Unità di Apprendimento, classe 3^ - scuola e cultura - rivista
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particolare che si respira.<br />
Aprile - Maggio - Giugno 2007 45<br />
La processione della Madonna Addolorata è solo l'inizio dei riti pasquali a<br />
Gallipoli: il primo atto <strong>di</strong> una lunga serie <strong>di</strong> eventi che si concludono il<br />
giorno <strong>di</strong> Pasqua. Giovedì sera, al termine della celebrazione eucaristica<br />
"In Cena Domini" si ha l'esposizione del Santissimo Sacramento nelle<br />
varie chiese con l'allestimento <strong>di</strong> quelli che un tempo erano noti come "i<br />
Sepolcri". Al pellegrinaggio dei fedeli che affollano inverosimilmente i vicoli<br />
dell'antica citta<strong>di</strong>na, si affianca quello delle confraternite che nelle loro<br />
tuniche <strong>di</strong> vari colori a seconda della congrega <strong>di</strong> appartenenza, con le<br />
mozzette e i cappucci, i bastoni da pellegrino e sempre preceduti dal rullo<br />
del tamburo e dal suono della tromba, attraversano le strette stra<strong>di</strong>ne del<br />
borgo antico fermandosi in pellegrinaggio e adorazione del Santissimo<br />
Sacramento nelle numerose chiese della città. I vari cortei si fanno largo,<br />
a volte anche con fatica, tra la folla dei fedeli che visitano i sepolcri e<br />
l'ingresso in alcune chiese<br />
può ad<strong>di</strong>rittura risultare<br />
<strong>di</strong>fficoltoso per la gente che si<br />
accalca per le strade.<br />
E' sempre suggestivo<br />
incontrare uno <strong>di</strong> questi<br />
cortei: tra il chiacchiericcio<br />
della folla è facilmente<br />
<strong>di</strong>stinguibile il rullo del tamburo seguito quasi subito<br />
dall'echeggiare della tromba che, come un lamento, oltre a<br />
chiedere strada per il corteo, sembrano voler ricordare la tensione<br />
ed il dolore che da lì a poche ore si consumeranno nell'apprendere l'avvenuto sacrificio <strong>di</strong> Gesù. La folla si<br />
scansa, si addossa ai lati delle strade ed il corteo dei confratelli <strong>di</strong> questa o quella congrega passa veloce, con<br />
un seguito <strong>di</strong> fedeli che recitano salmi e preghiere per poi entrare nella chiesa più vicina. Pochi minuti, il tempo<br />
<strong>di</strong> rendere omaggio al Signore e si riparte, sempre tra le gente, sempre in processione, sempre in silenzio, alla<br />
volta <strong>di</strong> un’altra chiesa dove ripetere il pellegrinaggio e le preghiere. Ora che sono cresciuto, l'emozione che<br />
provo è molto <strong>di</strong>versa, ma da bambino avevo quasi timore <strong>di</strong> queste figure che, nel buio della notte,<br />
avanzavano silenziose e si nascondevano sotto i caratteristici cappucci che ad un occhio <strong>di</strong>stratto e blasfemo<br />
potrebbero ricordare quelli del famigerato Ku Kus Klan.<br />
Le cerimonie religiose che rievocano la morte e passione <strong>di</strong> Gesù culminano il Venerdì Santo con la<br />
processione organizzata dalle confraternite del “SS. Crocefisso” e della “Madonna degli Angeli”. Verso le<br />
18.30, poco prima del tramonto, dalle rispettive chiese che sorgono fianco a fianco lungo la riviera che circonda<br />
la città vecchia, parte il corteo sacro noto ai gallipolini come la processione de "L'Urnia". Anche in questo caso<br />
si tratta <strong>di</strong> un evento molto suggestivo con i confratelli che sfilando in processione, portano le statue in<br />
cartapesta che evocano i misteri<br />
della passione <strong>di</strong> Gesù.<br />
Qualcuno, per penitenza, è<br />
scalzo e si percuote con un<br />
antico strumento <strong>di</strong> tortura<br />
chiamato "<strong>di</strong>sciplina" oppure<br />
trasporta due grosse pietre<br />
appese alle spalle. La luce del<br />
tramonto, i colori, il suono della<br />
banda che intona marce funebri,<br />
il silenzio della gente e la grande<br />
quantità <strong>di</strong> folla che assiste al<br />
<strong>di</strong>panarsi della processione lungo gli antichi vicoli contribuiscono a rendere ancor più suggestivo l'evento.