Terra e gente 2012 - Comunità Montana Valli del Verbano
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<strong>Terra</strong> e <strong>gente</strong><br />
glia, con l’investitura ai cadetti avviati alla carriera ecclesiastica, magari con la<br />
meta dei soli ordini minori, oppure al di fuori di essa come mezzo di alleanze<br />
politiche con altre casate di rilievo. Emblematico un caso nostrano, riguardante la<br />
parrocchia di S. Maria Assunta a Voldomino di Luino. La piccola e antica chiesa di<br />
castello fruiva come chiesa privata di un cospicuo benefi cio, con obbligo limitato<br />
di offi ciature, goduto dai Luini-Riva, nobili locali di mediocre fortuna. Titolare ne<br />
era prete Paolo Riva cui l’assemblea dei ‘vicini’ trovò comodo assegnare una prebenda<br />
per esercitare anche la cura d’anime. Nel 1574 il Borromeo colse al volo<br />
le virtualità <strong>del</strong>la situazione, eresse formalmente la parrocchia, riconoscendone<br />
titolare il Riva, peraltro impegnato come titolare <strong>del</strong> patronato a costruire il campanile.<br />
L’edifi cio fu in tal modo vincolato alla comunità che presto lo ampliò, nonostante<br />
le resistenze degli antichi patroni che si trovarono tacitamente espropriati (58) .<br />
Che buona parte <strong>del</strong> clero andasse riformato trova ampia conferma in Valtravaglia.<br />
Sotto l’accusa di simonia per l’acquisto di un canonicato a Bedero,<br />
fu scomunicato prete Martino Scappi-Gianetti, al momento curato di Mesenzana,<br />
ove si era ulteriormente distinto per singolari turbolenze (guidava a<br />
cavallo i fe<strong>del</strong>i al pellegrinaggio a S. Maria <strong>del</strong> Monte, con tanto d’alabarda<br />
al fi anco, e in armi aveva capitanato i suoi parrocchiani allo scontro con i<br />
vicini di Cassano, per questioni di confi ne. Defendente Costantini, un frate<br />
carmelitano secolarizzato e benefi ciale <strong>del</strong> S. Pietro in Campagna di Luino,<br />
fu costretto a ritornare nel convento <strong>del</strong> Carmine per assoluta inadeguatezza<br />
ai compiti (aveva persino smarrito i titoli <strong>del</strong>l’ordinazione) e mostrò la sua<br />
fi bra cercando di trasferire a un nipote, con vendita fi ttizia, beni pertinenti al<br />
convento. Un terzo caso riguardò Andrea Campagnani, rettore <strong>del</strong> S. Giovanni<br />
Battista di Germignaga, cui fu infl itta una forte multa e forse la prigione,<br />
per aver messo mano al coltello durante una lite con il suo prevosto, nel corso<br />
di una congregazione foranea; si aggiunse poi una lunga lista di disordini<br />
e il sospetto d’omicidio, colposo, per botti d’archibugio durante una festa di<br />
matrimonio a Cuvio (vittima un tale di Cassano), ma si ravvide ed è ricordato<br />
a Germignaga come degno primo parroco <strong>del</strong> luogo (59) .<br />
Il contributo <strong>del</strong>le confraternite e <strong>del</strong>la benefi cenza<br />
Un importante effetto di coesione sociale garantivano le confraternite laicali.<br />
Se il Borromeo diffuse in ogni comunità quelle <strong>del</strong> Ss. Sacramento e <strong>del</strong>la Dottrina<br />
Cristiana (strumento questo di alfabetizzazione), è anche vero che cercò di<br />
(58) P. FRIGERIO, Voldomino. Il volto <strong>del</strong>l’uomo, Nastro, Germignaga 2007, pp. 15-38.<br />
(59) P. FRIGERIO, Storia di Luino e <strong>del</strong>le sue valli, Macchione, Varese 2009, pp. 99-102.<br />
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