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Il sionismo, lo Stato di Israele, il Medio Oriente

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Guido VALABREGA Ebrei, fascismo, <strong>sionismo</strong> (1974)<br />

[387] tomano al greco Euripide Mavrommatis. ( 113 ) Tutto ciò causò per parecchio<br />

tempo <strong>il</strong> b<strong>lo</strong>cco d'una cospicua quantità <strong>di</strong> denaro e ritardò l'inizio dei lavori, con<br />

danno per l'economia del paese.<br />

Si aggiunga che in questo stesso periodo nella crisi s'inseriva l'intensa azione<br />

propagan<strong>di</strong>stica dell'Organizzazione sionistica per un'immigrazione in massa <strong>di</strong><br />

«europei», i quali avrebbero dovuto aiutare <strong>il</strong> consolidamento del potere britannico<br />

e rappresentare un ut<strong>il</strong>e strumento <strong>di</strong> manovra politica, costituendo uno strato <strong>di</strong><br />

piccola e me<strong>di</strong>a borghesia capace <strong>di</strong> rompere l'azione delle organizzazioni proletarie.<br />

«E' un'immigrazione senza alcun programma ne contenuto ideale, è<br />

un'immigrazione della me<strong>di</strong>a borghesia che cerca una sistemazione». ( 114 ) Anche per<br />

questo le partenze dalla Palestina dal 1926 al 1929 furono elevatissime: nel 1929,<br />

quando già v'erano alcuni segni <strong>di</strong> ripresa, l'emigrazione era ancora un rerzo della<br />

immigrazione.<br />

*<br />

Le organizzazioni dei lavoratori, tanto arabe che ebraiche, ed i movimenti<br />

politici <strong>di</strong> sinistra, <strong>di</strong> fronte alla crisi economica <strong>di</strong>lagante, si sforzarono <strong>di</strong> reagire<br />

energicamente. La prima risposta operaia fu l'aumento delle controversie con i<br />

padroni, che da 9 nel 1922 salirono a 21 nel 1923 e a 44 nel 1924. Nel 1927 la<br />

pressione protestataria <strong>di</strong> 10.000 <strong>di</strong>soccupati tra i soli ebrei (circa la metà <strong>di</strong> tutti gli<br />

operai salariati ebrei esistenti) riuscì a promuovere alcuni interventi da parte delle<br />

autorità: l'amministrazione britannica or<strong>di</strong>nò la ripresa <strong>di</strong> alcuni lavori pubblici e<br />

l'Esecutivo sionista <strong>di</strong>stribuì una certa somma <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>. Fallì<br />

[388] invece completamente <strong>il</strong> tentativo <strong>di</strong> combattere l'urbanesimo, <strong>di</strong> al<strong>lo</strong>ntanare<br />

dalle città potenziali elementi <strong>di</strong> «<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne» e trasferire in campagna m<strong>il</strong>le famiglie<br />

<strong>di</strong> proletari citta<strong>di</strong>ni, organizzato dalla gerarchia impiegatizia del «Centro agrico<strong>lo</strong>»<br />

.<br />

<strong>Il</strong> gruppo politico che per primo trovò nella <strong>lo</strong>tta motivi <strong>di</strong> nuova forza e<br />

rinnovate capacità <strong>di</strong> impegno fu <strong>il</strong> Partito comunista palestinese. Già nell'estate del<br />

1923 esso aveva pubblicato un documentato manifesto in cui si attaccavano i sistemi<br />

co<strong>lo</strong>niali britannici e le operazioni dei latifon<strong>di</strong>sti arabi ed ebrei. <strong>Il</strong> P.K.P. svolse<br />

contemporaneamente un'attiva azione sindacale, anche se clandestina a causa dei<br />

<strong>di</strong>vieti governativi e anche se la maggioranza della Confederazione del lavoro decise<br />

<strong>di</strong> non accettare can<strong>di</strong>dature comuniste per le elezioni nei sindacati. A tal fine, già<br />

dal novembre 1922 <strong>il</strong> P.K.P. aveva organizzato una «Frazione operaia» per agire nei<br />

sindacati in maniera mascherata, con <strong>il</strong> programma <strong>di</strong> trasformare l'Histadrut in<br />

unione <strong>di</strong> leghe internazionali-sindacali <strong>di</strong> classe (formate cioè da arabi ed ebrei).<br />

( 115 )<br />

113 J. M. N. Jeffries, Palestine: the Reality, London, 1939, pag. 429.<br />

114 G. Viterbo, Linee <strong>di</strong> storia del <strong>sionismo</strong>, 1946, pag. 47 b.<br />

115 La <strong>lo</strong>tta eroica dei comunisti palestinesi, costretti a battersi in con<strong>di</strong>zioni d'inferiorità rispetto agli<br />

altri partiti dei lavoratori perché <strong>di</strong>chiarati fuori legge, è ben esemplificata dalla seguente decisione,<br />

veramente poco onorevole, adottata dal Consiglio della Confederazione del Lavoro nel 1924 (in<br />

Braslavski, op. cit., vol. II, 1956, pag. 166) : «<strong>Il</strong> Consiglio della Confederazione generale dei lavoratori<br />

ebrei in Terra d'<strong>Israele</strong> <strong>di</strong>chiara che <strong>il</strong> gruppo che si mimerizza sotto <strong>il</strong> nome <strong>di</strong> "Frazione operaia nella<br />

Confederazione del lavoro» ha <strong>di</strong>mostrato in tutte le sue manifestazioni <strong>di</strong> essere nemico del popo<strong>lo</strong><br />

ebraico e della classe degli operai in Palestina. <strong>Il</strong> Consiglio riprova la propaganda contro<br />

l'immigrazione e le calunnie contro <strong>il</strong> movimento operaio ebraico che confondono l'ambiente dei<br />

lavoratori <strong>di</strong> tutto <strong>il</strong> mondo. <strong>Il</strong> Consiglio decide <strong>lo</strong> scioglimento della Frazione operaia in tutti i suoi<br />

aspetti e cammuffamenti [...]. <strong>Il</strong> Consiglio decide che tutti i rappresentanti della Frazione che<br />

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