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Il sionismo, lo Stato di Israele, il Medio Oriente

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Guido VALABREGA Ebrei, fascismo, <strong>sionismo</strong> (1974)<br />

afferra fac<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> significato del presente libro che permette <strong>di</strong> gettare una<br />

occhiata sui fermenti, le <strong>di</strong>scussioni, le polemiche, le <strong>di</strong>vergenze che precedettero <strong>il</strong><br />

sorgere <strong>di</strong> tale ente. Tanto più che nel partito socialdemocratico ebraico e nella<br />

redazione del suo giornale si ritrovano alcune personalità <strong>di</strong> altissimo r<strong>il</strong>ievo,<br />

destinate a compiti <strong>di</strong> primo piano sia nella comunità ebraica palestinese, sia, in<br />

seguito, nel<strong>lo</strong> <strong>Stato</strong> d'<strong>Israele</strong>: Nachman Sirkin, Izchak Ben Zvi, Rachel Iaanit-Ben<br />

Zvi, David Ben Gurion, Iaacob Zerubabel, Alexander Hascin, ecc.<br />

Un'indagine esauriente sulle vicissitu<strong>di</strong>ni dei gruppi e dei gruppetti <strong>di</strong><br />

tendenza socialistica formatisi tra i lavoratori ebrei in quel periodo e delle <strong>lo</strong>ro<br />

scissioni ed unificazioni richiederebbe molto spazio e molta pazienza dato <strong>il</strong><br />

notevole numero delle tendenze e delle correnti. Per que-<br />

[373] sto, per la <strong>lo</strong>ro scarsa entità e per la fugacità con cui apparvero sulla scena<br />

politica, sembra più opportuno ricordare tali vicende in modo meno schematico e<br />

più aderente, inoltre, all'or<strong>di</strong>namento del volume e cioè per problemi. Quali erano in<br />

quel tempo le questioni organizzative principali che ass<strong>il</strong>lavano <strong>il</strong> proletariato<br />

ebraico? Quali i rapporti con le altre classi? Come si sv<strong>il</strong>uppava <strong>il</strong> <strong>di</strong>battito sui<br />

legami tra movimento operaio in Erez Israel e movimento socialista internazionale<br />

da una parte e movimento sionistico dall'altra?<br />

Tali sono i quesiti a cui <strong>il</strong> giornale nei suoi 204 numeri si prefigge <strong>di</strong><br />

rispondere secondo gli interrogativi che sin dal primo numero Ben Zvi enuclea:<br />

«Che cosa siamo noi, al nostro interno, e che cosa siamo verso l'esterno? O più<br />

esattamente: che cosa sembriamo e cosa siamo in realtà? Come appariamo dal <strong>di</strong><br />

fuori?» (p. 11). In sostanza in quegli anni si vanno sv<strong>il</strong>uppando e consolidando tre<br />

processi paralleli. In primo luogo, grazie anche al lavorio della maggioranza del<br />

nucleo stretto intorno all'Hachdút, si gettano le fondamenta per un partito <strong>di</strong><br />

lavoratori svincolato dall'influenza dei partiti ebraici <strong>di</strong> sinistra fiorenti nella<br />

<strong>di</strong>aspora, specialmente nell'Europa orientale. Di qui l'incomprensione con Beer<br />

Borochov, <strong>il</strong> principale teorico <strong>di</strong> formazione marxista del <strong>sionismo</strong>-socialista<br />

immaturamente morto nel 1917, del quale compare nell'Hachdút so<strong>lo</strong> uno sferzante<br />

artico<strong>lo</strong> contro la meschinità e l'impreparazione culturale <strong>di</strong> certi ambienti ebraicotra<strong>di</strong>zionali<br />

(a proposito della <strong>di</strong>scussione sulla priorità da darsi alla lingua ebraica o<br />

al<strong>lo</strong> «ji<strong>di</strong>sh», <strong>il</strong> <strong>di</strong>aletto degli israeliti dell'Europa centro-orientale). E <strong>di</strong> qui anche <strong>il</strong><br />

superamento delle posizioni <strong>di</strong> Aharon David Gordon e dei suoi seguaci, riuniti<br />

intorno al giornale Hapoel Hazair, i quali erano fautori, secondo la <strong>lo</strong>ro pre-<br />

[374] parazione originaria <strong>di</strong> tipo tolstiano-populista, <strong>di</strong> un socialismo umanitario,<br />

non classista.<br />

In secondo luogo l'Hachdút e la maggioranza del partito socialdemocratico <strong>di</strong><br />

cui esprimeva le opinioni furono tra co<strong>lo</strong>ro che più operarono per inserire i<br />

lavoratori nel movimento sionistico, sino ad al<strong>lo</strong>ra prevalentemente controllato da<br />

elementi religiosi e dalla me<strong>di</strong>a e grande borghesia ebraica. Superando non poche<br />

resistenze, l'Hachdút si impegnò per la partecipazione ai congressi sionistici,<br />

ponendo le premesse <strong>di</strong> quella evoluzione che doveva portare i socialisti moderati<br />

alla guida ed a posti <strong>di</strong> grande responsab<strong>il</strong>ità alla testa del movimento sionistico<br />

stesso.<br />

In terzo luogo si vennero elaborando le basi per quel moderno partito <strong>di</strong> tipo<br />

laburista - non rigidamente legato alle formulazioni marxiste, cioè, e tanto meno<br />

favorevole, quin<strong>di</strong>, al leninismo e all'Internazionale comunista - che doveva per<br />

tappe successive approdare al MAPAI, <strong>il</strong> partito che ha tuttora la maggioranza<br />

relativa in <strong>Israele</strong>.<br />

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