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Il sionismo, lo Stato di Israele, il Medio Oriente

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Guido VALABREGA Ebrei, fascismo, <strong>sionismo</strong> (1974)<br />

confinaria. Sia pure schematizzando alquanto la nuova situazione - tra gli arabi<br />

palestinesi non c'era ovviamente una unanimità assoluta <strong>di</strong> idee, bensì, proprio per<br />

<strong>il</strong> <strong>lo</strong>ro alto livel<strong>lo</strong> <strong>di</strong> consapevolezza politica, esisteva ed esiste un arco abbastanza<br />

vasto <strong>di</strong> posizioni - è da quell'annessione la quale, sancendo <strong>il</strong> successo israeliano,<br />

affossava almeno per un certo periodo la prospettiva dei due Stati da istituire nel<br />

territorio palestinese, che è scaturita tra la popolazione palestinese passata sotto<br />

sovranità giordana una permanente tendenza all'opposizione. Dal 1949 in poi, in<br />

numerose ri-<br />

[467] prese (l'ultima fu nel novembre scorso in occasione dell'incidente <strong>di</strong> frontiera<br />

a Samua) la maggioranza della popolazione al <strong>di</strong> qua del Giordano manifestò<br />

vivacemente - con le <strong>di</strong>mostrazioni, con i tentativi insurrezionali, con l'azione<br />

propagan<strong>di</strong>stica clandestina - la sua avversione al destino che le era stato imposto: i<br />

territori annessi, in breve, <strong>di</strong>vennero un permanente rompicapo per Hussein,<br />

succeduto al padre. Per un verso apparivano la parte più preziosa del regno, per un<br />

altro continuavano ad essere anche quella più insofferente del regime, più<br />

desiderosa <strong>di</strong> trasformazioni e con frequenti sussulti repubblicani.<br />

E' secondo questa impostazione che va giu<strong>di</strong>cata l'attuale situazione e cioè <strong>il</strong><br />

rapido <strong>di</strong>stacco che all'indomani della sconfitta sembra tornare a prof<strong>il</strong>arsi tra<br />

Hussein ed i paesi arabi più avanzati, le insinuazioni non prive <strong>di</strong> qualche<br />

addentellato reale su un ripetersi, ma in conformità con la mutata contingenza,<br />

d'una concordanza tra governo <strong>di</strong> Tel-Aviv e governo <strong>di</strong> Amman, <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio della<br />

proposta israeliana per la costituzione <strong>di</strong> una entità autonoma negli ex-territori<br />

giordani. Ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> meglio precisare che cosa si nasconda <strong>di</strong>etro questo complesso<br />

intrecciarsi <strong>di</strong> linee <strong>di</strong>p<strong>lo</strong>matiche, <strong>di</strong> intrighi politici e <strong>di</strong> sforzi per imbrogliare ancor<br />

più le carte.<br />

In effetti re Hussein <strong>di</strong> Giordania, che pure in questo conflitto è stato costretto<br />

dalla forza unitaria del<strong>lo</strong> schieramento dei paesi arabi a scendere in <strong>lo</strong>tta a fianco<br />

della RAU e della Siria, appare in una con<strong>di</strong>zione critica: puntare al recupero puro e<br />

semplice delle zone perse appare <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e anche perche tali zone non <strong>lo</strong> volevano e<br />

non <strong>lo</strong> vogliono come sovrano; d'altro canto una rottura del fronte unitario arabo<br />

anti-israeliano, con tentativi <strong>di</strong> riallacciare con l'estrema destra <strong>di</strong> Dayan <strong>il</strong> <strong>di</strong>a<strong>lo</strong>go<br />

già avviato da suo nonno, suonerebbe non la spaccatura d'un b<strong>lo</strong>cco dalle finalità<br />

set-<br />

[468] tariamente nazionalistiche, ma <strong>il</strong> venire a patti con le correnti più aggressive,<br />

neoco<strong>lo</strong>nialiste e fi<strong>lo</strong>-imperialiste del campo avverso. Da queste <strong>di</strong>fficoltà sembra<br />

nata l'idea d'un incontro al vertice tra i massimi <strong>di</strong>rigenti arabi: non per arrivare a<br />

chiarimenti, non per prendere deliberazioni comuni e neanche con la speranza <strong>di</strong><br />

convincere altri <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong>versi da quelli che oggi come ieri sono già più o meno<br />

<strong>di</strong>sposti al ce<strong>di</strong>mento.<br />

<strong>Il</strong> vertice arabo patrocinato da Hussein avrebbe in verità <strong>lo</strong> scopo concreto <strong>di</strong><br />

dar via libera alle manovre sovrane con l'aval<strong>lo</strong> d'una unità araba formale e fittizia:<br />

Hussein, in questo modo, potrebbe aspirare a realizzare ciò che vuole, senza subire<br />

attacchi e critiche dai movimenti arabi più avanzati. In nome della idea della<br />

genetica unità araba, priva <strong>di</strong> contenuti antimperialisti e superficialmente agitatoria,<br />

<strong>il</strong> sovrano giordano starebbe dunque operando un serio sforzo per riassestare <strong>il</strong><br />

proprio regno: ri<strong>di</strong>mensionata territorialmente, gravata da una massa <strong>di</strong> profughi<br />

(avv<strong>il</strong>iti, ma desiderosi <strong>di</strong> rientrare nelle <strong>lo</strong>ro case, sconvolti, ma dotati <strong>di</strong> profonda<br />

consapevolezza politica) la monarchia giordana traballa adesso paurosamente ed è<br />

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