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Capitolo 10<br />
L’INDULGENZA DELLA PORZIUNCOLA<br />
Nel Luglio 1216 giunse a Perugia, dove si trovava la curia papale, Jacques de<br />
Vitry-sur-Seine, parroco di Argenteuil e canonico di Oignies, nella diocesi di Namur, nel<br />
Belgio. Era stato consigliere spirituale di una delle donne mistiche del medioevo, Marie<br />
d’Oginies, che aveva dato un forte contributo allo sviluppo del movimento delle Beguins,<br />
o Beghine, nella Flandria. Jacques, o Gia<strong>com</strong>o, da Vitry, era stato scelto da Innocenzo III<br />
<strong>com</strong>e vescovo della città principale del Regno Latino crociato di Gerusalemme, e cioè,<br />
Sainte Jean d’Acre, sul littorale mediterraneo della Palestina. Lui era, di fatto, un forte<br />
sostenitore del progetto di Innocenzo III di indire una nuova crociata durante il Concilio<br />
Lateranense IV, e per questo motivo era anche un grande predicatore della crociata.<br />
Quando arrivò a Perugia, tuttavia, trovò che Innocenzo III era appena morto il 16<br />
Luglio 1216. Aveva fatto una sosta nella città di Milano, che egli descrive <strong>com</strong>e “un vero<br />
covo di eretici”. A Perugia dovette incontrare la decadenza della curia romana che lo<br />
angosciò molto. Nella sua prima lettera che ci è pervenuta, scritta ai suoi amici da<br />
Genova nel 1216, prima di salpare per l’Oriente, egli scrive:<br />
Partito di qui (Milano), arrivai a Perugia. Trovai papa Innocenzo morto, ma non<br />
ancora sepolto. Nella notte i ladri avevano spogliato la sua salma di tutte le vesti<br />
preziose, lasciando il suo corpo quasi nudo e già in putrefazione nella chiesa. Io poi<br />
entrai nella chiesa e conobbi con piena fede quanto sia breve la gloria ingannatrice di<br />
questo mondo. Il giorno dopo i funerali, i cardinali elessero Onorio (il cardinale Cencio<br />
Savelli, eletto il 18 Luglio 1216), uomo di età avanzata e pio, semplice e molto mite, che<br />
aveva distribuito ai poveri quasi tutto il suo patrimonio. La domenica dopo l’elezione, fu<br />
consacrato Sommo Pontefice (FF 2202).<br />
Dopo la sua consacrazione episcopale, il 31 Luglio 1216, Gia<strong>com</strong>o da Vitry parte<br />
per Acri. Ma nella stessa Lettera scritta da Genova, troviamo il primo riferimento da<br />
parte di un non-francescano, <strong>com</strong>e fu il Vitry, all’esistenza dell’Ordine dei Frati Minori,<br />
con cui egli venne in contatto nel suo soggiorno in Umbria.<br />
Ho trovato però, in quelle regioni, una cosa che mi è stata di grande<br />
consolazione: delle persone, d’ambo i sessi, ricchi e laici, che, spogliandosi di ogni<br />
proprietà per Cristo, abbandonavano il mondo. Si chiamavano frati minori e sorelle<br />
minori e sono tenuti in grande considerazione dal Papa e dai cardinali.<br />
Costoro vivono secondo la forma della Chiesa primitiva ... Durante il giorno<br />
entrano nelle città e nei paesi, adoperandosi attivamente per guadagnare altri al<br />
Signore; la notte ritornano negli eremi o in qualche luogo solitario per attendere alla<br />
contemplazione.<br />
Le donne invece dimorano insieme in alcuni ospizi non lontani dalle città, e non<br />
accettano alcuna donazione, ma vivono col lavoro delle proprie mani.<br />
Gli uomini di questa religione convengono una volta l’anno nel luogo stabilito,<br />
per rallegrarsi nel Signore e mangiare insieme, ricavando da questi incontri notevoli<br />
benefici. Qui, avvalendosi del consiglio di persone esperte, formulano e promulgano<br />
delle leggi sante, che sottopongono al Papa per l’approvazione. Dopo di che, si<br />
separano per tutto l’anno disperdendosi per la Lombardia, la Toscana, le Puglie e la<br />
Sicilia (FF 2205-2208).<br />
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