Unità di Apprendimento, classe 3^ - scuola e cultura - rivista
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Aprile - Maggio - Giugno 2007 61<br />
Alimentazione e salute<br />
La lunga storia<br />
dell’alimentazione umana,<br />
fin quasi alla soglia del<br />
terzo millennio, è stata<br />
caratterizzata da una costante<br />
ricerca <strong>di</strong> aumentare la<br />
produttività agricola per risolvere<br />
gli atavici problemi della fame e<br />
delle carestie che, purtroppo,<br />
ancora oggi angustiano una larga<br />
parte dell’umanità che vive nei<br />
Paesi in via <strong>di</strong> sviluppo.<br />
Nel passato europeo la carenza <strong>di</strong><br />
cibo è stata una delle principali<br />
cause <strong>di</strong> mortalità precoce, tanto<br />
che nella preghiera me<strong>di</strong>oevale<br />
così s’invocava: “A fame, peste et<br />
bello, libera nos Domine”.<br />
E’ stato merito della ricerca<br />
agronomica aver favorito un<br />
notevole incremento della<br />
produttività dei beni alimentari<br />
attraverso l’aumento delle<br />
superfici coltivate, lo scambio<br />
delle colture tra vecchio e nuovo<br />
continente, lo sviluppo delle<br />
biotecnologie, l’impiego dei mezzi<br />
tecnici nella <strong>di</strong>fesa delle colture, le<br />
concimazioni, l’irrigazione,<br />
l’impiego <strong>di</strong> nuove tecnologie <strong>di</strong><br />
conservazione degli alimenti e la<br />
grande crescita dell’industria<br />
agro-alimentare.<br />
Ormai nei Paesi industrializzati è<br />
stata raggiunta la “fase <strong>di</strong><br />
sazietà”, caratterizzata da una<br />
stazionarietà dei consumi<br />
alimentari pro-capite, ma allo<br />
stesso tempo sono sorti i problemi<br />
delle patologie legate agli eccessi<br />
ed errori alimentari ed agli effetti<br />
negativi degli stress della<br />
frenetica vita moderna.<br />
Sempre maggiore attenzione,<br />
pertanto, è rivolta alle motivazioni<br />
<strong>di</strong> carattere “socio-<strong>cultura</strong>le”, quali<br />
la sicurezza della vita, la paura<br />
del futuro, le esigenze salutari, il<br />
mantenimento a lungo <strong>di</strong> un<br />
aspetto fisico gradevole e<br />
giovanile attraverso la cura della<br />
propria persona, le<br />
preoccupazioni per le sostanze<br />
inquinanti, la maggiore sensibilità<br />
per la salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente<br />
in cui si vive.<br />
Sono significative le azioni rivolte<br />
a proporre consigli ben precisi sul<br />
corretto modo <strong>di</strong> alimentarsi,<br />
attraverso la pubblicazione <strong>di</strong><br />
linee-guida costantemente<br />
aggiornate con successive<br />
e<strong>di</strong>zioni da parte dell’Istituto<br />
Nazionale della Nutrizione. Viene<br />
sempre più consigliato <strong>di</strong><br />
controllare il proprio peso<br />
corporeo affinché sia nei limiti<br />
ottimali, attraverso l’esercizio<br />
fisico e l’apporto <strong>di</strong> alimenti a<br />
basso valore energetico ed<br />
elevato potere saziante. Per<br />
calcolare il peso corretto si fa<br />
spesso riferimento all’ “In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
Massa Corporea (IMC)”, dato dal<br />
rapporto tra il peso in kg ed il<br />
quadrato della statura in metri.<br />
Con IMC < 18,5 si parla <strong>di</strong><br />
sottopeso, i valori tra 18,5 e 25<br />
sono corretti, quelli compresi tra<br />
25 e 30 in<strong>di</strong>cano sovrappeso, i<br />
valori > 30 l’obesità. Di<br />
conseguenza, le linee-guida non<br />
solo consigliano <strong>di</strong>ete equilibrate<br />
per consentire l’apporto <strong>di</strong> calorie<br />
necessarie ai fabbisogni<br />
dell’organismo, ma anche<br />
suggeriscono la scelta degli<br />
alimenti come, per esempio, un<br />
moderato consumo <strong>di</strong> grassi,<br />
dando preferenza a quelli insaturi,<br />
in particolar modo all’olio<br />
extravergine <strong>di</strong> oliva, meglio se<br />
consumato crudo; al latte<br />
parzialmente o totalmente<br />
scremato, ai formaggi magri, da<br />
consumare con moderazione; ad<br />
un maggior consumo <strong>di</strong> pesce<br />
rispetto alle carni, come anche <strong>di</strong><br />
