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Terra e gente 2012 - Comunità Montana Valli del Verbano

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<strong>Terra</strong> e <strong>gente</strong><br />

Nello specifi co, volgendo lo sguardo al territorio <strong>del</strong>l’alto Varesotto, realtà<br />

da sempre di confi ne ed estremamente parcellizzata, si rileva che è stato<br />

capace di dare vita ad una molteplicità di piccole ma signifi cative iniziative,<br />

pur senza vedere la nascita nell’antichità di grandi biblioteche di origine ecclesiastica<br />

o laica (3) .<br />

Un primo esempio di biblioteca nel territorio <strong>del</strong>la Valcuvia (4) è rappresentato<br />

dal fondo librario Della Porta-Bozzolo che si costituisce intorno alle vicende<br />

famigliari ed amministrative di queste due famiglie che vissero nell’omonima<br />

villa di Casalzuigno. La biblioteca Della Porta Bozzolo è oggi composta da<br />

2519 volumi che coprono un arco cronologico posto tra la metà <strong>del</strong> XVI secolo<br />

e la metà <strong>del</strong> XX secolo. Malgrado la biblioteca non sia pervenuta nella sua<br />

integrità (5) , risulta chiaro come la presenza di un numero così elevato di testi<br />

non sia il frutto di scelte compiute a posteriori o dettate dalla volontà di un singolo<br />

di raccogliere volumi antichi, bensì il risultato di una costante attenzione<br />

<strong>del</strong>le famiglie verso le opere letterarie.<br />

La perfetta corrispondenza tra date dei documenti <strong>del</strong>l’archivio e le date di<br />

edizione dei libri presenti nella biblioteca, attesta il parallelismo cronologico<br />

tra le due attività. Tant’è vero che nel catalogo originario per materia <strong>del</strong>la<br />

biblioteca, l’archivio è contrassegnato dalla lettera “U” e i due fondi venivano<br />

conservati insieme negli stessi armadi.<br />

Come la maggior parte <strong>del</strong>le biblioteche nobiliari, anche nel fondo librario<br />

Della Porta-Bozzolo fu sempre salda la fe<strong>del</strong>tà alla cultura classica, alla storia e<br />

alla letteratura ma nella scelta dei volumi è rappresenta anche una cultura più<br />

variegata (6) . Nella biblioteca coesistono così anche fi loni specialistici, questa<br />

pluralità non rappresenta solo vezzi e curiosità ma la predisposizione di una<br />

classe eclettica a cimentarsi con il mondo scientifi co e le innovazioni tecniche.<br />

La vitalità e l’importanza <strong>del</strong>la biblioteca è testimoniata dalle tracce lascia-<br />

(3) Con l’avvento <strong>del</strong> cristianesimo si costituiscono nuove raccolte di testi, a partire da IX-X<br />

secolo nascono biblioteche presso basiliche, cattedrali e monasteri. Dal medioevo si affi ancano<br />

anche le biblioteche a carattere laico come quelle prodotte da principi, conti e duchi (Sforza,<br />

Medici, ecc.) mentre a partire dal 1200 nascono quelle legate alle grandi università (Bologna,<br />

Padova) e durante tutto l’Umanesimo si aggiungono anche quelle di grandi umanisti come Petrarca<br />

e Boccaccio.<br />

(4) Per questioni di tempo e di spazio ho portato ad esempio solo alcune realtà <strong>del</strong> nostro territorio<br />

che testimoniano i diversi aspetti e periodi storici, dovendo fare una scelta ho dato importanza<br />

alle esperienze relative al territorio <strong>del</strong>la Valcuvia e rispetto alle quali non sono ancora<br />

stati compiuti studi o ricerche.<br />

(5) Manca, ad esempio, rispetto alla rubrica redatta da Carlotta Bozzolo tutta la sezione <strong>del</strong>la<br />

letteratura straniera.<br />

(6) AA.VV., Biblioteche nobiliari e circolazione <strong>del</strong> libro tra Settecento e Ottocento: atti <strong>del</strong> Convegno<br />

nazionale di studio, Perugia, Palazzo Sorbello, 29-30 giugno 2001.<br />

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