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Terra e gente 2012 - Comunità Montana Valli del Verbano

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81<br />

<strong>Terra</strong> e <strong>gente</strong><br />

sono rintracciate anche alcune poesie dedicate alla Valcuvia e ai paesi limitrofi<br />

, completamente ignote ed ignorate dalla storiografi a locale. Non è stato<br />

purtroppo possibile ricostruire il legame tra il Contini e l’Alto Varesotto, anche<br />

se la lettura dei suoi versi denota una assidua frequentazione di questi luoghi,<br />

almeno negli anni Novanta <strong>del</strong> XIX secolo.<br />

Unica traccia documentale, assai fl ebile, è una cartolina postale, datata 23<br />

dicembre 1891, scritta dal docente e patriota toscano Augusto Conti e spedita<br />

all’indirizzo milanese <strong>del</strong> poeta, indirizzo sbarrato e sostituito da altra grafi a<br />

con il nome <strong>del</strong> paese «Cunardo» (43) .<br />

Che il poeta potesse villeggiare da quelle parti è piuttosto plausibile, ma<br />

un’indagine presso gli archivi parrocchiali e comunali di quel paese non hanno<br />

condotto ad alcun risultato.<br />

Nella poesia Un saluto alla Valcuvia e a Cunardo (44) , Pasquale Contini apprezza<br />

il silenzio di quelle zone e esalta la natura con le sue bellezze – i monti,<br />

le acque sognanti, il cielo – tanto che l’anima sua, mai ingannata da essa, si<br />

commuove fi n a rimaner muta. E il dolore è grande nel doversi allontanare da<br />

quei luoghi:<br />

O di Valcuvia ampia leggiadra zona,<br />

O colli, o monti lieti e sorridenti<br />

Che la cingete a guisa di corona,<br />

Con amplessi ferventi;<br />

O chiare acque sonanti che spargete<br />

Sulle campagne tanti benefi ci,<br />

E <strong>del</strong>la vita il moto diffondete<br />

Agli industri opifi ci;<br />

O cielo azzurro, o fresche aure leggiere,<br />

O sol limpido sempre, o vaghi fi ori,<br />

O fulgide mattine, o belle sere,<br />

Piene d’almi splendori;<br />

Io vi ammiro, v’inchino, vi saluto<br />

Dalla mesta commossa anima mia,<br />

Che il labbro innanzi a voi rimane muto,<br />

Mentre parlar vorria.<br />

(43) Cartolina postale datata Firenze, 23 dicembre 1991 scritta da Augusto Conte che ringraziava<br />

per l’invio di due suoi componimenti su Cantù e Manzoni. Raccolta Museo, cart. 22, fasc. 27.<br />

(44) La poesia, non datata, è stata inserita nel volume P. CONTINI, Le armonie <strong>del</strong>la vita, cit., pp.<br />

227-229.

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