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Unità di Apprendimento, classe 3^ - scuola e cultura - rivista

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Aprile - Maggio - Giugno 2007 56<br />

valori più profon<strong>di</strong> dell’esistenza<br />

umana.<br />

La <strong>scuola</strong> e le altre istituzioni che<br />

producono “educazione”, 8 devono<br />

riappropriarsi della vocazione <strong>di</strong><br />

leadership sociali, ponendosi al<br />

centro dell’evoluzione del sistema<br />

socio-spaziale del territorio in cui<br />

si inscrivono, interlocutori<br />

privilegiati <strong>di</strong> tutti gli altri soggetti<br />

in materia <strong>di</strong> <strong>cultura</strong> e progresso.<br />

Il modello <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica che noi<br />

auspichiamo, pertanto, è frutto <strong>di</strong><br />

ricerca teorica e <strong>di</strong> esperienza<br />

scolastica, in quanto riteniamo<br />

che la <strong>di</strong>dattica in quanto<br />

<strong>di</strong>sciplina metacognitiva rivolta<br />

allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> processi in atto, si<br />

fon<strong>di</strong> sull’apporto teorico offerto<br />

dalla ricerca epistemologica<br />

<strong>di</strong>sciplinare, sull’approfon<strong>di</strong>mento<br />

pedagogico, in quanto si<br />

interagisce con soggetti in<br />

situazione <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento e<br />

soprattutto sulla fondamentale<br />

considerazione che l’oggetto <strong>di</strong><br />

detta <strong>di</strong>dattica, non può essere<br />

asetticamente considerato senza<br />

passare per lo stu<strong>di</strong>o e l’analisi<br />

della sua strutturazione in fieri,<br />

ovvero <strong>di</strong> quei processi <strong>di</strong><br />

formalizzazione che è possibile<br />

analizzare a partire dalle<br />

performances concrete, la<br />

cosiddetta “produzione” <strong>di</strong> ciascun<br />

campo specifico <strong>di</strong>sciplinare, in<br />

quanto essi consentono la<br />

formalizzazione “linguistica” del<br />

potenziale semantico cognitivo <strong>di</strong><br />

ciascuno.<br />

Personalmente, ho coprogettato e<br />

coor<strong>di</strong>nato numerosi percorsi<br />

integrati finalizzati al recupero <strong>di</strong><br />

drop-out: percorsi biennali <strong>di</strong><br />

“obbligo formativo” realizzati con<br />

<strong>di</strong>verse agenzie <strong>di</strong> formazione e<br />

percorsi triennali sperimentali<br />

affidati dall’USR Puglia all’IISS “A.<br />

De Pace” <strong>di</strong> Lecce e ritengo sia<br />

possibile fare un primo bilancio<br />

dell’esperienza che si è rivelata<br />

sicuramente positiva seppur<br />

<strong>di</strong>fficile e complessa.<br />

I corsisti sono stati orientati<br />

sempre, attraverso colloqui<br />

in<strong>di</strong>vidualizzati e strumenti <strong>di</strong><br />

monitoraggio e controllo dei<br />

processi, messi a punto ad hoc<br />

dall’èquipe <strong>di</strong> formatori composta<br />

da esperti nel campo del tutoring.<br />

Molto importante si è rivelata,<br />

infatti, questa azione <strong>di</strong> continuo<br />

rinforzo, sollecitazione, recupero,<br />

potenziamento che ha permesso<br />

<strong>di</strong> personalizzare i percorsi e <strong>di</strong> far<br />

sentire ciascun corsista<br />

protagonista del processo<br />

formativo.<br />

Pertanto, riteniamo <strong>di</strong> dover<br />

sottolineare come sia <strong>di</strong> prioritaria<br />

importanza, nel campo del<br />

successo formativo e della<br />

rimotivazione cognitiva ed<br />

affettiva, il ricorso a figure tutoriali<br />

(più <strong>di</strong> una) con competenze e<br />

sfere d’intervento <strong>di</strong>verse e<br />

complementari da affiancare ai<br />

docenti <strong>di</strong>sciplinari ed agli esperti<br />

della formazione professionale.<br />

Il soggetto in <strong>di</strong>fficoltà emotiva o<br />

cognitiva deve, infatti, poter<br />

usufruire <strong>di</strong> una figura che lo<br />

affianchi e lo aiuti a superare la<br />

<strong>di</strong>fficoltà tempestivamente, prima,<br />

cioè, che essa si sommi ad altre<br />

motivazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio e <strong>di</strong>venga<br />

macigno insormontabile e<br />

insostenibile che conduce<br />

inevitabilmente all’abbandono.<br />

Poiché esistono <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> tipo<br />

