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abbiamo già dimostrato sopra. Forse il nome viri poenitentiales de civitate Assisi oriundi<br />
costituisce il primo appellattivo che i frati davano a sé stessi.<br />
Questo stato di cose naturalmente metteva i frati in pericolo di essere perseguitati.<br />
Così avvenne, stando sempre ai Tre Compagni, a Bernardo e Egidio quando questi si<br />
fermarono a Firenze, e chiesero un alloggio per la notte vicino ad un forno. Furono<br />
cacciati via, ma l’indomani mattina la padrona di casa li trovò in chiesa che pregavano<br />
devotamente. Fu più impressionata quando vide che loro rifiutavano con dolcezza le<br />
elemosine in denaro che un uomo di nome Guido li elargiva. Anche lui rimase stupito che<br />
non si <strong>com</strong>portavano <strong>com</strong>e gli altri poveri, ma Bernardo spiegò a lui che loro avevano<br />
lasciato tutte le ricchezze del mondo di spontanea volontà per vivere il vangelo. Fu così<br />
che la donna si avvicinò ad essi e si convinse della loro santità, mentre Guido li accolse a<br />
casa sua.<br />
Queste prime esperienze di evangelizzazione missionaria erano la prova della<br />
vocazione dei primi frati. Ogni volta che <strong>Francesco</strong> mandava i frati in missione, pregava<br />
che ritornassero alla Porziuncola sani e salvi per ringraziare il Signore per il suo aiuto<br />
nella loro impresa.<br />
Passato breve tempo, san <strong>Francesco</strong>, desiderando di rivederli tutti, pregò il<br />
Signore, il quale raccoglie i figli dispersi d’Israele, che si degnasse nella sua<br />
misericordia di riunirli presto. E tosto, secondo il suo desiderio e senza che alcuno li<br />
chiamasse, si ritornarono insieme e resero grazie a Dio. Prendendo il cibo insieme<br />
manifestano calorosamente la loro gioia nel rivedere il pio pastore e la loro meraviglia<br />
per aver avuto il medesimo pensiero (1C 30).<br />
Durante questo tempo si aggregarono a loro e si fecero discepoli di <strong>Francesco</strong><br />
altri quattro uomini degni e virtuosi (1C 31). Tommaso da Celano sembra alludere a<br />
Giovanni da <strong>San</strong> Costanzo, Barbaro, Bernardo di Vigilante e Angelo Tancredi, anche se<br />
non c’è nessun accordo riguardo all’identità esatta dei primi dodici <strong>com</strong>pagni. Tuttavia,<br />
con questi quattro, il numero dei fratelli diventò dodici, e preparò così la decisione di<br />
<strong>Francesco</strong> di portare il gruppo a Roma dal Papa Innocenzo III.<br />
L’esperienza della prima fraternità era per <strong>Francesco</strong> un richiamo all’umiltà delle<br />
origini, in modo tale che nel suo Testamento, parla chiaramente di questo momento <strong>com</strong>e<br />
un periodo d’oro nella vita dell’Ordine.<br />
E quelli che venivano per abbracciare questa vita, distribuivano ai poveri tutto<br />
quello che potevano avere, ed erano contenti di una sola tonaca, rappezzata dentro e<br />
fuori, del cingolo e delle brache. E non volevamo avere di più. Noi chierici dicevamo<br />
l’ufficio, conforme agli altri chierici; i laici dicevano i ‘Pater noster’; e assai volentieri<br />
ci fermavamo nelle chiese. Ed eravamo illetterati e sottomessi a tutti. Ed io lavoravo con<br />
le mie mani e voglio lavorare; e voglio fermamente che tutti gli altri frati lavorino di un<br />
lavoro quale si conviene all’onestà. Coloro che non sanno, imparino, non per la<br />
cupidigia di ricevere la ri<strong>com</strong>pensa del lavoro, ma per dare l’esempio e tener lontano<br />
l’ozio. Quando poi non ci fosse data la ri<strong>com</strong>pensa del lavoro, ricorriamo alla mensa<br />
del Signore, chiedendo l’elemosina di porta in porta. Il Signore mi rivelò che dicessimo<br />
questo saluto: “Il Signore ti dia la pace” (Testamento, 16-23).<br />
Questo ritratto della vita dei primi frati è confermato dalle Fonti Francescane. I<br />
Tre Compagni scrivono: Occupavano la giornata nell’orazione e lavorando con le loro<br />
mani, in maniera da evitare risolutamente l’ozio, nemico dell’anima. A mezza notte si<br />
alzavano per la preghiera, animata da gemiti e lacrime. Si amavano l’un l’altro con un<br />
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