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Il sionismo, lo Stato di Israele, il Medio Oriente

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Guido VALABREGA Ebrei, fascismo, <strong>sionismo</strong> (1974)<br />

II<br />

Che cosa si proponeva con <strong>il</strong> pellegrinaggio ai luoghi santi <strong>il</strong> pontefice Pao<strong>lo</strong><br />

VI? Cosa ha trovato, chi ha incontrato, quali fini della sua missione possono <strong>di</strong>rsi<br />

raggiunti e quali no? Su questi interrogativi - anche se molto si <strong>di</strong>scute e si<br />

continuerà a <strong>di</strong>scutere - una prima seria risposta giunge dalla cronaca stessa della<br />

visita, dalla sucessione dei personaggi che si sono avvicinati a papa Montini e hanno<br />

conferito con lui. E in primo luogo, come non nascondono tutte le corrispondenze<br />

più sincere, risulta confermato <strong>il</strong> senso <strong>di</strong> incertezza, <strong>di</strong> incomprensione sorto un pò<br />

dovunque e che sembra aver aleggiato intorno alle mosse del «vescovo dei vescovi»<br />

non appena vennero conosciute le sue intenzioni <strong>di</strong> compiere <strong>il</strong> viaggio sull'altra<br />

sponda del Me<strong>di</strong> terraneo.<br />

Si è che questa occasione ha offerto la possib<strong>il</strong>ità per costatare con particolare<br />

nettezza sia le remore <strong>di</strong> carattere religioso, storico e politico che specialmente oggi<br />

inceppano <strong>il</strong> cammino della Chiesa cattolica, sia i criteri del ten tativo che da vari<br />

anni, e cioè dalla conelusione del ponti-<br />

[455] ficato <strong>di</strong> Eugenio Pacelli, essa conduce per <strong>di</strong>rimerle e superarle.<br />

Senza voler in questa occasione avviare un'indagine storica sulle posizioni<br />

assunte dalla Santa Sede negli ultimi decenni verso le vicende drammatiche e spesso<br />

atroci che hanno sconvolto <strong>il</strong> mondo; sospendendo, anzi, per un momento <strong>il</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

sugli atteggiamenti adottati dal papato in tali occasioni e verso gli atteggiamenti<br />

ideo<strong>lo</strong>gici e culturali scaturiti dalle terrib<strong>il</strong>i e gran<strong>di</strong>ose vicissitu<strong>di</strong>ni susseguitesi<br />

nelle prima metà <strong>di</strong> questo seco<strong>lo</strong>, pensiamo che a Roma, in Vaticano, anche senza<br />

voler criticare o mettere in <strong>di</strong>scussione a fondo gli in<strong>di</strong>rizzi scelti, o ad<strong>di</strong>rittura<br />

continuando a valutarli giusti e obiettivamente opportuni, sia però maturata la<br />

consapevolezza del solco e della <strong>di</strong>ffidenza che in seguito a quei deliberati, a quelle<br />

impostazioni, a quelle scomuniche sono venuti determinandosi tra i popoli e specie<br />

tra gli strati più consapevoli, più onesti, più buoni della gente da un lato e la Chiesa<br />

cattolica dall'altro.<br />

Via via che la consistenza e la potenza temporale della Santa Sede sono andate<br />

rafforzandosi, via via che le tecniche più moderne e raffinate sono state introdotte<br />

per agevolare la <strong>di</strong>ffusione del verbo cattolico, maggiormente largo si è aperto <strong>il</strong><br />

<strong>di</strong>vario tra gerarchie ecclesiastiche, fedeli e popoli, meno imme<strong>di</strong>ata e <strong>di</strong>venuta la<br />

rispondenza tra <strong>di</strong>rettive e obbe<strong>di</strong>enza. L'ideale ritorno a una civ<strong>il</strong>tà me<strong>di</strong>oevale, ove<br />

tutto sia omaggio e devozione alla religione e dove so<strong>lo</strong> la Chiesa sia interprete e<br />

guida delle azioni umane, è <strong>di</strong>venuto sempre più irreale, sempre più <strong>lo</strong>ntano,<br />

soffocato dai precetti, dalle ammonizioni, respinto dall'incontenib<strong>il</strong>e progresso delle<br />

scienze, dall'invincib<strong>il</strong>e vo<strong>lo</strong>ntà dell'uomo <strong>di</strong> conoscere e conoscersi e <strong>di</strong> scoprire le<br />

leggi per realizzare, qui e oggi, libertà e giustizia.<br />

In modo specifico, due paiono i «peccati» <strong>di</strong> fondo<br />

[456] che si addebiterebbero alla Chiesa cattolica, e dai quali essa vorrebbe<br />

riscattarsi o comunque <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> essersi <strong>di</strong>sciolta: l'aver appoggiato <strong>il</strong> fascismo,<br />

l'aver benedetto, durante la seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, le ban<strong>di</strong>ere nere, e l'aver<br />

<strong>di</strong>feso, in nome dell'inamovib<strong>il</strong>ità dell'or<strong>di</strong>ne costituito, i sistemi co<strong>lo</strong>nialistici,<br />

<strong>di</strong>ffondendo la tesi <strong>di</strong> un parallelismo e d'una inter<strong>di</strong>pendenza tra cattolicesimo e<br />

sistema della proprietà privata, inter<strong>di</strong>pendenza che se venisse ancor adesso<br />

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