ortaggi, frutta e cereali per<br />
l’apporto <strong>di</strong> energia e <strong>di</strong> fibre<br />
alimentari.<br />
Da alcuni anni il concetto <strong>di</strong><br />
alimentazione tende a evolversi,<br />
allargando il suo ruolo agli aspetti<br />
salutistici, tanto che i limiti <strong>di</strong><br />
confine tra alimenti salutistici e<br />
me<strong>di</strong>camenti sono sempre più<br />
esigui. Secondo alcune previsioni,<br />
in un prossimo futuro, i due gran<strong>di</strong><br />
settori industriali, l’alimentare ed il<br />
farmaceutico, potranno essere<br />
quelli maggiormente cointeressati<br />
nella produzione <strong>di</strong> alimenti<br />
potenzialmente mo<strong>di</strong>ficabili in<br />
alimenti salutari. I primi segnali <strong>di</strong><br />
questa tendenza sono già evidenti<br />
per la presenza sul mercato, per<br />
esempio, <strong>di</strong> acque minerali<br />
fortificate con estratti vegetali,<br />
succhi <strong>di</strong> frutta ad<strong>di</strong>zionati <strong>di</strong><br />
vitamine e antiossidanti. Nel<br />
linguaggio corrente vengono<br />
utilizzati alcuni termini <strong>di</strong>versi per<br />
in<strong>di</strong>care funzioni in parte <strong>di</strong>fferenti,<br />
in parte sovrapponibili, quali<br />
“alimenti per <strong>di</strong>ete speciali”,<br />
Vittorio Marzi<br />
Il Prof. Vittorio Marzi, (Bari, 22/4/1934),<br />
ha conseguito la laurea in Scienze<br />
Agrarie con il massimo dei voti e la<br />
lode nell’anno accademico 1955-'56<br />
presso l'Università <strong>di</strong> Bari.<br />
È attualmente titolare dell’insegnamento<br />
<strong>di</strong> Coltivazioni Erbacee e<br />
biologia, produzione e tecnologia delle<br />
sementi, Tecniche erboristiche.<br />
E’ responsabile scientifico <strong>di</strong> numerosi<br />
contratti <strong>di</strong> ricerca con il C.N.R., col<br />
M.A.F., con Enti ed Istituzioni <strong>di</strong>verse,<br />
e <strong>di</strong> convenzioni con società private.<br />
E’ membro <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse società <strong>cultura</strong>li<br />
per gli stu<strong>di</strong> agronomici. E’ Presidente<br />
della sezione sud-est dell’Accademia<br />
dei Georgofili. E’ Presidente<br />
dell’Accademia Pugliese delle<br />
Scienze.<br />
Vincitore <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> premi e<br />
riconoscimenti per l’operosità<br />
scientifica, è autore <strong>di</strong> oltre 200<br />
pubblicazioni su vari argomenti <strong>di</strong><br />
interesse agronomico, con particolare<br />
attenzione ai problemi agricoli del<br />
Mezzogiorno.<br />
Ha organizzato numerosi Congressi a<br />
livello nazionale ed internazionale,<br />
simposi, giornate <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, conferenze<br />
ed ha partecipato in qualità <strong>di</strong> relatore<br />
ed esperto a questi incontri.<br />
E’ stato componente del Consiglio<br />
Superiore del Ministero delle Risorse<br />
Agricole, Alimentari e Forestali.<br />
E’ stato componente <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong><br />
lavoro internazionale sulle piante<br />
officinali, finanziato dalla Unione<br />
europea.<br />
Dal 1997 è Coor<strong>di</strong>natore generale del<br />
Progetto “Incremento della produzione<br />
<strong>di</strong> piante officinali”, al quale afferiscono<br />
18 <strong>Unità</strong> Operative su tutto il territorio<br />
nazionale.<br />
È inoltre componente, come <strong>Unità</strong><br />
Operativa locale, dei Progetti<br />
“Miglioramento genetico della patata”,<br />
“Carciofo”, “Colture alternative al<br />
Tabacco” e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi progetti relativi il<br />
Miur inerenti la patata, patata da<br />
seme, i prodotti tipici.<br />
“alimenti me<strong>di</strong>cinali”, “integratori<br />
della <strong>di</strong>eta”, “alimenti rinforzati”,<br />
“alimenti salutari”, prodotti “light”,<br />
prodotti “arricchiti”. Più <strong>di</strong> recente<br />
il termine importato dagli USA<br />
“nutraceuticals” sta ad in<strong>di</strong>care un<br />
alimento o parte <strong>di</strong> alimento in