<strong>di</strong>verso, come abbiamo visto<br />

precedentemente, riconducibili a<br />

tre macrotipi principali, tre devono<br />

risultare le aree <strong>di</strong> intervento su<br />

cui collocare le figure <strong>di</strong> supporto<br />

all’azione formativa: l’area<br />

cognitiva <strong>di</strong>sciplinare che richiede<br />

l’intervento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinaristi<br />

specializzati nel recupero e<br />

rinforzo; l’area affettivorelazionale<br />

che necessita <strong>di</strong><br />

esperti educatori in grado <strong>di</strong><br />

ascoltare e interagire<br />

costruttivamente con il soggetto<br />

contribuendo all’esplicitazione <strong>di</strong><br />

quelle competenze trasversali che<br />

richiedono proprio la capacità <strong>di</strong><br />

interagire nel gruppo e <strong>di</strong><br />

condurre a termine il compito<br />

assegnato; l’area psico-emotiva<br />

che richiede l’intervento <strong>di</strong> un<br />

esperto delle <strong>di</strong>namiche<br />

psicologiche legate alle varie fasi<br />

e situazioni che il soggetto in<br />

crescita deve affrontare.<br />

Queste figure tutoriali non<br />

sostituiscono ma affiancano e<br />

supportano le figure istituzionali<br />

tra<strong>di</strong>zionali dei percorsi formativi<br />

fin qui condotti, ovvero i docenti<br />

delle varie <strong>di</strong>scipline, gli esperti<br />

della formazione professionale, il<br />

coor<strong>di</strong>natore del consiglio <strong>di</strong><br />

<strong>classe</strong> integrato, il tutor aziendale.<br />

Oggi più che mai, in assenza <strong>di</strong><br />

una famiglia tra<strong>di</strong>zionale che<br />

possa seguire costantemente il<br />

processo <strong>di</strong> crescita del minore<br />

(anche nelle “migliori” famiglie, i<br />

ritmi <strong>di</strong> vita comportano<br />

comunque forme <strong>di</strong>verse <strong>di</strong><br />

“assenza” affettiva), a <strong>scuola</strong> è<br />

necessario che il bambino,<br />

l’adolescente, il giovane possano<br />

cercare e trovare quella forma<br />

tutoriale <strong>di</strong> confronto e conforto<br />

necessaria per affrontare il<br />

processo <strong>di</strong> crescita con serenità<br />

e responsabilità.<br />

So che è sempre più <strong>di</strong>fficile<br />

fondere competenza <strong>di</strong>sciplinare e<br />

perizia pedagogica in classi<br />

numerose e scuole dalle strutture<br />

non sempre adeguate ai bisogni<br />

<strong>di</strong> un’utenza sempre più variegata<br />

e multietnica ma non dobbiamo<br />

<strong>di</strong>menticare mai che la vera<br />

democrazia si costruisce<br />

attraverso l’integrazione, la<br />

tolleranza, la cooperazione e<br />

soprattutto che spesso i nostri<br />

allievi, oltre alla <strong>scuola</strong> non hanno<br />

nient’altro.<br />

Maria Gabriella de Ju<strong>di</strong>cibus<br />

NOTE<br />

1 Mori F.Nessun bambino nasce<br />

cattivo Bollati-Boringhieri 2001.<br />

2 Pisano O. Per la costruzione <strong>di</strong><br />

un sistema <strong>di</strong> ricerca educativa F.<br />

Angeli 2002.<br />

3 Maggiolini A. Riva E. Adolescenti<br />

trasgressivi. Le azioni devianti e le<br />

risposte degli adulti F. Angeli<br />

Milano 1999.<br />

4 Arielli E. Scotto G. I conflitti.<br />

Introduzione ad una teoria<br />

generale Bruno Mondadori Milano<br />

1998.<br />

5 Titone R. Problemi <strong>di</strong><br />

psicopedagogia del linguaggio<br />

Guerra- Perugia 1999.<br />

6 Gardner H. Sapere per<br />

comprendere Feltrinelli Milano<br />

1999.<br />

7 Greenspan S. I. L’intelligenza del<br />

cuore. Le emozioni e lo sviluppo<br />

della mente Milano, Mondadori<br />

1997.<br />

8 Golstein A. P. Glick B. Stop<br />

all’aggressività Trento Erikson,<br />

1990.

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