io insisto ancora, l’altro<br />

risponde: ‘Vattene, tu sei un semplice e un idiota, qui non ci puoi venire ormai; noi<br />

siamo tanti e tali che non abbiamo bisogno di te’. E io sempre resto davanti alla porta e<br />

dico: ‘Per amor di Dio, accoglietemi per questa notte’. E quegli risponde: ‘Non lo farò.<br />

105

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!