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loro la cappellina di <strong>San</strong>ta Maria degli Angeli sul Monte della Verna, dove volle essere<br />
sepolto e dove i suoi resti riposano fino ad oggi.<br />
Il secondo avvenimento che avvenne verso il 1213 si ricollega al desiderio di<br />
<strong>Francesco</strong> di subire il martirio per convertire i Saraceni. Abbiamo visto che il primo<br />
tentativo finì in un fallimento. Il secondo tentativo, che raccontiamo qui, pure non<br />
approdò. Questa volta <strong>Francesco</strong> voleva andare ad occidente, e precisamente nel<br />
Marocco, dal Sultano Emir-el-Mumenin (cioè, capo dei credenti), conosciuto in occidente<br />
<strong>com</strong>e “Miramolino”. Il nome proprio del Sultano era Mohamed-ben-Nasser, che era stato<br />
vinto nella battaglia di Las Navas in Spagna nel 1212 e respinto in Africa. Tommaso da<br />
Celano ci da il racconto, con una importante nota autobiografica alla fine.<br />
Dopo poco tempo intraprese un viaggio missionario verso il Marocco, per<br />
annunciare al Miramolino e ai suoi correligionari la Buona Novella. Era talmente vivo<br />
il suo desiderio apotolico, che gli capitava a volte di lasciare indietro il <strong>com</strong>pagno di<br />
viaggio affrettandosi nell’ebbrezza dello spirito ad eseguire il suo proposito. Ma il buon<br />
Dio, che si <strong>com</strong>piacque per sua sola benignità di ricordarsi di me e di innumerevoli altri,<br />
fece andare le cose diversamente resistendogli in faccia. Infatti, <strong>Francesco</strong>, giunto in<br />
Spagna, fu colpito da malattia e costretto a interrompere il viaggio.<br />
Ritornato a <strong>San</strong>ta Maria della Porziuncola, non molto tempo dopo gli si<br />
presentarono alcuni uomini letterati e alcuni nobili, ben felici di unirsi a lui. Da uomo<br />
nobile d’animo e prudente, egli li accolse con onore e dignità, dando paternamente a<br />
ciascuno ciò che doveva (1C 56).<br />
Il viaggio verso il Marocco accadde in una data imprecisata tra il 1213-1214. In<br />
Spagna <strong>Francesco</strong> si ammalò e dovette tornare in Italia. Al ritorno troviamo questo<br />
gruppo di uomini letterati e nobili che chiedono di entrare nell’Ordine. Molti hanno visto<br />
in questo gruppo la presenza del primo e più noto biografo di <strong>Francesco</strong>, fra Tommaso da<br />
Celano che, <strong>com</strong>e si legge nel racconto, vede il ritorno del santo dalla Spagna <strong>com</strong>e un<br />
atto di misericordia di Dio verso di lui. Tommaso da Celano dovette essere un<br />
personaggio importante, anche se non era del tutto vicino a <strong>Francesco</strong> fisicamente, perché<br />
trascorse molti anni in Germania. Dopo la morte di <strong>Francesco</strong>, e precisamente per<br />
l’occasione della canonizzazione del santo, il Papa Gregorio IX, nel 1228 lo incaricò di<br />
stendere una biografia ufficiale, che egli presentò al Papa il 25 febbraio 1229. È la <strong>Vita</strong><br />
<strong>San</strong>cti Francisci di Tommaso da Celano, conosciuta <strong>com</strong>e <strong>Vita</strong> prima, perché lo stesso<br />
Tommaso ne <strong>com</strong>pose altre, <strong>com</strong>e il Memoriale in desiderio animae, o <strong>Vita</strong> secunda<br />
(1246-1247) e il Tractatus de miraculis, o Trattato dei miracoli (1252-1253). Morì nella<br />
città di Tagliacozzo, in Abbruzzo, e fu sepolto nella chiesa di <strong>San</strong> <strong>Francesco</strong> di Celano<br />
nel 1260.<br />
L’anno 1215 segna una svolta importante nella storia della Chiesa e dell’Ordine<br />
dei Frati Minori. Nell’aprile 1213 Papa Innocenzo III aveva promulgato la Bulla Vineam<br />
Domini, nella quale annunziò che avrebbe convocato un Concilio al Laterano. Questo<br />
grande Concilio, chiamato Lateranense IV, si svolse a Roma nel novembre 1215. Uno<br />
degli scopi del Concilio era quello di indire una nuova Crociata per il recupero dei<br />
Luoghi <strong>San</strong>ti, ma di questo parleremo nel capitolo che tratta della visita di <strong>Francesco</strong> in<br />
Oriente.<br />
Il proliferarsi di Ordini religiosi nella Chiesa era una delle preoccupazioni del<br />
Concilio Lateranense IV. Innocenzo III era stato molto indulgente verso i movimenti<br />
laicali di pentienza all’inizio del secolo XIII. Nel 1201 aveva approvato il propositum<br />
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