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Vita San Francesco - I-tau.com

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chiesetta di <strong>San</strong>ta Maria degli Angeli, chiamata della Porziuncola, che si trovava in un<br />

bosco nella pianura sotto Assisi. In questa chiesetta <strong>Francesco</strong> fece un salto di qualità,<br />

quando il Signore gli rivelò che doveva vivere secondo la forma di vita degli apostoli.<br />

La cappellina di <strong>San</strong>ta Maria degli Angeli della Porziuncola era proprietà del<br />

monastero di <strong>San</strong> Benedetto al monte Subasio. Secondo gli studi dello storico Arnaldo<br />

Fortini, fu costruita prima del 1145. Non sembra vera la notizia che fa risalire la<br />

costruzione della cappella ad un gruppo di pellegrini provenienti dalla Terra <strong>San</strong>ta, che<br />

avrebbero portato lì delle reliquie dalla tomba della Vergine nella Valle di Giosafat. Il<br />

nome Porzuncle appare in un documento degli archivi della cattedrale, datato 1045.<br />

Perciò la chiesetta era già antica quando <strong>Francesco</strong> mise mano alla sua res<strong>tau</strong>razione. In<br />

questo luogo, che doveva occupare una posizione di rilievo assoluto nella nascita della<br />

fraternità dei Minori, <strong>Francesco</strong> venne in contatto con la apostolica vivendi forma, o la<br />

forma di vita degli apostoli, che doveva guidarlo nelle sue scelte future. Il fatto accadde<br />

o il giorno 12 ottobre 1207, festa di <strong>San</strong> Luca, evangelista, oppure più probabilmente il<br />

giorno 24 febbraio 1208, festa di <strong>San</strong> Mattia, apostolo. In questi giorni veniva letto il<br />

brano del vangelo di Mt 10,7-10, riportato dalle Fonti.<br />

Un giorno in cui in questa chiesa si leggeva il brano del Vangelo relativo al<br />

mandato affidato agli Apostoli di predicare, il <strong>San</strong>to, che era presente e ne aveva intuito<br />

solo il senso generale, dopo la Messa, pregò il sacerdote di spiegargli il passo. Il<br />

sacerdote glielo <strong>com</strong>mentò punto per punto, e <strong>Francesco</strong>, udendo che i discepoli di<br />

Cristo “non devono possedere né oro, né argento, né denaro, né portare bisaccia, né<br />

pane, né bastone per via, né avere calzari, né due tonache, ma soltanto predicare il<br />

Regno di Dio e la penitenza” subito, esultante di Spirito <strong>San</strong>to, esclamò: “Questo voglio,<br />

questo chiedo, questo bramo di fare con tutto il cuore”. S’affretta allora il padre santo,<br />

tutto pieno di gioia, a realizzare il salutare ammonimento; non sopporta indugio alcuno<br />

a mettere in pratica fedelmente quanto ha sentito: si scioglie dai piedi i calzari,<br />

abbandona il suo bastone, si accontenta di una sola tunica, sostituisce la sua cintura con<br />

una corda. Da quell’istante confeziona per sé una veste che riproduce l’immagine della<br />

croce, per tener lontane tutte le seduzioni del demonio; la fa rividissima, per crocifiggere<br />

la carne e tutti i suoi vizi (Gal 5,24) e peccati, e talmente povera e grossolana da rendere<br />

impossibile al mondo invidiargliela (1C 22).<br />

Da quel momento <strong>Francesco</strong> <strong>com</strong>prese che la sua chiamata era quella di vivere<br />

secondo il modello di vita di Cristo e gli apostoli, e cioè, uno stile di vita itinerante e<br />

povera, predicando il regno di Dio e la pace a tutti. Come egli stesso ebbe a confidare<br />

più tardi (nel suo Testamento, 23), aveva appreso da rivelazione divina questo saluto: “Il<br />

Signore ti dia pace!” Questo nuovo stile di vita non poteva rimanere nascosto agli occhi<br />

dei concittadini. Dopo due anni in cui <strong>Francesco</strong> viveva <strong>com</strong>e eremita penitente alla<br />

chiesetta di <strong>San</strong> Damiano, <strong>com</strong>e egli stesso dice nel Testamento: Il Signore mi dette dei<br />

fratelli. Comincia, così, a nascere e crescere la primitiva fraternità dei penitenti oriundi<br />

di Assisi, che diventerà l’Ordine dei Frati Minori.<br />

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