Terra e gente 2012 - Comunità Montana Valli del Verbano
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<strong>Terra</strong> e <strong>gente</strong><br />
verse. L’elenco è stato stilato seguendo l’ordine numerico progressivo assegnato<br />
alle unità di scarto, all’interno <strong>del</strong>le quali si è seguito l’ordine cronologico e<br />
quindi per categorie» (15) .<br />
Prosegue la relazione esplicativa allo scarto: «in alcuni casi l’indicazione<br />
<strong>del</strong> contenuto è piuttosto sommaria. Ciò è stato determinato sia dalle condizioni<br />
<strong>del</strong>la stessa documentazione (intere cartelle completamente incollate,<br />
ricoperte di muffe al punto da essere illeggibili, carta friabile), sia dal fatto che<br />
l’archivio era riordinato fi no al 1980» (16) .<br />
I tempi archivistici, si sa, sia per i bilanci dei Comuni, sia per la poca considerazione<br />
per quella “Cenerentola” dei Beni Culturali che sono gli Archivi,<br />
portano ad una nota <strong>del</strong> 24 settembre 1999, con la quale l’allora Segretario<br />
Comunale <strong>del</strong> Comune di Venegono Superiore, dottoressa Nicoletta Pezzuti,<br />
chiese alla Soprintendenza Archivistica quali fossero i criteri per procedere al<br />
riordino <strong>del</strong>l’archivio storico. Scriveva: «L’archivio di questo Ente è stato parzialmente<br />
recuperato a seguito <strong>del</strong>l’alluvione <strong>del</strong> 1 e 2 giugno 1992.<br />
Occorre ora procedere al suo riordino. A tal fi ne si desidererebbe conoscere<br />
il parere di codesto Ente in merito ai criteri metodologici da adottare in detta<br />
operazione.<br />
In particolare, occorrerebbe stabilire se tentare di ricostruire l’ordine fi ssato<br />
dagli inventari sotto elencati o procedere all’ordinamento e inventariazione ex<br />
novo degli atti» (17) .<br />
La dottoressa Bazzi, Soprintendente Archivistico, rispose il 5 ottobre 1999:<br />
«L’opera di recupero <strong>del</strong>l’archivio, parzialmente distrutto dall’alluvione, è stata<br />
senz’altro lodevole. Ora, se non è ancora stato fatto, sarebbe bene procedere<br />
ad una schedatura totale <strong>del</strong>la documentazione superstite, in modo da<br />
poter, con sicurezza, quantifi care il danno subito, verifi care l’integrità <strong>del</strong>le<br />
serie archivistiche e descrivere in maniera precisa e circostanziata le eventuali<br />
òlacune che si fossero create nella documentazione. Si potranno poi revisionare<br />
completamente gli inventari, redigendo un elaborato ex-novo per gli atti<br />
<strong>del</strong>l’archivio comunale e uno per l’archivio <strong>del</strong>la Congregazione di Carità poi<br />
ECA.<br />
L’inventario degli atti d’archivio, partendo dal documento più antico, dovrà<br />
fermarsi al 1989, poiché gli ultimi dieci anni di documentazione devono essere<br />
considerati archivio corrente. Per quest’Ultimo, invece, sarà compilato un<br />
elenco di consistenza esclusivamente per uso uffi cio» (18) .<br />
(15) Ibidem.<br />
(16) Ibidem.<br />
(17) ASAMI, Venegono Superiore, nota <strong>del</strong> Comune di Venegono Superiore <strong>del</strong> 24 settembre<br />
1999.<br />
(18) ASAMI, Venegono Superiore, Lettera <strong>del</strong> 5 ottobre 1999.