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Vita San Francesco - I-tau.com

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chiesa. Per questo la signora teneva con ammirazione e amore quell’agnello, discepolo<br />

di <strong>Francesco</strong> e ormai diventato maestro di devozione (LM VIII,7).<br />

L’anno 1213 è segnato da due avvenimenti importanti nella vita di <strong>Francesco</strong>. Il<br />

primo, successo l’8 maggio 1213, doveva segnare l’inizio di un soggiorno annuale nella<br />

solitudine della contemplazione, una tradizione conclusa nel soggiorno del settembre<br />

1224. Ci riferiamo al soggiorno di <strong>Francesco</strong> sul Monte della Verna. La notizia circa la<br />

donazione di questo monte a <strong>Francesco</strong> e ai suoi frati ci viene dal racconto dei Fioretti<br />

nelle Considerazioni della Sacre Stimmate. L’8 maggio 1213 c’era una festa<br />

dell’investitura di un nuovo cavaliere nel castello di <strong>San</strong> Leo in Montefeltro.<br />

<strong>San</strong>to <strong>Francesco</strong> ... ispirato da Dio si mosse dalla valle di Spoleto per andare in<br />

Romagna con frate Leone suo <strong>com</strong>pagno; e andando passò ai piedi del castello di<br />

Montefeltro, nel quale castello si faceva allora un grande convito e corteo per la<br />

cavalleria nuova d’uno di quei conti di Montefeltro. E udendo santo <strong>Francesco</strong> questa<br />

solennità che si faceva, e che ivi erano radunati molti gentiluomini di diversi paesi, disse<br />

a frate Leone: “Andiamo quassù a questa festa, però, che con l’aiuto di Dio noi faremo<br />

alcun frutto spirituale”.<br />

Tra gli altri gentiluomini che vi erano venuti di quella contrada a quel corteo, vi<br />

era uno grande e anche ricco gentiluomo di Toscana, e aveva nome messere Orlando da<br />

Chiusi di Casentino, il quale per le meravigliose cose ch’egli aveva udito della santità e<br />

dei miracoli di santo <strong>Francesco</strong>, sì gli portava grande devozione e aveva grandissima<br />

voglia di vederlo e di udirlo predicare.<br />

Giunge santo <strong>Francesco</strong> a questo castello ed entra e va in sulla piazza, dove era<br />

radunata tutta la moltitudine di questi gentili uomini, e in fervore di spirito montò in su<br />

uno muricciuolo e <strong>com</strong>inciò a predicare proponendo per tema della sua predica questa<br />

parola in volgare: Tanto è quel bene ch’io aspetto, che ogni pena m’è diletto ... Tra i<br />

quali il detto messere Orlando, toccato nel cuore da Dio per la meravigliosa<br />

predicazione di santo <strong>Francesco</strong>, si pose in cuore d’ordinare e ragionare con lui, dopo la<br />

predica, dei fatti dell’anima sua.<br />

Onde, <strong>com</strong>piuta la predica, egli trasse santo <strong>Francesco</strong> da parte e gli disse: “O<br />

padre, io vorrei ordinare teco della salute dell’anima mia” ... In fine disse questo<br />

messere Orlando a santo <strong>Francesco</strong>: “Io ho in Toscana uno monte divotissimo il quale si<br />

chiama il monte della Verna, lo quale è molto solitario e selvatico ed è troppo bene atto a<br />

chi volesse fare penitenza, in luogo rimosso dalla gente, o a chi desidera vita solitaria.<br />

S’egli ti piacesse, volentieri lo ti donerei a te e ai tuoi <strong>com</strong>pagni per salute dell’anima<br />

mia”.<br />

Udendo santo <strong>Francesco</strong> così liberale profferta di quella cosa che egli desiderava<br />

molto, ne ebbe grandissima allegrezza, e laudando e ringraziando in prima Iddio e poi il<br />

predetto messer Orlando, sì gli disse così: “Messere, quando voi sarete tornato a casa<br />

vostra, io sì manderò a voi dei miei <strong>com</strong>pagni e voi sì mostrerete loro quel monte” ... E<br />

detto questo, santo <strong>Francesco</strong> si parte: e <strong>com</strong>piuto che egli ebbe il suo viaggio, si ritornò<br />

a <strong>San</strong>ta Maria degli Angeli; e messere Orlando similmente, <strong>com</strong>piuta ch’egli ebbe la<br />

solennità di quello corteo, sì ritornò al suo castello che si chiamava Chiusi, il quale era<br />

presso alla Verna a un miglio (Fioretti, I Considerazione sulle Stimmate).<br />

I ruderi del castello del Conte Orlando a Chiusi della Verna si trovano ancora, con<br />

la cappella medievale di <strong>San</strong> Michele Arcangelo, ai piedi della sacra montagna delle<br />

stimmate. Il Conte rimase un grande benefattore di <strong>Francesco</strong> e dei suoi frati, costruì per<br />

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